17 gennaio 2006

Il Surriscaldamento Globale

Mi suda la lingua in bocca, che succede?!?
James Lovelock, lo scienziato inglese padre della teoria di Gaia (il sistema attraverso il quale la Terra si autoregolamenta per mantenere le condizioni necessarie alla vita che la abita) se ne è uscito con un annuncio shock sull' "Indipendent":

"Prima della fine di questo secolo, miliardi di noi moriranno e le ultime persone che sopravvivranno si troveranno nell'Artico, dove il clima resterà tollerabile".

Lovelock sostiene che sia ormai troppo tardi per fermare il surriscaldamento globale e che sugli esseri umani si sta per abbattere una catastrofe di dimensioni peggiori di quanto finora si era previsto.
Lovelock utilizza un approccio olistico unico allo studio del sistema Terra: invece di studiare i singoli fattori che possono essere indicativi dei cambiamenti climatici, lui analizza le reazioni dell'intero sistema di controllo del nostro pianeta alle pressioni a cui l'uomo lo sottopone.

Grazie a questo metodo, è riuscito a identificare moltissimi meccanismi di reazione e controreazione che a suo avviso hanno sinora mantenuto la temperatura del pianeta più o meno fresca.
Ora che il delicato equilibrio di Gaia è stato spezzato, conclude Lovelock, questi stessi meccanismi serviranno invece a rendere la Terra insopportabilmente calda.

Nel suo articolo vengono citati due esempi.

1. I ghiacci dei Poli sono serviti sinora a riflettere i raggi solari, deflettendo in tal modo il calore.
Con il loro scioglimento, la superficie degli Oceani (che è scura) aumenterà notevolmente, immagazzinando più calore.

2. Le polveri prodotte dalle industrie ricoprono con un sottile velo tutto l'emisfero settentrionale.
Come effetto, nasce un fenomeno noto come 'oscuramento globale', che mantiene basse le temperature in maniera artificiale, impedendo che tutti i raggi solari raggiungano la superficie del pianeta.
Peccato che con l'auspicata riduzione dell'attività industriale e della produzione di gas inquinanti questa coltre potrebbe scomparire velocemente, causando un improvviso aumento delle temperature.

In definitiva, secondo Lovelock è ormai troppo tardi per evitare la catastrofe.

Anziché appellarsi all'impegno del mondo e dei suoi governi nella lotta all'effetto serra, lo scienziato consiglia invece di prepararsi direttamente al peggio e cercare modi per assicurare la sopravvivenza della razza umana, prima che essa si trasformi in "una caotica calca governata da signori della guerra".

Tra le proposte più scioccanti c'è quella di "una guida per i superstiti dei cambiamenti climatici", per aiutarli a sopravvivere dopo il totale crollo della società umana.
Tale guida andrebbe scritta non in forma elettronica, ma "in forma cartacea e con inchiostro durevole", e dovrà contenere tutto il sapere scientifico basilare accumulato in migliaia di anni, come la posizione della Terra nel sistema solare ed il fatto che batteri e virus causano malattie infettive.

Una specie di ultima traccia dopo "la fine del mondo che conosciamo".

Ora, la mia considerazione è che:

- o Lovelock scrive tutto ciò d'accordo con Berlusconi, Prodi, Fassino & Company per distogliere la nostra attenzione dalla merda che ci circonda;
- oppure è amico intimo di Eugenio.

Nel caso fosse la seconda che ho detto, gradirei che Eugenio uscisse allo scoperto e ci raccontasse cosa ha portato lo scienziato a formulare la sua teoria.

baci

2 Commenti:

Blogger kiki ha scritto...

ehi, ma questa più o meno è la mia materia...

Da tanto che ne so, vi spiego come la dovete pensare:

a. tutte le previsioni catastrofiche fatte dal 1972 in avanti (Club di Roma, "I limiti della crescita") sono state tutte smentite dai fatti;

b. Nel 2001, un ex-ambientalista prof di statistica (Bjorn Lomborg) scrive un libro (L'ambintalista scettico) in cui, dati alla mano dimostra che "non è vero che la terra è in pericolo". Ma non è molto convincente nemmeno lui.

Morale: da buon economista, io sono pronto ex-ante a sostenere una tesi e il suo contrario e ex-post, a dimostrare perché non avrei potuto prevedere come andava a finire.

Quindi: su con la vita, sate ottimisti e compratevi un gommone (New Orleans insegna).

PS: siamo tutti amici del Gato

17/01/06, 09:56  
Blogger Ilcampovinato ha scritto...

cari colleghi (che cazzo, anch'io ho fatto fisica al liceo con uno coi controcoglioni come ghinassi),
le teorie che io e il prof. lovelock sono basate sulla teoria del caos. attraverso una serie spropositata di calcoli, abbiamo scoperto che la quantità di barbera che riusciamo a sostenere prima di cominciare a sparare cazzate è di circa 2,3 litri. superata quella soglia ogni teoria catastrofica ci pare legittima, oltre a farci sbellicare dalle risate.
ad ogni modo, alla fine dello studio è stata censurata una piccola postilla:
"E dopo tutto, a noi che cazzo ce ne frega. chi è morto trapassa, chi è vivo se la spassa.

17/01/06, 15:43  

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