09 settembre 2008

Ah, l'amore

ah, l'amoreAh, l'amore.
Che bella cosa.
La vita è nulla senza l'amore, e badate bene che non parlo mica di sesso eh; no, parlo dell'amorequelloconlaamaiuscola, quello che prima eri un po' uno sfigato -anche se adesso si dice "single"- che non battevi un chiodo, e vivevi tutto solo nella tua casa; che poi più che una casa sembrava una tana, un nido, un groviglio di pezzi di vita accatastati tutti assieme in un angolo.
Che ti andavi a letto quando cazzo ti pareva a te, come un vagabondo qualunque, solo che invece che dormire sui cartoni dormivi in un letto a due piazze; vabbè, la sostanza mica cambia.
Che ti cambiavi le mutande e le lasciavi sul pavimento assieme ai calzini usati e quando qualcuno doveva calcare quel pavimento nascondevi il tutto sotto ai tappeti o al massimo nello sgabuzzino; e una volta al mese raccoglievi tutto così come stava e lo buttavi in lavatrice assieme a un bidone di disinfettante e via andare, così sia.
Che non avevi orari, derelitto; e la tua salute stava per cominciare a risentirne, e quando la domenica pomeriggio verso le 6 ti alzavi ti sentivi veramente una merda per esserti trattato così.
Che ti sentivi anzi un rifiuto umano quando la domenica passavi tutto il giorno, che poi voleva dire dalle 6 di pomeriggio in poi, davanti alla tv guardando calcio e ingerendo qualunque tipo di porcheria che con un opportuno paio di litri di birra si posizionava in maniera ergonomica a scolpire la curva ellittica della tua pancia, e tutti ti dicevano: ma allora sei tu il mammo che fa tanto scalpore, a quando il lieto evento?
Che in fin dei conti i vestiti ti facevano anche compagnia, non è che ci fosse sempre bisogno di metterli a posto in riga nell'armadio: anche qualche pantalone in giro per casa, che tanto stavano in piedi da soli, non sfigurava e dava quell'aria di post-moderno al tuo arredamento che a te tutto sommato nemmeno dispiaceva troppo.
Che quelli che ancora non stavano in piedi da soli li buttavi tutti su quel povero uomo morto, pieno zeppo di vestiario accumulato nei secoli, ché il suo lavoro non è mica quello di farsi riempire di vestiti: va bene che è morto, ma vediamo di non approfittarne per favore.
Ma per fortuna, prima o poi l'amorequelloconlaamaiuscola arriva.
E ti migliora sensibilmente la vita.
E finalmente puoi cominciare a camminare per casa con le pattìne, tagliare il pane con il bisturi per farti un bel panino pane e salame che poi puoi comodamente consumare sbriciolando in balcone e tutte queste comodità che -diciamocelo francamente- allo stato di single non ti sono affatto permesse.
E porca miseria ora puoi finalmente fare la doccia e poi asciugare tutto il vano doccia con la lingua quando hai finito così non si forma il calcare, e le tue cose puoi finalmente tenerle in garage perchè in casa sono sempre in mezzo, e -cosa che avevi sempre bramato- puoi finalmente permetterti il lusso di guardare Distretto di Polizia 75 mentre sull'altro canale danno Italia-Brasile; che poi a me Italia-Brasile non mi interessa mica, ché tanto so già come va a finire.
Ah, l'amore: figo.

baci

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