17 marzo 2009

Una nuova era

Ora si dialogaL'altro giorno ho realizzato che mio figlio sta crescendo.
Ha poco meno di due anni, ma ho capito che posso cominciare a parlare con lui in maniera più o meno normale.
A latere potrei anche osservare che spesso sembra dire cose più intelligenti di molte persone con le quali ho quotidianamente a che fare nella mia vita, ma questo è un dettaglio.
E' successo questo: a un certo punto mi si è parato davanti senza le sue ciabatte di ordinanza.
Vietatissimo camminare senza le ciabatte, ordine della padrona di casa.
Quindi gli ho detto: ma cosa sei, senza ciabatte?
"Sì", mi ha risposto.
Asciutto, essenziale, preciso.
Allora gli ho detto: come senza le ciabatte, ma dove le hai messe?
"A ninne", mi ha risposto; e ha indicato un punto imprecisato dietro al divano.
Fammi vedere, gli ho detto allora: dove le hai messe?
"Qui", mi ha indicato dopo avermi portato dietro al divano.
Appoggiata su un tavolino (al suo posto, tra l'altro) c'era una scatola che contiene uno dei suoi giochi, uno dei tanti che i nostri amici gli hanno regalato.
Si tratta in sostanza di alcuni pezzi di gomma che si incastrano come una specie di lego, ma sono pezzi di gomma e sono grandi; ché si suppone che i bimbi tentino di fagocitare qualsiasi cosa che gli si para davanti.
Questa scatola (rossa) ha un coperchio (giallo), e dentro ci stanno tutti questi pezzettoni colorati di gomma che lui usa quando costruisce "la torre".
Vabbè.
Fatto sta che quando i pezzi sono nella scatola, la scatola è piena e non può contenere null'altro.
E comunque, in generale, non è il posto delle ciabatte.
Per di più, la scatola era chiusa col coperchio d'ordinanza, senza incertezze o inclinazioni balorde.
Allora gli ho detto: come qui? Qui ci sono i tuoi giochi, non le tue ciabatte.
E' stato allora che mio figlio mi ha decisamente sorpreso.
Ha preso la scatola in mano, me l'ha avvicinata stendendo le braccia, mi ha guardato fisso negli occhi e mi ha detto: "Guarda!", e il punto esclamativo l'ho messo perchè nella sua frase c'era.
Allora gli ho detto: no, dai, le hai messe veramente qui dentro?
E lui, senza staccarmi gli occhi dagli occhi, mi ha ripetuto: "Sì".
Ho aperto la scatola e dentro non c'era un solo pezzettone di gomma, ma solo un paio di ciabatte messe ordinate e appaiate, in bella mostra di sé.
Ho capito che qualcosa è cambiato, è cominciata una nuova era fatta di dialogo.
La dolce donna con la quale vivo mi ha guardato e rispolverando i suoi antichi studi di francese mi ha detto: "Mo' sso ccazzi tua".

baci

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3 Commenti:

Blogger Ilcampovinato ha scritto...

è molto bello vedere come nostro figlio stia crescendo. spero tu stia applicando le moderate tecniche di puericultura Montessori-Sacchi che consistono in un tozzone sulla coppa per ogni parola detta e un tozzone+un"Stai zitto, minchione!" nel caso di frasi più articolate. poi naturalmente va rinchiuso in una gabbietta con altri 9 pupi e una palla per fargli imparare i pregi del pressing tuttocampo. questo perché nella vita, lo sappiamo bene, meno si parla meglio è, anzi, ci si può far la fama di "uno che riflette e parla con cognizione" e diventare capi di partito (l'unica professione seria del futuro). e, come dice la Coco Chanel delle madri, "mò so cazzi tua".

23/03/09, 15:58  
Blogger kiki ha scritto...

Sbaglio, o il commento di cui sopra è la prima cosa non scritta dal Gato sotto effetto di droghe (o, quantomeno, comprensibile)? Hai ragione, danci', si annuncia una nuova era...

26/03/09, 11:19  
Blogger Ilcampovinato ha scritto...

la gente sa benissimo (ed è chiaro che qui NON si legge Novella 3000) che dopo l'ultima festainpiscina+pifdiddy+daiquiricomesepiovesse+righeerighedipolverebianca+parishiltonciucciona+sessoanchedasoli+vomitata+catalessi, IO SONO PULITO. inoltre la nascita di nostro figlio (io+dancin+unafemmina) ha cambiato la prospettiva di tutto e so di dover essere d'esempio a lui a tutti i cumuli di teen ager che seguono la mia carriera come un faro nella notte o un fiammifero a mezzogiorno.
la storia delle ciabatte glielo detta io al pupo: "Figlio, nella vita ci vogliono due cose: una buona cagata la mattina e delle ciabatte in una scatola."
e lui, con i miei stessi occhi e stoppando un mazzo di chiavi con movimento felpato, ha detto: "Yo, motherfucker."
già poliglotta.

ps: il pupo nella foto è quello in alto che regge mio figlio su una canoa olimpica, vero?

26/03/09, 12:20  

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