20 febbraio 2008

E ci risiamo.....

Da qualche tempo sono tornato al rock. In macchina Radio Deejay è stata bandita da qualche mese e sull'autoradio ho "rotto la manopola della sintonia" (sì io ho ho ancora la manopola, digitale ma pur sempre una manopola) dopo aver sintonizzato su Virgin Radio. Per chi non la conosce, nata dalla mente di Richard Branson (case discografiche, linee aere, bibite e voli nello spazio), esiste da anni a Londra e in Italia ha aperto lo scorso agosto rilevando le frequenze del network Play Radio: una joint venture di Branson con Finelco (i f.lli Hazan, "patron" di Radio 105 e Radio Montecarlo). Trasmette rock e dintorni, spazia dagli anni 70 a oggi, solo musica, niente chiacchiere, poca pubblicità, poche sintetiche news. Niente male davvero.

A parte questa digressione, qualche mattina fa, andando al lavoro con la radio accesa come al solito, sento una canzone per me molto bella e trascinante dei Linkin Park. Mi piacciono i Linkin Park.

La canzone non è nuovissima (è del 2007), però io non l'avevo ancora sentita. Si chiama "Shadow of the day". Bella, bella, bella, mi viene voglia di cantarla a squarciagola (tanto chi mi sente? Sono in macchina da solo).
Eccola qua

Perbacco però, è la prima volta che la ascolto e non conosco il testo. Magicamente però delle parole mi escono lo stesso, perfettamente intonate alla canzone anche se non sono quelle giuste:

"...And you give yourself away, and you give yourself away. With or without youuuuuuuuuuuuuu!!!!"

Il testo autentico in realtà è banale e già al secondo ascolto (o forse a metà del primo) chiunque sarebbe in grado di ripetere le parole, però a me, chissà come mai, continuano a venire in mente quelle lì....

Sentite un pò questa
U2 - With or Without you - da "The Joshua Tree", 1987

Un "omaggio", come usa dire oggi?

Cerco un po' in giro e mi accorgo che non sono il solo ad aver notato qualche somiglianza.

Alla prossima.
Max

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19 febbraio 2008

le compariadi (non ricordo che cazzo di puntata sia)

vorrei fare alcune premesse all'ennesima puntata delle compariadi:

1-da ieri ho un computer nuovo e mi collego col cellulare per cui sono entrato nel 3° millennio e posso vedere tutto il porno che voglio, chessò, clicco "Kiki nudo" e vedo la bega del mister o "Dancin naked" e vedo paolo che si palleggia i maroni su youtube.

2- questo naturalmente non significa che non sia rimasto il ragazzo semplice di una volta.

3- ciò che dice dancin sulle donne è misogino che non è una parolaccia ma viene da misoiginos che è greco e significa "sapienza". e come ci spiegano gli assiri (popolo illuminato quando non sgozzava vergini da offrire ad un dio a forma di cialdone), è solo che le donne non hanno il cazzo che non solo è pieno di vasi sanguigni ma anche di sinapsi cerebrali e di intelligenza a litri oltre ad essere utile per sollevare le sportine e pisciare dove cazzo si vuole.
oggi compariamo due categorie generali di media utilità:
democrazia vs. dittatura.

parametri:
a) iscritti;
b)durata media;
c)incidenza malevola delle donne;
d)risultati sull'economia.

a)la democrazia ha un sacco di iscritti. cioè, tutti quanti perché chi l'ha inventata doveva essere un capo scout o una roba simile,uno di quelli che vogliono sempre coinvolgere tutti nei giochi, più siamo meglio è e tutte ste baggianate. allora sto minestrone è il più grande club del mondo, più del rotary della P2 (no, la P2 è più grande).
la dittatura è il bambino violento che porta via il pallone e se ne sta da solo.

b)la durata media di una democrazia è molto bassa perchè di solito tra tutti c'è qualche bambino violento col pallone e tutti a dirgli "dai, gioca con noi, ti vogliamo bene" e il bambino capisce con che razza di minchie ha a che fare e manda tutto a puttane.
così si passa alla dittatura che perlomeno ha poche spese di manutenzione, basta tagliandare ogni tanto il bagno di sangue e fare un unico tg, e lanciare il pallone alla folla che gioca, è felice e non rompe i coglioni. durata media: illimitata.

c)in democrazia le donne con le loro vagine vuote sentono il dovere di dover dire qualcosa con le conseguenze che immaginate.
il dittatore è uomo.

d)mmmm, le economie delle democrazie sono tutte un gran casino, società, competizione, tresche, regole, ricucci, capitali spostati e poi rimessi a posto, bilanci, per cui è tutto un gran frullato di soldi che non ci sono come a monopoli.
il dittatore spende tutto per lui che mi pare più coerente e giusto.

io alle prossime elezioni voto Noriega.

