23 ottobre 2006

Lezioni di sport a Interlagos

Grazie MichaelQuello che è successo a Interlagos durante il gran premio del Brasile è qualcosa di unico nello sport. Seguo la F1 da più di 20 anni e ne ricordo un po' di tutti i colori, momenti segnati dall'estremo dolore e altri dall'estrema gioia, quei momenti che, nel momento in cui li vivi pensi "non lo dimenticherò mai". Di questi momenti ne ho impressi nella memoria parecchi, purtroppo il piu' delle volte legati ad incidenti piu' o meno gravi, come la morte assurda di Roger Williamson, o quella ancora piu' assurda di Tom Pryce.
Di momenti positivi ricordo sicuramente il terzo titolo mondiale di Nelson Piquet, vinto per il rotto della cuffia grazie ad un regolamento assurdo che permetteva di eliminare le 2 peggiori prestazioni in campionato. Dall'automobilismo ho imparato che non sempre vince il migliore... troppi fattori incontrollabili esercitano un'influenza determinante. Una macchina da gara è un meccanismo così delicato che anche la variazione minima di un parametro apparentemente ininfluente è determinante.
Da oggi però ho la certezza che è esistito un pilota in F1 che ha vinto anche quando non ha vinto, questo pilota è Michael Schumacher. La differenza tra lui e tutti gli altri, presenti, passati e forse futuri piloti, è sostanzialmente una... la visione globale. Il gran premio di ieri ne è stata la dimostrazione. Dopo la "pizzicata", com'e' stata definita con un termine altamente tecnico citato da un presunto esperto del settore come Ivan Capelli, con Fisichella, Michael si è ritrovato ultimo... ultimo nell'ultima gara dell'ultimo campionato della sua carriera, un campionato perso non per colpa sua. In questa condizione credo che nessuno avrebbe proseguito la gara, magari qualcuno avrebbe preferito rientrare ai box e ritirarsi per concedersi la standing ovation del pubblico (se lo avesse fatto credo che per qualche minuto nessuno avrebbe piu' seguito il GP perche' sarebbero stati tutti concentrati con lo sguardo ai box). Del resto non lo fece nemmeno Prost quando era campione del mondo in carica e, durante una delle sue ultime gare con la McLaren finì in fondo per una toccata molto simile, lui rientrò ai box e si ritirò.. e al giornalista che gli chiese cosa fosse successo lui rispose:"Ho moglie e figli..". Certo, la F1 era diversa... le norme di sicurezza erano un optional di lusso, ma lui era il campione del mondo in carica.
Michael invece ha voluto dimostrare a tutti, e credo soprattutto a se stesso, che in fondo quando uno è il migliore nel suo campo puo' decidere cosa fare, quando farlo... e soprattutto farlo bene.
Così ha sostituito la sua Ferrari con la batmobile e, spinto dal motore di un F16, è risalito fino al quarto posto, prendendosi pure la rivincita personale su Fisichella... una rivincita di classe, mettendogli pressione da dietro (pressione appena accennata del resto) e costringendo Giancarlo ad andare lungo alla prima S. In quella manovra ho letto il pensiero di Giancarlo... purtroppo non riferibile.
Michael ha concluso al quarto posto il GP e al secondo in classifica in campionato, così come la Ferrari è arrivata seconda nella classifica costruttori. Se fossi stato Jean Todt avrei mandato Michael sul podio al posto di Ross Brawn a ritirare il premio per la scuderia, ma probabilmente si sarebbero oscurati troppo i tre piloti sul podio.
"Adesso pensiamo al futuro..." dice Michael, ma com'è possibile immaginare un futuro per lui lontano dalla Ferrari? Com'è possibile immaginare una F1 senza Schumacher?

3 Commenti:

Blogger dancin ha scritto...

Devo dire che ha impressionato anche me, che pure della Formula 1 non faccio una grande passione.
Ieri il ragazzo è arrivato quarto dopo aver perso un giro (UN GIRO!!!) a causa della foratura durante il primo sorpasso al Fisico.
Non esiste la riprova, ma questo significa, più o meno, che se non gli fosse capitato quell'episodio avrebbe stravinto a mani basse.
A qualcuno sta sul cazzo, ma non si può negare che è un grande.

baci

23/10/06, 10:33  
Blogger kiki ha scritto...

posso andare controcorrente? Io di schumacher ricordo parecchie scorrettezze con Damon Hill, ma soprattutto tentare di buttare fuori quel pisquano di Villeneuve jr fu un gesto da vero maiale (oltre che antisportivo).

Io non lo rimpiangerò (è anche vero che seguo poco la F1).

Poi, sempre per andare controcorrente (ma rispetto a un altro blog), sono uno di quelli che si sente poco rassicurato da chi spara che abbasserà le tasse e a cui questa Finanziaria non fa schifo...

Insomma, sono su tutto (Schumacher e finanziaria) in disaccordo con Briatore. Sono proprio messo male

23/10/06, 19:17  
Blogger Maxcube ha scritto...

Neanche io sono un grande fan della F1, ma mi sembra giusto dare a Cesare ciò che è di Cesare.
Per cui un paio di precisazioni per Giangi che mi pare troppo teso a dimostrare che Schumi non è un campione per essere veramente obiettivo:
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1 – La qualità eccelsa della vettura che aveva a disposizione, cosa per cui dovrà ringraziare all’infinito perché è grazie a lei [cut]
[/UNQUOTE]
E chi credi abbia contribuito in modo decisivo, con un lavoro maniacale di collaudo a sviluppare la vetturai dopo i tonfi a ripetizione (nonostante i $$$$ a disposizione) durati più di 20 anni dopo il mondiale di Jody Scheckter? Barichello, Badoer, Massa? Ma dai!!! E sì che di piloti bravi in Ferrari ce ne sono stati svariati....
[/QUOTE]
In una gara dove si aggiudicavano due titoli mondiali, se solo ci provava, andavo io dargli dei calci in quel posto finché non si infilava in nell’abitacolo e ripartiva, visto i pochi soldi che la FIAT gli da, anzi gli operai della FIAT in cassa integrazione avrebbero dovuto darglieli.
[/UNQUOTE]
Per amore della precisione: si chiama "Scuderia Ferrari Marlboro" ed è risaputo che lo stipendio dei piloti è pagato dallo sponsor, la Marlboro, appunto. Quindi, ok che non poteva ritirarsi visto che c'erano 2 mondiali in palio, ma per favore evitiamo la facile retorica sui cassintegrati.
Max3

30/10/06, 16:05  

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