03 settembre 2008

Le donne odiavano il jazz (non si capisce il motivo)

le rondini e il jazzE' cosa nota, tutte o quasi le più grandi scoperte dell'uomo sono avvenute per caso.
E' stato così per il panettone, per la coca-cola, per alcuni tra i vaccini più importanti per la nostra salute..... tutte le volte si voleva fare altro, o non si immaginavano assolutamente i risvolti della propria azione.
Fu così anche per Adamo: lui pensava solo di cambiare la foglia di fico ad Eva, ché la prima era un po' appassita; e ha trovato la moglie del fico sotto alla foglia.
E che dire di Cristoforo Colombo?
La via delle indie, grazie alla Nina, alla Santa Maria e soprattutto alla Pinta e alla Canna (quest'ultima colpevolmente tralasciata dalle cronache dagli storici del tempo) è diventata una rotta verso il nuovo continente.
Io -nel mio piccolo- ho fatto un'altra scoperta casuale: alle rondini piace il jazz.
Dovete sapere che nelle calde giornate estive, quando il cervello va in pappa e lascia spazio ai deliri più assoluti, ho ben pensato di installare -con fatiche che non vi riesco lucidamente a raccontare- un paio di altoparlanti in balcone, mettendomi a cablare, trapanare e smadonnare come un matto.
Siccome -come avrete potuto intuire dalla colonna sonora del blog- in questa casa spesso si ascolta il jazz, e più specificamente una favolosa radio che si chiama Swiss Jazz (ve la consiglio, la trovate sia su internet che sul satellite), sul mio balcone ora si alternano Louis Armstrong, Nina Simone, Miles Davis e qualche altro stronzo di quelli.
Quello che non immaginavo era che le rondini amassero a tal punto il jazz, e si mettessero a ballare.
Quando accendo la musica, come per incanto questi volatili fantastici si materializzano e cominciano danze coreografiche che di tanto in tanto prevedono anche qualche sortita dentro a casa con relativo scagazzamento di paura quando non ritrovano istantaneamente la via d'uscita.
Ah, la natura.

baci

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