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Le regole degli uomini

E' risaputo che l'universo femminile ha regole ferree e inappellabili.
Il manifesto che segue è un atto di ribellione del genere "M" e una guida per il genere "F".
NMB (molto bene): le regole che seguono sono enumerate secondo il proprio livello di priorità.

1. Le tette sono fatte per essere guardate ed è per questo che lo facciamo.
Non c'è modo di modificare questo comportamento (vero, Gato?).

2. Imparate ad usare la tavoletta del cesso.
Siete ragazze robuste: se è su, tiratela giù. A noi serve su, a voi serve giù. Noi non ci lamentiamo mai quando voi la lasciate giù.

3. Domenica = Sport.
E' un evento naturale, come la luna piena o il cambiamento delle maree.
Lasciatelo così.

4. Fare la spesa NON si può considerare sport.

5. Piangere è un ricatto

6. Se volete qualcosa, chiedetelo.
Cerchiamo di essere chiari su questo punto:
- "Sottili" sottintesi non funzionano.
- "Forti" sottintesi non funzionano.
- "Ovvi" sottintesi non funzionano.
Semplicemente: DITELO!

7. "Sì" e "No" sono risposte perfettamente adeguate a praticamente tutte le domande.

8. Sottoponeteci un problema solo se vi serve aiuto per risolverlo.
Serviamo a questo. Per la solidarietà ci sono le vostre amiche.

9. Un mal di testa che dura da 17 mesi è un problema.
Fatevi vedere da un medico.

10. Qualunque cosa abbiamo detto 6 mesi fa non è utilizzabile in una discussione.
Più precisamente: il valore di qualunque affermazione scade dopo 7 giorni.

11. Se pensate di essere grasse, probabilmente lo siete.
Non chiedetecelo!

12. Se qualcosa che abbiamo detto può essere interpretata in due modi e uno dei due vi fa arrabbiare o vi rende tristi, intendevamo l'altro.

13. Potete chiederci di "fare qualcosa" o dirci "come volete che sia fatta".
Non tutte e due le cose contemporaneamente.
Se poi sapete il modo migliore per farla, potete benissimo farvela da sole.

14. Quando possibile, parlate durante la pubblicità.

15. Cristoforo Colombo non aveva bisogno di qualcuno che gli indicasse la rotta.
Noi nemmeno.

16. TUTTI gli uomini vedono in 16 colori, come le impostazioni base di Windows.
"Pesca", per esempio, è un frutto, non un colore.
Anche "melone" è un frutto.
"Malva" non abbiamo la più pallida idea di cosa sia.

17. Se chiediamo cosa c'è che non va e voi rispondete "niente", ci comporteremo esattamente come se non ci fosse nulla che non va.
Sappiamo perfettamente che state mentendo, ma così ci risparmiamo un sacco di fastidi.

18. Se ponete una domanda a cui non volete una risposta, aspettatevi una risposta che non volevate sentire.

19. Quando dobbiamo andare da qualche parte, tutto quello che indossate è bellissimo.
Davvero!

20. Non domandateci mai a cosa stiamo pensando, a meno che non siate pronte a sostenere un dialogo su: sesso, sport, automobili.

21. I vestiti che avete sono più che sufficienti.
Le scarpe che avete sono troppe.

baci

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11 febbraio 2008

La Casta


Così si intitola un libro recentemente uscito che narra di come i politici italiani siano pian piano divenuti un ceto a sè, intoccabile... altro che mafia!

