12 dicembre 2006

Altri tempi

La Casa della BirraQuando eravamo giovani, la sera ci trovavamo alla Casa della Birra.
Di sicuro avevamo un altro fisico, perchè andavamo avanti a birre e patatine fritte fino a tarda notte senza apparenti riflessi fisici.
Oggi se mangio una mentina dopo le 7 di sera non ho speranze.
Ricordo in particolare uno di noi che era in grado di ingurgitare chili e chili di patate fritte con quintali di ketchup senza mai mettere su un etto: era magro come è oggi.
Come molti locali che strizzano l'occhiolino ai ritmi e alle modalità del bar, nella Casa della Birra ci si ritrovava più o meno sempre gli stessi.
Era uno di quei posti dove potevi andare da solo, come al bar appunto; tanto sapevi per certo che qualcuno là ce lo beccavi e la serata non l'avresti comunque mai passata da solo.
C'è gente che nella mia vita credo di aver incontrato sempre e solo lì; mai vista in giro altrove.
In quel posto c'era comunque un'umanità piuttosto varia, era facile incontrare registi, sfigati, registi sfigati, geni, artisti, puttanieri e una altra infinità di categorie umane tutte la stessa sera, l'una a fianco dell'altra.
Potevi assistere a risse senza pagare il biglietto, incontrare vecchi avanzi di galera e giovani ragazze quasi sempre abbastanza brutte e potevi parlare di calcio e di figa senza eccessive rotture di coglioni, intagliando i tavoli in legno disegnando graffiti vari sempre senza che nessuno si sognasse di romperti le scatole.
Era un bel posto, a suo modo.
Forse un po' troppo vicino alla stazione per non considerare una botta di culo il fatto di non aver mai preso un treno sfruttando lo stato di ebbrezza per sparire verso altre possibili vite; ma era un bel posto.
Sono tanti anni che non ci entro più, alla Casa della Birra.
Non ho nemmeno idea se sia ancora aperta, e se sì da chi sia frequentata e chi la gestisca.
Tra l'altro, faccio anche fatica a immaginarmi quel posto senza la coltre di fumo che lo saturava e sfumava i contorni delle persone rendendo tutto ovattato; sensazioni che la legge Sirchia ha inesorabilmente eliminato pur facendoci probabilmente guadagnare in salute.
Mi piace però ricordare qui uno dei gestori, quello più leggero dell'aria, che se ne è andato troppo giovane per potercene fare una ragione.
Era una persona che a me piaceva molto, perlomeno per quanto io potessi conoscere di lui semplicemente frequentando quell'ambiente.
Mi sembrava gentile, e quando doveva prendere qualcuno per la collottola per sbatterlo fuori dal locale causa troppo alcool e troppo casino sembrava sinceramente dispiaciuto.
Era malato, e io non solo non lo sapevo ma non l'avevo nemmeno capito; tanto che avevo anche fatto la bella figura, incontrandolo poco prima che ci salutasse tutti, di fargli i complimenti e dirgli che mi sembrava dimagrito e in gran forma.
Lui aveva accennato un sorriso e mi aveva mentito per non farmi vergognare: sì, sto bene.
Gran bella figura di merda, che Dio l'abbia in gloria.
Oggi, alcuni degli avventori di quel posto dimenticato dagli uomini frequentano questo blog.
Sarebbe bello che, con le dovute proporzioni, questo luogo virtuale potesse rappresentare per loro una continuazione ideale di quel ritrovo.

baci

20 Commenti:

Blogger kiki ha scritto...

Beh, un omaggio così affettuoso al Bierhause non può essere lasciato cadere. Effettivamente, erano bei tempi e i ricordi si affastellano, sparsi come sempre.
Un ricordo, ad esempio, è un ragazzotto universitario che armato di chitarra intona a un tavolo una ballata su Berlusconi al rimo mandato da premier (?Berlusconi/ non mi rompere i ciglioni/Berlusconi/che cosa vuoi da me?) e Iceman che commenta ?a vedere scene così, c?è da essere contenti di avere perso le scorse elezioni?.
Un?altra, che non dimenticherò mai, sono io che entro alla ricerca di qualcuno - che tanto, come dice dancin?, si trovava sempre qualcuno ? e becco al primo tavolo Tosco, Canna e Paolo Prati che cantano ?A Napoliii-Napoliii?, per poi spiegarmi che er Califfo ha appena presentato a Sanremo una canzone che per 5? ripete solo ?A Napolii?.
Oppure, in bagno, sotto una scritta a pennarello che inneggia alla Juve e un?altra che inneggia al Milan, la terza scritta del gestore (si chiamava Elio o mi confondo?) che aggiunge ?Le vostre scritte del cazzo, da tifosi del cazzo, andate a farle in qualche altro bar?. Perché ha ragione dancin?, che era uno al max della tolleranza, ma che quando gli giravano i ciglioni non le mandava a dire.
Poi le cose finiscono. Un po? per inerzia, un po? perché è giusto così, un po? perché il socio di Elio era un po? stronzetto e alla fine allontanava più clienti di quanti ne attirasse (anche perché aveva l?unica qualità che un barista non può permettersi di avere: la rigidità).
Sappi, oh dancin?, che io ci sono tornato a fine ottobre, in un remember con il Benzi (andavamo sempre lì a farci una Guiness tra la prima e la seconda partita delle nottate dei mondiali USA): l?ambiente è identico, Elio a parte: gli stessi ragazzotti sparsi (dai metallari agli universitari), lo stesso socio di Elio, lo stesso arredamento. L?unica cosa cambiata, è che non bruciano più gli occhi per il fumo; da non fumatore dico che è un cambiamento in meglio, ma per il Birra è davvero un trauma!

