24 maggio 2006

Il senso della vita

Era un saggio, il vecchio...
Il grande vecchio lo diceva sempre.
Passando saggiamente la mano sinistra sulla sua lunga barba bianca, scrutava l'orizzonte (presbite il vecchio, come tutti i vecchi) e ripeteva sempre la solita frase.
Molecole di verità buttate là come i comuni mortali gettano al mondo le cose banali.
"Nella vita due sono le cose che contano: il culo e la gnocca".
Non tutti capivano il senso profondo di quella Plotiniana affermazione, che sbordava letteralmente dal livello più alto per finire a riempire le paratìe stagne del nostro giovane e candido intelletto di piccoli bambini persi ad inseguire il significato di cose più grandi di loro.
Ciò che il vecchio voleva dire è che l'uomo vive ricercando un senso profondo.
Sfortunatamente, ogni ricerca è vana se non si ha dalla propria parte una buona dose di fortuna (cfr. "ove la ragion il cul contrasta, vince il cul e la ragion non basta") e un alto tasso di testosterone che possa aiutarlo a superare il più istintivamente possibile i momenti no.
Ora che ci penso, già a quei tempi (io ero un bambino, volenti o nolenti sono passati ben più di vent'anni) il vecchio saggio di tanto in tanto tirava fuori dalle larghe tasche della sua veste beige una scatolina tonda di ferro, una specie di scatolina delle pastiglie valda per capirci, e ne estraeva una bella pillola viola a forma di rombo.
Era un precursore, il vecchio, uno di quelli veri.
Solo ora, a ben pensarci, comprendo come potesse sfoggiare quel suo telaio, un telaio di tutto rispetto, ed essere così reattivo a ogni passaggio di quelle giovani mamme che portavano i figli a giocare al parco della Rocca Brancaleone.
Ora non so più nulla di lui, nemmeno se sia ancora vivo, ai miei vergini occhi di bambino che tutto ingigantivano mi sembrava già ultracentenario a quel tempo...
Ma se lo conosco un po' sarà sicuramente vivo, vegeto e arzillo a raccontare il senso della vita ai bambini in qualche parco verde o magari in riva al mare, con il suo bel maniglione antipanico sempre sull'attenti controvento.
Era un chiavatore, il vecchio, uno di quelli veri.

baci

3 Commenti:

Blogger kiki ha scritto...

uè, paolì...

abbiamo fatto i bambini assieme alla Rocca (per la cronaca, qualcosa più di 20 anni fa...), ma io 'sto grande vecchio priàpico non me lo ricordo...

Chi era (chi è), di grazia?

24/05/06, 16:58  
Blogger checco ha scritto...

cribbio Kiki, non l'hai ancora capito?
quando voi due giocavate alla Rocca (30 anni fa...) io andavo a fighe.
ero io il vecchio.

24/05/06, 17:36  
Blogger dancin ha scritto...

Sono sinceramete stupito della tua amnesia, kiki.
Eppure non eravamo mica tanti, a quel tempo: eravamo sempre io, te, Gianni Minà, Fidèl, Sotomayor, Mario e Pippo Santanastaso, Gigi Maifredi, Luxuria, Alessandro Balducci, Tiganà, il nano, il boccia e appunto il vecchio.
Come cazzo fai a non ricordartelo?

baci

24/05/06, 21:11  

Posta un commento

<< Home

eXTReMe Tracker