17 novembre 2006

Open answer to Kiki

Finalmente sul divano... fuori piove... mi sto gustando una tazza di Winterzeit, infuso bolzanino dei mercatini di Natale... intorno pace totale.
Perchè dico questo? Beh... per confermare una delle leggi più importanti del RoarinPenguin:

Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchioLa sfiga è debole... basta insistere e demorde.
Certo che questa legge in giorni particolari, supertizioni a parte, può subire alcune variazioni... quindi la legge va convertita in:
La sfiga è debole... basta insistere e demorde... ma venerdì 17 del mese dei morti potrebbe essere un filino più resistente.
Converrete che questa leggera modifica legislativa non incide sul senso globale dell'assioma, che in quanto tale resta valido.
Ma torniamo a noi.
Ultimamente mi capita di vedere il Dancin abbastanza spesso, giacchè da luglio ha accettato una sfida per realizzare un obbiettivo che ha visto molteplici fallimenti storici: la conquista di Roma da parte di uno stato estero (nella fattispecie la Finlandia).
Trovandomi quindi in uno stato di colleganza e di interazione (lui dice stronzate commerciali e io devo dare giustificazione e senso tecnico), accade che ho preso da settembre l'abitudine di visitare Roma abbastanza spesso.
Per una casualità (ma in fondo forse nulla avviene per caso) ho trascorso il venerdì 17 novembre proprio a Roma con il Dancin' a far danni per la Capitale.
Pur non essendo una persona particolarmente supertiziosa, non ho potuto fare a meno di notare che il venerdì diciassette era cominciato e proseguiva abbastanza bene... le alluvioni che oggi (stando alle previsioni meteo) dovevano allagare Roma non solo non si erano verificate, ma la giornata era da spiaggia (e se non ci credete guardate la foto al cruscotto della macchina del Dancin su un altro mio blog).
Anche gli incontri con i Clienti erano andati discretamente, e verso le 16.30 stavamo già dirigendo verso Fiumicino con notevoli speranze di poter anticipare a costo zero (grazie ad un entità ectoplasmatica positiva di nome Barbara che si materializza di tanto in tanto nella lounge AirOne di Fiumicino, unico posto per accedere al quale basta la Tessera Miles and More).
Ma lei... la sfigazza cosmica... era là... subdola... infame... ad attendermi verso la fine della due giorni romana... proprio quando le difese si abbassano e la mente inizia a rilassarsi al solo pensiero del ritorno all'ambiente familiare e confortevole della propria casa.
Tutto inizia quando, felice, intravedo detta entità ectoplasmatica positiva (tra l'altro discretamente carina) materializzarsi dietro le porte automatiche della lounge AirOne... e tra me e me penso "è fatta... si parte tra venti minuti".
Con il migliore dei miei sorrisi mi avvicino e la saluto, percependo però un nonsochè di triste nella sua espressione... come per comunicare una sensazione... un'emozione... un pensiero tipo "stronzo, levati dal faccione quel sorriso stampato anche se sincero perchè NON ho belle notizie per Te".
Avvicinatomi al bancone, mi dà le prime due bordate che in Goldrakiano tradurrei come "lame rotanti!":
  1. Mi dispiace, ma devo informarla che le regole del Lounge sono cambiate: non basta più la tessera Miles and More per entrare, ci vuole la Senator (dal nome, potete immaginare quanti zirillioni di miglia sono necessari per ottenerla... praticamente ce l'hanno solo i signori Air e One)
  2. Sono ancora più spiacente, ma non posso neppure fare il checkin... che deve quindi fare insieme al gruppo di settecentomila persone al banco fuori AirOne.
Il problema è che queste notiziole me le ha date con un'espressione da San Bernardo che dopo aver passato la giornata a salvare vittime di valanghe montane riceve in premio una sputazzata in pieno muso ad ogni persona salvata... e credete... non ho avuto cuore di dire nulla.
Ho ringraziato, ho maledetto la Sfiga che ormai sentivo sulla mia spalla con fosse un capobranco dei gorilla amazzonici e mi sono diretto al banco esterno AirOne, dove un signore stava lamentandosi (con una vocina al confronto della quale Pavarotti è un lamento andaluso) con una povera addetta al checkin di come avevano trattato il suo bagaglio e di come questo mondo dovrebbe cambiare e di come non stia molto bene nella scala cromatica universale che marte sia un pianeta rosso e sarebbe meglio tingerlo a pois ma con una vernice che negli anni non schiarisca nonostante le radiazioni cosmiche potenti.
Atteso quel sano quarto d'ora con la viva speranza che al detto signore scoppiasse almeno una coronaria, ho consegnato la mia misera Miles and More alla signorina devastata dall'Unno precedente che mi guarda inclinando un po' la testa di lato come fa Tea (la cana, come la chiama il Dancin) quando non capisce bene la situazione e mi dice:
"ma... signore... questo biglietto è per il volo delle 20.00... sono le 17.15... e la tariffa non è piena... quindi a meno che non torni in biglietteria da basso e versi la differenza di 50 euro non può partire prima delle 20"
Un grande Oscar Wilde disse "so resistere a tutto tranne che alle tentazioni", ma al solo pensiero di fronteggiare il girone dei bigliettari di AirOne (ripreso con altre terminologia per evitare pubblicità occulta anche nella Commedia di Dante) l'unico mio commento è stato
"beh... se PROPRIO non si può fare diversamente..."
E la signorina, capito che non ero della stessa tribù vandalica del precedente essere, si è fatta coraggio (la zoccola) e ha detto l'unica frase zen che è totalmente incontrastabile, ineccepibile, insormontabile nella sua nullità significativa:
"del resto è così"
Sgomento, mi sono rassegnato a due lunghissime ore di attesa in compagnia del Panino Piazza di Spagna (sorvolo sugli ingredienti) e di una Coca mezza calda cercando di collegarmi (con un GPRS il cui collegamento inspiegabilmente cadeva ogni minuto, minuto e mezzo) ad internet.
Ed il mio pensiero andava alla fetentissima Sfiga, che come l'aura viola disegnata intorno alle persone in quella vecchia pubblicità sull'aids ormai mi rendeva luminescente in tutto l'aeroporto.
Ed è stato lì che ho avuto l'unico barlume di felicità grazie al tuo post, Kiki, e voglio ringraziarti pubblicamente per questa candela di speranza che hai acceso nell'antro tenebroso in cui la Sfiga aveva trasformato Fiumicino stasera.
E dal momento che le candele si spengono per natura in caso di vento (per lo meno quasi tutte), la candela di Kiki non ha retto alla bufera artica che alle 20.35 è uscita dalla bocca del ragazzo che presiedeva il gate A02...
"AirOne informa i passeggeri del volo 2951 per Milano Linate che le operazioni di imbarco del volo sono rimandate di un quarto d'ora per sopraggiunti problemi tecnici".
Questa frase, diretta certamente ad un pubblico la cui media estrazione culturale era superiore alla massa umana che affollava il gate A02, unita alla prestanza dello steward che stava al gate A02, ha richiamato un paio di signore attempate che con fare libidinoso hanno chiesto al ragazzo:
"che succede? non abbiamo capito cosa ha detto".
E lui, lanciandosi in una trasposizione del messaggio per il popolino, ignaro che io fossi a portata di voce, ha esclamato:"siggno' l'aereo nun parte... e avemo perso pure lo slotte di decollo... ce vorrà 'na mezz'oretta armeno".
Ora, giuro che non avessi avuto in mano il mio nuovo i-Mate Jamin avrei scaraventato cellulare, signore attempate e ragazzo del gate attraverso la spessa vetrata del corridoio imbarchi... ma ormai la Sfiga si era rivelata a me in tutta la sua possenza oltraggiosa... ed io ho capito che nessuna reazione era dovuta... se non l'insistere in una pazienza che poteva trovar sorgente nel pensiero dell'eccellente cena all'Hostaria La Fojetta di Ostia Antica della sera prima, a base di antipasti caserecci, pasta cacio e pepe, bisteccone di muccona danese spettacolo, Amarone Doc della Valpolicella e doppio Mirto finale.
E la Sfiga ha accusato il colpo, perchè la connessione GPRS è rimasta su fino a quando non ho spento il pc per l'imbarco... quello che non sapevo era che avevo vinto la battaglia, dovendo ancora combattere la guerra.
Appena imbarcati (operazione avvenuta alle 20.15 una volta cambiato l'aereo perchè quello non voleva proprio saperne di partire), alle 20.32 dagli altoparlanti dell'aereo sento:
"Signore e Signori è il comandante che parla... mi scuso del ritardo accumulato a nome della Compagnia, dovuto a un guasto tecnico del precedente velivolo non imputabile alla nostra volontà" e qui il pensiero unanime dei passeggeri si è quasi materializzato in una scritta a mezz'aria che poteva figurare più o meno come "o Sommo Stronzone, quale guasto al momento della partenza del velivolo è imputabile alla tua volontà?"... e il minchione riprende:
"devo purtroppo informarVi che abbiamo appena perso lo slot di decollo delle 20.25" (e la scritta a mezz'aria è cambiata in una significativa "MERDA!") prima di sentire "e siamo in attesa del nuovo slot di decollo. Il problema è che su Milano c'è scarsa visibilità e potremmo dover attendere una mezz'ora".
Ora... dico io... già per quello che hai detto rischi il linciaggio... dovresti perlomeno seguire un vecchio adagio milanese che dice prima de parlaa... tas!
Ma lui no... sorretto dalla summenzionata Sfiga, prosegue: "in realtà a Milano Linate c'è un'ottima visibilità di 2 chilometri, ma siccome a Malpensa la visibilità è di circa 500 metri e il centro radar che segue Milano è uno, anche i voli su Linate risultano penalizzati! Vi terrò informati".
Suppongo che dalla serie incredibile di accidenti in diverse lingue e diversi dialetti che hanno seguito quest'ultima frase, il pilota abbia poi viaggiato fino a Linate con una mano sola, perchè l'altra era impegnata a proteggere noti gioielli di famiglia con gesti scaramantici noti (considerata anche la data).
La Sfiga era al massimo della potenza, sembrava il comandante Vega in "Il Grande Goldrake all'attacco" (che ho in DVD...) prima della scena finale in cui (ovviamente) Goldrake vince.
E io mi sentivo proprio come Actarus... sapevo che se non avessi demorso avrei avuto la meglio sui mostri vegani dell'AirOne.
E infatti, atterrato a Milano (dove per inciso diluviava, e io ero in giacca senza ombrello con la macchina al parcheggio remoto Forlanini), appena uscito dall'aeroporto ho visto la navetta della Linate Parking che stava arrivando. Non ha neppure atteso altri passeggeri, portandomi subito e senza farmi bagnare proprio alla mia macchina.
E la Sfiga, direte Voi? Ha tentato (la puttanona) un'ultimo colpo di coda in tangenziale, quando mi ha fatto perdere l'uscita di Agrate (che hanno spostato ieri notte mentre io ero a Roma) allungando la strada per il ritorno a casa di circa 10 km... e poi mi ha sbeffeggiato nel parcheggio di casa facendo cessare di piovere proprio quando sono entrato in casa... però ha perso, la Schifosa... e non riuscirà più a vincere!
Perchè grazie a Kiki per il prossimo venerdì 17 avrò dalla mia parte... GOLDRAKE!!!