Dancin?, alla prima occasione, ci ritroviamo lì (attorno al 2027, mese più, mese meno).

PS: quello delle patatine al ketchup ero io; è vero che non mettevo su un grammo, ma il giorno dopo mi svegliavo con dei mal di testa che lèvati; però non me ne fregava molto e in compenso adesso mi sveglio con il cerchio alla testa anche se solo annuso un po? di cioccolata! Le patate fritte prevedevano a parte uno scodellino in cui immergerle, ma non era solo ketchup: era ketchup+tobasco (ricetta del dancin?).
PPS: al Bierhause comunicai al Fabbri che sarebbe nata la Virtus e che lui ne sarebbe diventato il libero e pochi cazzi. Purtroppo, mi prese in parola.

13/12/06, 13:03  
Blogger dancin ha scritto...

Come mai hai deciso che il punto interrogativo è più affascinante dell'apostrofo?

baci

13/12/06, 14:10  
Blogger checco ha scritto...

oh cazzo, che brutta notizia.
io non entro al bierhouse credo dal '95, ma a sto punto direi che è obbligatorio vederci tutti lì non oltre il 2027.
Kiki, organizzi tu?

13/12/06, 15:12  
Anonymous Anonimo ha scritto...

Iniziare il mio contributo al blog con una rievocazione del Biherause... Perchè
poi rievocazione... Lui (ma forse dovrei dire Lei) è sempre stata lì e non si è
mossa di un millimetro. Siamo noi che, purtroppo o per fortuna, ce ne siamo
andati in giro per il mondo molteplice e meraviglioso. A provare altre... birre?

Ricordo una terribile versione di house of the rising sun (che l'anonimo
compositore ci perdoni); cantata a 4 o cinque voci con gorgheggio finale e
suonata da una chitarra dodecafonica come minimo. Il tutto accompagnato
(almeno nel mio caso) dalla Kriek: un' abominevole rossa aromatizzata alla
ciliegia. Se la memoria non mi inganna una di quelle voci era del nostro ospite
e almeno altri due bloggisti dovrebbero riconoscersi.
Un bacio con lo skiokko a tutti.

MikMik

13/12/06, 16:43  
Blogger dancin ha scritto...

Miki, Dio ti benedica.
Meno male che sei arrivato anche tu, io ho lanciato il sasso ma mi stava venendo voglia di tirare indietro la mano perchè il mio incipiente e precoce alzheimer non mi aiuta.
Questa cosa, ad esempio, nello specifico non me la ricordo.
Non che non mi ricordi di chitarre quantomeno arbitrarie e di multicori da brivido, generally speaking: ma da qui a ricordarmi l'episodio singolo ce ne passa un bel po'.

baci

13/12/06, 17:38  
Blogger dancin ha scritto...

Oh, con 'sta cazzata del birrhouse (non c'è uno che lo scrive uguale all'altro, non volevo interrompere il rito) ho risvegliato gente che non si sentiva da quel dì:-))))
Molto, molto, MOLTO bene.
Io di quelle sere ricordo bene alcune partite di beccacino all'ultimo sangue. Ancora mi pesa una sconfitta maturata a partire da un 40-27 per me e Tosco contro Canosani e nonmiricordopiùchiccazzo.
Mano a me, devo metter le briscole e ho 10 scartini in mano (3-2-3-1).
Le metto a un seme dove ne ho 3 (tutti scartini) e trovo il cappotto fuori mano da Canosani.
14-0 per loro e sconfitta per noi 41-40, gli venisse una carie.
Cose che cambiano tutto.

baci

14/12/06, 00:09  
Blogger Marco Rottigni (AKA RoarinPenguin) ha scritto...

Ohi raga... qui però scatta l'invidia... da come lo raccontate il posto deve essere una vera figata, quindi se non vi dispiace una seconda chitarra da spiaggia la ritrovo la faccio io...
E' un po' che non suono, ma andrò dietro al Dancin' che mi sembra più in forma con lo strumento (la chitarra s'intende).
Eppoi, mi avete fatto venire una voglia di Guinness che stanotte mi sogno il cancello di San Giacomo...

