11 marzo 2007

La vergogna e l'indignazione

Teste di cazzoNon mi sono mai confrontato con voi su un paio di temi.
Il primo è la vergogna, il secondo è l'indignazione.
Sono, chiaramente, temi strettamente correlati ma ognuno di essi ha una sua specifica personalità e un suo contesto.
La vergogna. Se le cose andassero come sarebbe giusto e normale che fosse, la vergogna dovrebbe essere un sentimento in vertiginosa ascesa.
Basta guardare cosa passa ogni giorno sulla TV pubblica e su quella privata, indistintamente.
Solo cose di cui vergognarsi: programmi da cerebrolesi, telegiornali da cerebrolesi, persone cerebrolese che diventano idoli di piccoli cerebrolesi che crescono storti, politici cerebrolesi (E LADRI) che sanno di avere a che fare con un popolo di cerebrolesi che volentieri si fa prendere per il culo, e non si indigna.
L'indignazione, appunto.
Non so a voi, ma a me personalmente fa schifo e mi fa indignare, ogni giorno di più, quasi tutto quello che vedo.
Anche l'indignazione, in un paese pseudo-normale che versasse nelle condizioni del nostro, dovrebbe essere un sentimento molto popolare; invece qui no, tutto normale.
In italia per diventare qualcuno e arricchirsi basta rubare più degli altri (cfr. "i furbetti del *ino) o esibirsi in performance vergognose in qualche trasmissione televisiva.
Tanto, la gente non si indigna più per nulla.
Tanto, invece che venire additato al pubblico ludibrio, vieni esaltato per la tua performance vergognosa.
Gli amici della bertuccia, le isole dei famosi, le gregoraci e affini, ecc ecc diventano ogni giorno più popolari e idolatrati, e ogni giorno io di più mi chiedo: sono strano io?
A me sembra che il livello si sia a tal punto abbassato che non valga più la pena di pensare che le cose possano cambiare e tornare a un livello accettabile; anche e soprattutto perchè stiamo allevando la nuova generazione al ritmo di questi nuovi ideali, se così li possiamo chiamare.
Quindi la prossima generazione sarà ancora peggio.
Bella roba.

baci

1 Commenti:

Blogger kiki ha scritto...

E ti sei perso ieri in TV l'intervista alla prima gara di Moto GP di "un tifoso di eccezione di Valentino Rossi"...
(aiutìno: criniera leonina, PR e brand manager - significa uno che pesta l'acqua nel mortaio - un grand'uomo).

Però continuo a non capire perché questa gente anziché farti ridere ti faccia così incazzare. Ammetto che, non avendo la TV, riesco a vederli meno di una volta al giorno. Forse, l'unica soluzione è quella. In ogni caso, inizio ad avere qualche dubbio anch'io sulle possibilità future del "sistema-Paese"

12/03/07, 14:56  

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