Ricordate, quindi... LA SFIGA E' DEBOLE... BASTA INSISTERE E DEMORDERA'!

Fortunatamente Vostro,
RoarinPenguin

8 Commenti:

Blogger kiki ha scritto...

ehm, roarin'... mettiti comodo perché la sfiga di ven 17 è cosmica.
Allora, prima le buone notizie: il modellino è ancora dal negoziante, nessuno lo ha comprato.
Poi le altre:
a. il negoziante è uno stronzo vero, un che gestisce un posto che sembra un robivecchi e quandi entri ti squadra come una merda. E fin lì, vabbè.
b. non deve essere pèoi vero che non campa dei suoi traffici, perché quando sono entrato stava parlando con due signori della "possibilità di acquistare le figurine originali dell'Italia campione del mondo del '34; sì, c'è anche la figurina di Schiavio, è per quello che costa 6.000 EURO (se non sapete chi era anzlèin Sciavio, chiedete ad Hansel)!!!
c. Esattamente dancin' quanto ti paga per convincerti a tradurre in tecnica le sue cazzate in finnico? Ti paga bene? Perché il dado per il modellino (con astronave e tutto, niente da dire, anche se l'astronave mi pare in pura plastica) vuole € 350 (diconsi EURO TRECENTOCINQUANTA,00)!!!!
La faccia che ho fatto deve essere stata tutto un programma, perché lo stronzone si è sentito in dovere di aggiungere: "E'il prezzo di mercato, eh?".
Secondo voi, che cazzo voleva dire "E' il p di mercato"? Che lui ci sta facendo un ricarico solo del 250%

Secondo me, entro la prossima settimana non lo vende; attendo nuove.

kiki
PS: scommetto che molti di voi pensano che stia organizzandto una bella crestona, ma giuro su dancin' e la Juve che non è così.

18/11/06, 14:36  
Blogger dancin ha scritto...

