19 gennaio 2006

Una speranza per El Gato

Gobba? Quale gobba?!?La Carnegie Mello University di Pittsburgh ha annunciato di avere sviluppato insieme ad alcuni ricercatori della università di Karlsruhe un sistema di traduzione in tempo reale (anche se la sua commercializzazione avrà ancora bisogno di parecchi anni) che permette ad una persona di parlare nella sua lingua mentre un computer traduce e crea la voce nell'altra lingua.

Fin qui sembrerebbe tutto, quasi, normale.
In fondo, almeno per settori ben definiti, di traduttori in tempo reale ne esistono già.
Il fatto è che in questo caso il computer riceve le informazioni su ciò che la persona sta dicendo tramite 11 elettrodi attaccati al viso che rilevano le deformazioni muscolari tipiche di ogni suono che emettiamo e il computer converte queste in voce nella nuova lingua.

Diventa possibile quindi sussurrare in modo impercettibile, inviare via radio le segnalazione al computer che abbiamo alla cintola e questo -tramite un micro altoparlante che possiamo avere sul colletto- è in grado di emettere la voce, questa volta a volume normale, nell'altra lingua.
Per la persona che ci ascolta è come se fossimo effettivamente noi, con la nostra bocca, a parlare in tedesco.
Non stupisce quindi che i ricercatori (che nel caso specifico parlavano in cinese e avevano la loro voce tradotta in tedesco, forse il caso peggiore possibile ;-) dicano che occorreranno ancora una decina di anni prima di arrivare ad un prodotto commerciale.
In futuro, secondo i ricercatori, sarà possibile impiantare degli elettrodi direttamente nel viso e nella bocca per diventare istantaneamente poliglotti... oltrechè probabilmente discretamente brutti.

Nella stessa circostanza i ricercatori hanno fatto provare degli occhiali collegati al computer che visualizzavano in tempo reale un testo che traduceva le frasi pronunciate in un'altra lingua e un sistema di micro altoparlanti (in fase di sperimentazione dalla Daimler Chrysler) che focalizzano la voce in coni ristretti in modo che in un gruppo di persone uno possa sentir parlare in italiano, un altro in inglese e un altro ancora in cinese.
La focalizzazione del suono fa sì che solo chi si trova in quel punto senta un certo suono e non gli altri.

Ci pensate?
Tra 10 anni il Gato e Checco Fabbri si incontreranno e uno capirà quello che dice l'altro.
Nessuno pensava potesse mai succedere.

baci

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