11 febbraio 2007

Ciò che ci fa bene

mare mare mareOggi è stata una giornata di relax, favorita dalla pioggia che quasi incessante ha bucato il cielo e poi la terra .
Meno male che c'è il sabato, io ci arrivo che sono un fritto misto.
Sarà che sto trottando ormai da un po' di tempo senza sosta, ma arrivo al weekend che ho gli atomi fuori posto e ho bisogno di appoggiare il cervello sul comodino e abbandonarmi al riposo fisico finchè non mi viene voglia di utilizzare di nuovo il mucchio di ossa che faticosamente lo compongono.
Cosa che difficilmente avviene prima che io sia forzato a farlo perchè è di nuovo lunedì, tra l'altro.
Comunque, giovedì scorso invece non pioveva, e io ero in riva al mare; e mi sono ricordato che per me il mare è molto importante.
Era una giornata bellissima, mi avevano appena detto che ho lavorato per niente su una cosa per un paio di mesi perchè il decreto governativo taglia-finanze ha improvvisamente tolto gli sghei a chi doveva comprare quello che io vendo.
Sono uscito dal cliente e oltre la strada c'erano il mare, un sole della madonna e 17 gradi all'ombra.
Allora ho deciso di attraversare la strada e invece che farmi investire ho raggiunto la spiaggia.
C'era un gruppo di poveri cristi che non potendo farlo in California avevano indossato la muta, preso una tavola da surf e attendevano come tante boe nere in mezzo al mare nella speranza di riuscire a cavalcare una delle nostre famose onde da 30 cm per più di 1,5 secondi, senza cadere.
Non si può avere tutto, inutile lamentarsi.
Ma la felicità sta negli occhi di chi guarda; e loro erano felici, o almeno così sembrava.
E io ero felice per loro, avessi potuto probabilmente sarei stato in mezzo a loro invece che in giacca e cravatta a passeggiare sulla spiaggia.
Ma quei venti minuti hanno riallineato la mia anima, come capita sempre quando mi trovo in mezzo alla natura e vicino al mare.
Mai sottovalutare ciò che ci fa bene.

baci

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