il fosso e il trans
visto che il 95% delle persone partecipanti a questo blog erano sabato sera alla festa di bubu, immagino che siate ancora stesi in un fosso senza un rene accanto ad un travestito rumeno.
per quel 5% c'è bisogno di spiegazioni:
chi è bubu?
è un tipo di ravenna il cui vero nome è fabio (lo conosco da 10 anni ma solo sabato ho scoperto il suo vero nome che per quei strani misteri della filologia si è trasformato nel virilissimo bubu) che possiede una casa nei pressi della campagna ravennate nella quale ogni anno dà una festa tardo-pre-adolescienziale dove per 15 euri bevi quello che vuoi e balli il meglio dell'afro volume 1 e 2.
cosa succede alle feste di bubu?
in queste feste all'aperto (il dettaglio non è da poco essendo la nostra latitudine interessata da uno slittamento climatico che porta a giugno i monsoni e correnti nordiche seguite da brevissime punte di 35°) la gente beve, beve, beve, beve, beve, beve, dopodichè ha sete e beve qualcosa e allora, col moccio al naso e nuove cataratte agli occhi, saluta gente a caso e canticchia "I love to loveeee..." e di solito nessuno, dico, nessuno limona con nessuno e finisce col ricordare con qualcuno di quando 10 anni prima si era nella stessa festa e si stava pensando a come sarebbe stato dopo 10 anni.
come si esce dalle feste di bubu?
verso le 3 del mattino l'artrite spastica ha già colpito metà della popolazione mentre l'altra metà ha una distorsione alla caviglia per aver tentato di rifare il moon-walk sulle note di Thriller. così si tirano le somme della discussione riguardante il senso della vita tenuta con una nuvola grigiastra di fronte a se stessi (nuvola che peraltro ti parla pure e ti dice di levarle le mani dal culo) e si vaga nei campi alla ricerca di una macchina (n.b. non la TUA macchina) e generalmente si torna al punto iniziale, cioè il fosso e il trans.
tutto ciò deve sembrare vagamente surreale al dancin da helsinki (dove, secondo la nota rotazione climatica, ora come ora devono esserci 36-37°) e d'altronde anche un dancin a helsinki è abbastanza surreale da poter divenire una nuova canzone di paolo conte. e doppio del doppio surreale è il fatto che mio fratello mi ha annunciato ieri che sarà ad helsinki a fine agosto per un festival di cinema o di uscieri del cinema, così facendo 2 più 2 trovo sensato che dancin aspetti mio fratello ad helsinki fino al suo arrivo all'aereoporto col cartello "Mr. Bucci" e due playmate vestite da Moggi e Giraudo e un litro di frizzantino ben ghiacciato. e un rene che pure era nel fosso dopo la festa.
2 Commenti:
Da quando alle feste di bubù hanno snobisticamente interdetto l'entrata a Jean Pierre (alias: Pirez), solo perché si era presentato senza cravatta, non è abbonato a FMR ed era salito al secondo piano del casale per pisciare in tesat alla gente che stava di sotto (dico, sarà mica colpa sua se il bagno era occupato e i servizi igienici non all'altezza), beh insomma, da allora alle feste di bubù non ci si diverte più.
Don't stop to get enough a tutti
PS Messaggio per Ballanti: se me lo trovi, prendimi un cd del trio toykeat (sono finnici, magari lassù hanno un po' di mercato) con un pezzo che si chiama "Antonia". Pago qualsiasi cifra
Unfortunately, sono già tornato.
Peccato, perché all'aeroporto di Helsinki stavo proprio guardando una serie di CD Jazz di gente finnica, e magari c'era pure quello che dici tu.
Per il Gato: io sono tornato, ma ho lasciato due rottincule, un rene e un bel po' di fegato per tuo fratello Dino al bar sopraelevato proprio sopra i check-in dell'aeroporto Vantaa.
baci.
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