03 ottobre 2008

donna gato risponde (se riesce a sentirvi, e alzate quella voce, cazzo!)

Troia!cara donna gato,
sono una donna come te. cioè, sono molto figa e piena di uomini che mi sbavano dietro. io cerco di esaltare come tutte noi donne le parti migliori del mio corpo: metto minigonne vertiginose che slanciano le gambe da cerbiatta, scolli all'ombelico perché nostro Signore mi ha dotata di due tette da sballo, trucco da baldracca per far risaltare gli zigomi e dare dell'incarnato rosso alle labbra perché ho scoperto in prima adolescenza che labbra rosse carnose=promessa di gran pompino.
io non biasimo gli uomini per questo. sappiamo bene io e te che hanno qualcosa nel loro ipotalamo che, alla vista di tette e culi, spegne ogni afflusso di sangue verso l'emisfero sinistro del cervello e attiva le ghiandole della bava come dei cani di Pavlov. è un fatto chimico che il Buon Dio ha provveduto ad installare nei loro software danneggiati per far si che la nostra razza si riproducesse (questo prima che Satana inventasse i preservativi e le creme spermicide).
siccome che ho un carattere gioviale e aperto ed espansivo, tendo a giocare molto con loro. faccio cadere le penne davanti alle loro scrivanie e poi mi piego e 7/8 delle tette escono dall'involucro di stoffa e loro lì che sbavano. appoggio il culo sulle loro patte quando vado in autobus fingendo di cadere. e altre 3, 4 cosette che ho imparato negli anni. non c'è niente di male in tutto questo, non credi?
d'accordo, con certuni ci scopo ma quello è solo perché sono fatta di carne e vorrei tanto tanto innamorarmi ma, al giorno d'oggi, trovare qualcuno decente disposto a lasciare la moglie non è mica facile da trovare, lo dicono anche le statistiche e le statistiche sono numeri, mica cazzi.
eppure noto che le altre donne prendono la cosa molto male. mi parlano dietro. non mi invitano allo shopping o alle cene coi loro mariti. nei bagni dell'ufficio c'è anche scritto il mio nome con di seguito TROIA. questo mi fa molto male. non riesco a capire come possa essere. mi dico "dai, lo sai che è solo ignoranza e paura, che invidiano le mie forme mozzafiato e se solo si prendessero la briga di conoscermi meglio, capirebbero che persone cara e amorevole sarei".
però ti assicuro che non è facile.
cosa mi consigli? dovrei provare a parlare con loro e fare vedere come sono dentro? oppure dovrei semplicemente ignorarle e andare fiera di quello che sono?
un bacione,
Sfasciafamiglie '82

cara Sfasciafamiglie '82,
come non capire quello che stai passando?
nella nostra società le donne come te hanno sempre dovuto lottare contro i pregiudizi. avere un bel corpo ed esibirlo ed usarlo non viene accettato. abbiamo tutti la tendenza ad etichettare la gente, a metterla in una categoria facile da capire.
le tue colleghe ti hanno scritto TROIA sui muri del cesso. e per loro quello sei. una TROIA. magari solo perché ti sei fatta la metà dell'ufficio e l'altra metà te la stai per fare. e questo significa essere TROIA? solo perché ti scoperesti anche le gambe del tavolino? no, cara amica, no. TROIA deriva dal greco classico troios e significa 'Larghezza di vedute e di vulva'. indica una forma di apertura mentale che non è da tutte. tu sei speciale. perciò gira fiera di ciò che sei, richiedi una tariffa adeguata alle tue prestazioni (sul sito maracarfagna.org ci sono i tariffari aggiornati e le tabelle per la riconversione in posti al ministero) e grida al mondo la tua generosità.
con affetto e stima, donna gato
ps: per me comunque sei più VACCA che TROIA.

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