Voce di babbo
E' un po' che non vi parlo di mio figlio.
Non vorrei passare per un padre snaturato, lo so che siete un branco di male-lingue pronte a cogliere l'esistenza di ogni più piccolo bruscolino che possa fortuitamente aggirarsi nel mio occhio; quindi rimedio.
Il ragazzo cresce e l'altro giorno di punto in bianco ha fatto ciao ciao con la manina (del tipo: "beh, ci siamo visti"), ha girato il culo e ha cominciato a camminare per tutta casa per i cazzi suoi.
E' il primo piccolo spiccar del volo, da qui innanzi è tutta in discesa (per lui) e tutta in salita (per me e la povera, santa Francy).
A parte questa news, devo dire che la condizione di padre mi ha nel tempo riservato una serie di sorprese e mi ha messo di fronte a fatti che non mi ero mai preconfigurato prima.
Ad esempio: non avrei mai creduto di stare tanto amabilmente e tranquillamente a cena seduto di fianco a uno che caga.
Ora sembra la cosa più normale del mondo, ma non è che sia proprio così scontato, o no?
Quello caga praticamente solo a tavola, e la cosa che fa un po' specie è che ci si abitua perfettamente alla situazione, così che poi sembra la condizione più normale del mondo.
Credo che se andassi a mangiare una pizza con voi e El Gato si mettesse a cagare vicino a me, non batterei ciglio.
Oddio, a dire il vero se fosse il Gato a farlo probabilmente non avrei battuto ciglio comunque; ma tant'è.
Ad ogni modo, sono nella felice condizione di scoprire ogni giorno che mio figlio ogni giorno scopre qualcosa: finchè dura, va bene.
baci
ps come sapete, quello nella foto non è mio figlio.
Mio figlio è più bello, anche quando caga (sia ben chiaro)
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