01 aprile 2008

Roba da Guinness

Fottuto parcheggioDio esiste.
Come diceva il tipo, "ne ho le prove" e ve le allego.
L'episodio mi ricorda una cosa che mi è capitata un sacco di anni fa alla Duna degli Orsi (amichevolmente chiamata a quel tempo Cruna dei Sorci).
Stavo giocando alla palla -senza distinzioni particolari tra calcio, pallavolo e basket; semplicemente, a palla- con il mio amico Franz, mentre la giornata volgeva in sera.
C'è un'ora, durante l'estate, nella quale la luce diventa un guanto morbido che avvolge le ultime attività sportive sulla spiaggia.
E' l'ora in cui di norma, sfiniti dopo partite a calcio sulla sabbia da mille e una notte, spesso ci concedevamo una doccia per poi posizionarci come ramarri sfortunati all'ultimo sole del giorno seduti ad asciugare le stanche membra ascoltando il tramonto.
Quella volta, no.
Quella volta io e il mio amico Franz stavamo terminando di tirare calci o manate a una palla da volley (non me lo ricordo di preciso, ma non incide un granchè sul proseguio) e prima di andarcene abbiamo incrociato una palla da basket abbandonata su uno dei campi di beach volley della Duna.
L'ho raccolta io, con fare distratto, quasi senza sospettare cosa sarebbe successo di lì a qualche istante, e forse volevo davvero solo spingerla verso lo stabilimento senza preoccuparmente troppo.
Ma la palla da sempre scatena la follia del gioco nei maschietti, e il lampo omicida che mi hanno detto di aver subito visto nei miei occhi lasciava presagire imprese eroiche.
E' stato lì che da 862 metri dal canestro ho deciso di prendere la rincorsa, caricare tutte le energie residue e scagliare la palla verso il cerchio di metallo dall'altra parte del mondo.
Credo che faticherò a dimenticare l'espressione di una sottospecie di metallaro appoggiato a una sedia a qualche decina di metri, che intuendo la mia intenzione si lasciò scappare un "se lo fa gli faccio un pompino".
Vi racconto come andò a finire solo perchè non vorrei, lasciando in sospeso il finale, che vi venisse il dubbio che io abbia mai accettato quell'offerta.
Finì che non solo feci un canestro clamoroso (ma proprio da guinness, ve lo assicuro; e non parlo della birra).
Lo feci senza nemmeno sfiorare il metallo del canestro.
C'avete presente quei tiri che si infilano dritti dritti come se ci fosse un binario a guidarli?
Quelli dove si sente solo il fruscio della retìna a sottolineare il successo?
Ecco: uno di quelli.
Perchè tutto 'sto pippone?
Perchè qualche giorno fa mi sono ripetuto, anche se in un altra disciplina.
Questa volta, paradossalmente, mancava lo scommettitore ("ptciù, fat pilota"); ma il primato da guinness faticherà a sfuggirmi per la disciplina del parcheggio.

Spazio davanti alla mia auto al termine del parcheggio:



Spazio dietro alla mia auto al termine del parcheggio:


Ciucciatemi il calzino (santo chi ha inventato il servosterzo).


baci

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3 Commenti:

Blogger Marco Rottigni (AKA RoarinPenguin) ha scritto...

Beh... principiante... il paraurti dietro poggia contro la lancia Y e si vede benissimo... quindi evita le sborate fuori luogo ;)

01/04/08, 09:55  
Blogger Franz ha scritto...

L'amico Franz di cui parla Dancing nella storia sono io e scrivo per confermare il mitico canestro.....e per aggiungere:
1) oltre al metallaro era molta la gente col sorrisetto della presa per i fondelli prima e con l'incredulità di chi è stato beffato nel pensiero dopo il tiro a segno attorno al campetto da basket; infatti ne avevamo fatto del casino per attrarre l'attenzione di tutti i cestisti della zona (parlo di quelli che si vestono da MJ per venire al mare);
2) prima del canestro ballanti aveva mostrato una sicurezza ed una arroganza agghiacciante verso tutti quei falsi fenomeni, attirandosi molta antipatia (anche perché si vedeva che non eravamo MJ);
3) la cosa più incredibile fu che dopo il canestro ce ne andammo come se avessimo fatto la cosa più normale del mondo senza un cenno di soddisfazione ne di gioia particolare e vi assicuro che il lancio proveniva da dietro la passerella del bagno vicino;

4) ballanti torna a casa perchè a noi bambini manchi.....il tuo parcheggio dimostra che non sei ancora vecchio come pensi di essere.

ps. Dico questo perché ne abbiamo passate io e dancing dal calcio alla Sardegna, dal pesca alle ragazze, dai salesiani alla matematica di Pierino e sono molte le storie da raccontare che hanno reso ballanti mitico nelle stranezze;
posso con fierezza dire "io c'ero" e spesso "io partecipai"………..

Franz

01/04/08, 12:45  
Blogger Ilcampovinato ha scritto...

dancin', sei proprio un gran pallonaro (nel senso di detentore di 2 coglioni così, di innamorato della palla e di gran cazzaro sparaballe).
varie ragioni vengono a sostenere quanto sostenuto sopra.
1) la tua macchina deve avere il muso di una Panda e il retro di una Maserati (forse è la Fiat Frankenstein) come si vede bene dalle foto 1 e 2. tu hai fotografato a caso due parcheggi ma la prossima volta stai attento che il modello sia lo stesso, stronzo.
2) è statisticamente stabilito che a Roma è impossibile trovare un parcheggio (beh, naturalmente dallo studio delle foto abbiamo stabilito io e il mio avvocato, tale Taormina, che quella è la baita di Cogne, Valle D'aosta, e forse con photoshop hai tolto tutta la neve ma le ruote hanno comunque le catene e in quella zona comunque non c'è area parcheggiabile.
3) e poi chiamare la tua donna "servosterzo" dato che le rompi i coglioni ogni volta perché vada a spostare le macchine a spinta così tu ci fai un figurone con gli amici, a me pare troppo.
domani mando la foto del mio parcheggio della bici.

04/04/08, 15:26  

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