Ciao a tutti,
RoarinPenguin

14/12/06, 00:25  
Blogger kiki ha scritto...

Mi sento chiamato in causa dal "chi di competenza" di Lello (ormai sono come il n.1 del gruppo TNT, solo memoria): cronologicamanete parlando, il Birravs precede il Piccione d'oro (anche perché i nostri abbandonarono il Birra dopo un litigio furioso con lo stronzetto perché non li voleva fare giocare a carte di sabato), ma come per tutte le correnti artistiche, ci furono dei momenti di sovrapposizione: ricordo ad esempio una bestemmia con abbandono della partita di Canna in coppia con Tosco (però almeno vs due gentil donzelle, una delle due forse era la Marilina) al birhous, dopo che una due gli schiaffa in faccia una cricca fuori mano ("che culo che avete,m due troie che non siete altro"). Allo stesso modo, ditemi voi se le bretelle con cui Tosco imperversava al Piccione d'oro non erano qualcosa di meravigliosamente dadà...
(io non glie l'ho mai detto, ma secondo me non stava benissimo con le tiracche)

14/12/06, 09:38  
Blogger checco ha scritto...

alcuni commenti:
1. Dancin', se giocavi con 9 carte quella volta potevi fare invalidare la partita, sciocco
2. Laurina, anche tu una di quelle suorine (vale anche per i pretini) che appena escono dall'Italia si scaiano in 6 mesi come non hanno mai fatto in tutta la vita?
3. io preferivo il periodo "old-England" di Tosco: pantaloni di flanella scozzesi, lupetto beige, giacca di tweed, borsello Teodorico Holidays.

14/12/06, 11:59  
Blogger kiki ha scritto...

Errata Corrige
mi è venuto in mente che la battuta di uscita (di testa, dalla partita e dal Birra) di Canna non fu "che culo che avete, due troie che non siete altro", giassì un più modesto
"andate affanculo, troie"
C'è una bella differenza
Checco, a parte il borsello è l'attuale look del Tosco. Anzi, Tosco, se sei in ascolto: ora che sei uno scrittore affermato, secondo me ti donerebbe un casino la pipa.

14/12/06, 12:06  
Blogger kiki ha scritto...

dado, l'Aurora era un posto di merda, a partire dal nome (scusami, ma io sono della generazione che socialismo significava craxismo, penso che tu mi possa capire) e a finire alla TV perennemente accesa.
A parte le prime performance di Tosco come crooner e i PhySlammaJamma, nulla che valga la pena di ricordare.
Dài retta!

14/12/06, 15:05  
Blogger checco ha scritto...

...per non parlare della mancanza di parcheggi.
E' stato all'Aurora che Tosco ha fatto 18 bis della ragazza d'ipanema?

14/12/06, 16:01  
Blogger kiki ha scritto...

A occhio direi di sì. Però di Tosco all'Aurora si ricorda soprattutto una versione etilica di Yesteday dei Bitols, che se fosse stato tra il pubblico di sarebbe lanciato le uova marce da solo.
Vi dico anche la data: 26 marzo 1994 e smentitemi, se avete il coraggio!
Però adesso basta parlare dell'Aurora che era veramente una chiavica

14/12/06, 16:24  
Blogger dancin ha scritto...

Comunque, a parte tutto, erano i Phi Slamma Jamma (per la cronaca).

baci

14/12/06, 16:34  
Blogger kiki ha scritto...

E se non sbaglio, siete anche l'unico gruppo musicale che abbia preso nome da una coppia di pivot USA (se continuo a non sbagliare, Akeem "the dream" e Clyde "the glide").
Va be' probabilmente siete anche stati l'unico gruppo musicale della storia ad affidare la scelta del nome a quel fulminato di vs compagno di scuola di cui adesso mi sfugge il nome (no Manetti, ma faceva rima)

14/12/06, 16:47  
Blogger checco ha scritto...

vedi Laura, giusto per amore di polemica, ti direi che sei diabolicamente provinciale.
mi spiego: tutti, e ripeto tutti, quelli che hanno vissuto più di una settimana in una grande capitale Europea credono di aver vissuto come gli indigeni, solo perchè si sono avventurati in qualche pubbettino, clubbino, ristorantino un po' fuori mano.

14/12/06, 17:54  
Blogger dancin ha scritto...

Parla per te: io abito da 2 anni in una grande capitale europea e sono uscito 2,5 volte (stasera è la mezza volta).

baci

14/12/06, 18:05  
Blogger checco ha scritto...

sei andato almeno in un posto che solo i Romani conoscono?

14/12/06, 18:11  
Blogger checco ha scritto...

cristo pietà

15/12/06, 09:15  
Blogger dancin ha scritto...

Sbaglio o qualcuno qualche tempo fa si lamentava di non vedere l'ombra di una donna sul Blog?
Meditate, gente, meditate :-)

baci

15/12/06, 10:49  

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