08 febbraio 2007

Ana3

Ana3L'altro giorno ho sentito al tiggì la storia dell'anatra che visse 3 volte.
Non so se è capitato anche a voi.
In pratica, questa povera bestia (oddio, a pensarci bene povera non lo so) è stata impallinata da un cacciatore assieme ad altri 3 o 4 esemplari ed è finita nel freezer di casa con le sorelle.
Un paio di giorni dopo, la moglie del cacciatore ha aperto il freezer e l'anatra era viva e vegeta.
Il cacciatore, prendendo la cosa come un monito divino, ha preso l'anatra -debolissima- e l'ha portata da un veterinario perchè la curasse.
Il veterinario l'ha operata per estrarle i pallini del fucile da caccia ma purtroppo la sventurata (oddio, sventurata...) è morta per la seconda volta in pochi giorni, sotto i ferri.
Inutili tutti i tentativi di rianimarla, non ce l'aveva fatta.
Era sera e il veterinario ha lasciato l'anatra nel suo studio nell'attesa di disfarsene il giorno dopo.
Senonchè, quando il giorno dopo è tornato in ambulatorio ha trovato l'anatra che respirava.
Cioè, che era resuscitata per la seconda volta.
Ora l'anatra si sta riprendendo completamente e verrà liberata nel suo ambiente naturale.
Al di là della straordinarietà della storia, che però è vera, credo che da quell'anatra abbiamo un po' tutti da imparare.
A parte mia sorella, forse; ma gli altri -me compreso- hanno molto da imparare.
Una persona che mi vuole bene ama dire che la sfiga è debole e che noi possiamo essere ciò che ci conferiamo il potere di essere.
Sono d'accordo.

baci

1 Commenti:

Blogger Marco Rottigni (AKA RoarinPenguin) ha scritto...

Confermo che Ti voglio bene e sottoscrivo due frasi che sono diventati i motti della mia vita:
1) la sfiga è debole. Frase autoprodotta dal RoarinPenguin di derivazione empirico-genitale (dicesi di esperienza ripetutamente provata su un tipo particolare di pelle in una zona ben specifica del corpo umano maschile)
2) We can be what we give ourselves the power to be. Citazione dal libro "A Cherokee Feast of Days" (che mi han detto si può comprare anche online), vista per la prima volta su una tazza da the (che poi ho comprato e da allora campeggia sulla mensola del mio comodino) in un negozio di souvenir nel Grand Canyon (USA) durante il viaggio di nozze del 1997. La frase rimase impressa nella mia memoria e si è applicata così tante volte prima di allora e dopo di allora che l'ho eletta a motto fondamentale della mia vita quotidiana.
E, da uomo felice quale ritengo di essere nonostante tutto, concordo con la fortunata (o tenace, o amante del motto appena citato) anatra (animale che al Dancin ultimamente sembra piacere perchè dice che gli dà un senso di sicurezza) nell'urlare a questo porco mondo: "siamo e possiamo essere quello che abbiamo la forza di essere!"

Roar!

RP

09/02/07, 23:19  

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