08 novembre 2007

Non vi si può lasciar soli un attimo

pazziaTorno a scrivere due righe dopo un po' di tempo.
Ero uccel di bosco perchè nelle ultime 3 settimane ho solo traslocato di casa, aperto un ufficio e lavorato piuttosto intensamente (oltre ovviamente ad aver passato tempo a giocare con mio figlio).
Nel frattempo se ne sono andati il barone e il grande vecchio, pace all'anima loro.
Questo è il periodo degli attacchi di cuore, se ne vanno tutti in questi mesi vicini al Natale; un po' come d'estate ci sono quelli che entrano nei supermercati o nei college americani e sparano a tutti quelli che gli passano davanti.
Il problema è che negli ultimi anni fa decisamente più caldo, onde ragion per cui questi sparatutto si divertono anche durante i mesi autunnali.
Il ragazzo finlandese che ne ha fatti fuori 8 (e lo aveva anche detto prima pubblicando un video su YouTube, il genio) è un'eccezione a parte: là non fa caldo ma in questo periodo cominciano ad esserci 3 ore di luce al giorno e fino a febbraio-marzo non se ne riparla quindi la gente dà fuori di testa.
Comunque sia, onore a Nils Liedholm e Enzo Biagi: due grandi.
La cosa peggiore di tutte, quando traslochi, è che ti cambia il mondo; soprattutto se lo fai in una grande città.
Senza stare a parlare della linea telefonica e (soprattutto) della connettività (in italia le aziende di servizi possono permettersi di dichiararti tranquillamente -dopo averli chiamati, avere atteso 2 ore al telefono in attesa che ti cagassero, avere completato la procedura di cambio domiciliazione in linea con l'operatore, avere scaricato e compilato e faxato un modulo di cambio domiciliazione, ECCETERA ECCETERA- che ci vogliono almeno 40 giorni prima che prendano in carico la tua richiesta -nota bene: non che la evadano, ehhhhhhhh-); senza stare a parlare di tutto questo, dicevo, quello che cambia sono quelle care, vecchie abitudini consolidate nel tempo che caratterizzavano la tua quotidianità.
Non pensate a cose altisonanti, beninteso: anche solo il trovare un parcheggio umanamente vicino a casa a fine giornata è frutto di dinamiche completamente differenti da prima, non so se mi capite.
Ma tant'è: è cominciata un'altra fase, e siamo qua con il coltello tra i denti e un ghigno mentre tutto quel sangue ci cola dalle labbra, va là: as usual.

baci

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