30 gennaio 2006

post-moderno, post-coito e post-iccio
(ovvero, come dio ha preso la situazione per le palle).

Max Cipollino
ciao cipollini,
questo era l'immaginifico saluto che massimo boldi rivolgeva al suo pubblico in uno spettacolo televisivo di anni fa, spettacolo nel quale cercava di insegnare a farcire un pisello di melanzane mentre si spaccava dei piatti in testa.
ora, ho letto da qualche parte che goffredo fofi (una delle menti critiche più lucide della nostra generazione oltre che una delle panze più preminenti e uno degli esempi di come l'alzaimer possa galoppare a velocità inimmaginabili) ha descritto il boldi come l'ultimo grande comico, l'unico (cito inventandomi la citazione ma tanto è uguale) "in grado di usare la gestualità del proprio corpo esposto come maceria, di spingere la mimica alla deriva artaudiana del corpo ".
come ogni cagata senza limiti, però, contiene in sè una rivelazione, una scintilla. ossia, che anche nelle sbracature del boldi, anche nelle gag più situazioniste (famosa l'imitazione di un peto fatta con l'ascella), anche quando de sica lo spettina e immagini splatter ti pervadono il cervello, anche c'è la bellezza.
in questa società dei magniaccioni che tritura tutto, in cui dio è un minipimer posseduto dal demonio, in cui ballanti va in giro a fecondare un po' chi gli pare, c'è della bellezza, si può sempre provare un attimo di estasi di fronte al più piccolo oggetto (si, anche piccolo come un nano brianzolo, piccolo come il pene di mio cugino).
grazie e ciao, cipollini.

le droghe del giorno al gato sono state gentilmente offerte da:
-ARTOP- il leader nel campo delle droghe lisergiche.
-ARTOP- in comode pastiglie da bere senz'acqua o nel nuovo dispenser a forma di ranocchio.

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