Kiki,
chiedi per favore al finto robivecchi se ha bisogno di un garzone tuttofare.
E anche dove tiene la cassaforte.

baci

19/11/06, 10:43  
Blogger Marco Rottigni (AKA RoarinPenguin) ha scritto...

Kiki... fammi un favore.. vuoi? Un piccolo favore ad un grande pinguino :D

Una bella 150 ml di nitroglicerina... un chilo di tritolo... un po' di Napalm... e fammelo decollare con il suo Goldrake quel grandissimo stronzone!
Io se il Goldrake l'avessi avuto nel mio negozio avrei semplicemente detto: non si vende... mi ricorda TROPPOTROPPO la mia infanzia!

Ma volerci straguadagnare per due tocchi di plastica... questo no... no davvero! A morte il negoziante, che non sa una cosa fondamentale peraltro riconosciuta da etologi ed esperti animali di tutto il mondo: il pinguino è un animale bonario e giocherellone... ma guai... e dico GUAI a farlo inkazzare!

Il summenzionato negoziante stronzone deve solo ringraziare che il Roarin non ha in piano nei prossimi giorni di passare per Bologna, se no l'alabarda spaziale sarebbe stato nulla!

Ora che mi sono sfogato e non sono più così pericoloso, informo lello che il cartone dove il robot donna sparava le tette (cosa che a quanto pare ha intorbidito i primi sogni erotici della classe 70 e dintorni perchè ho sentito un sacco di gente che si ricorda solo quello) era Goldrake e il robot si chiamava Venus.

19/11/06, 23:52  
Blogger Marco Rottigni (AKA RoarinPenguin) ha scritto...

E tanto per ridabire il concetto che il negoziante è uno stronzone, ecco un paio di link per il Vostro shopping (e vi va bene che il mio compleanno è a luglio, se no ve lo chiedevo anche come regalo):
link 1
link 2

Un festoso Roar,

RoarinPenguin

19/11/06, 23:58  
Blogger Maxcube ha scritto...

Noooooo, pinguino ruggente! Non puoi cascarmi sulle .... ehm, tette.

Il robot donna che sparava i tetta-missili era sì Venus, ma il cartone non era Goldrake, bensì Il Grande Mazinga.

Sono certo che è stato un lapsus, anzi un lapis, come direbbe Totò.
Max3

20/11/06, 00:54  
Blogger kiki ha scritto...

Io non ricordo dello sparo delle zinne, quindi forse è Mazzàinga.
Invec sono sncor oggi turbato dall'episodio di Ufo Robot in cui Actarus per salvare la tipa che cade da uno strapiombo si trasforma in Goldrake, rivelando così la sua identità; dopodic, la tipa davanti al falò per asciugarsi (era caduta in acqua o aveva attraversato una cascata), gliela dà a gratis, all'Actarus!
Lello, a proposito di acqua e di gnocca, domenica hai mancato ammè, ma dovresti avere beccato in piscina la Rita (amica di Bento&co., non ricordo il cognome).

20/11/06, 08:46  
Blogger Marco Rottigni (AKA RoarinPenguin) ha scritto...

Hai ragione Maxcube... era Mazinga... chiedo venia a tutto il blog e dintorni... infatti a Venus partivano le tette e a Mazinga il pisello (mi sembra lo chiamasse missile atomico... è quello che esce dallo sportello blu che sta in mezzo alle gambe).

Comunque il negoziante resta uno stronzone, e condivido con El Gato l'idea di innaffiargli tutti i Goldrake di benzina.

Io ci sono raga... fatemi sapere quando devo trovarmi a Bologna Caput Mundi Terroristicum :D

RP

20/11/06, 14:41  
Blogger kiki ha scritto...

Cari,
sono stato via due giorni. Poi, diaciamo che all'inizio della settimana ho sempre preso l'autobus. Perché questa precisazione? Perché questa mattina sono ripassato davanti alla vetrina del pizzicagnolo... E non c'è più Ufo robot! E' riuscito a venderlo (in nemmeno due settimane al max)!!!!

Io spero:
a. che lo abbia levato dalla vetrina per pudore, ma non ci credo (non c'era il prezzo, per cui quale pudore avrebbe dovuto provare?)
b. che almeno abbia abbassato le pretese a - chessò - 300 euro (tendo a escludere anche questo, perché di recente avevo visto un altro tipo dietro il banco e sono entrato facendo finta di niente: il p era ancora 350).

Comunque, il fatto incontrovertibboli è che non è più in vetrina.

PS: visto il tipo, mi dò un morso nel culo se ha fatto lo scontrino all'allocco compratore

01/12/06, 17:24  

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