14 gennaio 2008

Ehi, prof!

Ha ragione Frank McCourt
Ci sono momenti in cui il cazzuto quanto bistrattato mestiere di professore dà delle soddisfazioni vere.
Nella fattispecie, mi scrive una studentessa che deve dare il mio esame (Economia dell'Ambiente) a Rimini.
Mi scrive da Londra dove vive, e già qui penso: “Vacca, ma quanto costano gli affitti a Rimini, se è più vantaggioso prendere casa nella City e fare i pendolari?”, però probabilmente avrà fatto i suoi conti e si vede che le conviene.
La giovine dice che il mio libro è davvero interessante, ha studiato non solo le parti del programma per superare l'esame, ma anche il resto e le è stato di grande utilità.

Vediamo un po': è entrata nella task force di Gordon Brown sui cambiamenti climatici? No! Ha capito un metodo per risolvere una volta per tutte il problema dei rifiuti a Napoli ? No! E' diventata attivista di Greenpeace e dà la caccia alle baleniere giapponesi nel Pacifico? Molto di più: "Adesso, grazie a lei, riesco a capire le green pages di Metro".
Ecco, sapere che grazie al mio libro gli studenti riescono anche a decrittare il trafiletto giornaliero che parla di ambiente sul giornale di tre pagine (una di sport, una di TV, una di gnocca) distribuito gratuitamente nelle metropolitane, sono cose che riempiono di orgoglio e ripagano della fatica fatta.
Prossima fermata, il Nobel.

PS: il libro, peraltro, deve andare alla grande, se è vero che ho una % per i diritti d'autore dopo la 250-ma copia e ancora non ho visto un centesimo; dopo il Codice da Vinci di Brown e Ufficiale e Gentiluomo di Tosco, nella classifica dei best seller vengo io.


Ciao va là e Statevi accuorti

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1 Commenti:

Blogger dancin ha scritto...

Non c'è che dire: sono soddisfazioni.
Ma ti spiego: se tu riuscissi ad avere un trafiletto giornaliero su "metro" o un qualsiasi altro di quei giornaletti a tiratura impressionante che si basano sulla gratuità verso l'utente e sugli introiti della pubblicità (raggiungono questo mondo e quell'altro, quindi sono ambìti), avresti svoltato.
Pensa a tutti gli zingari, i borseggiatori, i suonatori di fisarmonica e violino che ogni giorno battono le metropolitane di tutto il mondo: per loro rappresenteresti la luce, il contatto quotidiano con il tema dell'ecologia.
Loro (è noto) sono sensibilissimi a questi temi.

baci

17/01/08, 15:17  

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