22 giugno 2006

Metodo Empirico

L'Italia s'è destaPrendo spunto da questa nazionale "spuntata" che ha passato il turno con un goal nientepopodimeno che di PremioNobelPerLaPace Materazzi, in una giornata dove Valentino -che non vuol essere mai secondo agli amici Loris, Marco e Sete- ha deciso di fratturarsi un polso e distaccarsi un malleolo nelle prove ad Assen, per fare una riflessione di ordine patriottico.
La riflessione è la seguente.
Non so nelle altre città di Italia, ma qua a Roma in questi giorni guidare è diventato un modo per ricordarsi in ogni momento di essere italiani.
Le bandiere italiane sono dappertutto, in ogni balcone, in ogni anfratto, sotto e sopra il cielo, ai semafori, persino.
Ai semafori?!?
Come ai semafori?!?
Ebbene sì, cari ed illustri blogger: a ogni semaforo ci sono 10, 20 bandiere italiane.
E dietro ogni bandiera c'è un cingalese o un marocchino o un indiano che te la vuole assolutamente vendere, per permetterti di tifare Italia nel giusto modo e soprattutto per non farti sentire l'unico straccione che non espone il vessillo tricolore.
Lascio a voi considerazioni e commenti, da parte mia aggiungo solo che personalmente mi piacerebbe tanto fare un test.
Vorrei addormentare Francesco voi-sapete-chi (aiutino: un cugino di Gigi che non caga questo blog) per poi indurlo al risveglio facendolo ritrovare alla guida della sua auto a un rosso semaforo di Roma, mentre un extracomunitario tenta di rifilargli la bandiera italiana.
Con un cronometro in mano, mi piacerebbe rilevare il conseguente tempo di reazione.

baci.

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