Da buon apolitico (nel senso che le mie idee le ho ma non vanno bene nè a destra nè a sinistra, quindi mi rassegno ad attendere il futuro del mondo che verrà - amen) mi piace però diffondere prove reali dello schifo come quella che segue, che ho ricevuto via mail ed è firmata da un giornalista...

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Il Ministro della Giustizia, Clemente Mastella e sua moglie Sandra Lonardo hanno due figli: Elio e Pellegrino.
Pellegrino è sposato a sua volta con Alessia Camilleri.

Una bella famiglia come le altre, ma con qualcosa in più.

Per sapere cosa, partiamo dal partito di Clemente che, come i più informati sanno, si chiama Udeur.
L'Udeur, in quanto partito votato dall'1,4% degli italiani adulti, ha diritto ad un giornale finanziato con denaro pubblico.

Si chiama "Il Campanile", con sede a Roma, in Largo Arenula 34.
Il giornale tira circa 5.000 copie, ne distribuisce 1.500, che in realtà vanno quasi sempre buttate.
Lo testimoniano il collega Marco Lillo dell'Espresso, che ha fatto un'inchiesta specifica, sia un edicolante di San Lorenzo in Lucina, a
due passi dal parlamento, sia un'altro nei pressi di Largo Arenula.
Dice ad esempio il primo: "Da anni ne ricevo qualche copia. Non ne ho mai venduta una, vanno tutte nella spazzatura!".

A che serve allora -direte voi- un giornale come quello?

Serve soprattutto a prendere contributi per la stampa.
Ogni anno Il Campanile incassa 1.331.000 euro. E che fara' di tutti quei soldi, che una persona normale non vede in una vita intera di lavoro?

Insisterete ancora voi. Che fara'?

Anzitutto l'editore, Clemente Mastella, farà un contratto robusto con un giornalista di grido, un giornalista con le palle, uno di quelli capace di dare una direzione vigorosa al giornale, un opinionista, insomma.
E così ha fatto. Un contratto da 40.000 euro all'anno.
Sapete con chi?
Con Mastella Clemente, iscritto regolarmente all'Ordine dei Giornalisti, opinionista e anche segretario del partito. Ma è sempre lui, penserete!
Che c'entra? Se è bravo! Non vogliamo mica fare discriminazioni antidemocratiche.

Ma andiamo avanti.
Dunque, se si vuol fare del giornalismo serio, bisognerà essere presenti dove si svolgono i fatti, nel territorio, vicini alla gente.

Quindi sarà necessario spendere qualcosa per i viaggi. Infatti Il Campanile ha speso, nel 2005, 98.000 euro per viaggi aerei e trasferte.
Hanno volato soprattutto Sandra Lonardo Mastella, Elio Mastella e Pellegrino Mastella, nell'ordine.

Tra l'altro, Elio Mastella è appassionato di voli.
Era quello che fu beccato mentre volava su un aereo di Stato al gran premio di F1 di Monza, insieme al padre, Clemente Mastella, nella sua veste di amico del vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli.

Ed Elio Mastella, che ci faceva sull'aereo di Stato?
L'esperto di pubbliche relazioni di Rutelli, quello ci faceva!
Quindi, tornando al giornale.

Le destinazioni. Dove andranno a fare il loro lavoro i collaboratori de Il Campanile?
Gli ultimi biglietti d'aereo (con allegato soggiorno) l'editore li ha finanziati per Pellegrino Mastella e sua moglie Alessia Camilleri Mastella, che andavano a raggiungere papà
e mamma a Cortina, alla festa sulla neve dell'Udeur.

Siamo nell'aprile del 2006. Da allora -assicura l'editore- non ci sono più stati viaggi a carico del giornale.
Forse anche perchè è cominciata la curiosità del magistrato Luigi De Magistris, sostituto procuratore
della Repubblica a Catanzaro, il quale, con le inchieste Poseidon e Why Not, si avvicinava ai conti de Il Campanile.
Ve lo ricordate il magistrato De Magistris?
Quello a cui il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, mandava tutti quei controlli, uno ogni settimana, fino a togliergli l'inchiesta? Ve lo ricordate? Bene, proprio lui!

Infine, un giornale tanto rappresentativo deve curare la propria immagine.
Infatti Il Campanile ha speso 141.000euro per rappresentanza e 22.000euro per liberalità, che vuol dire regali ai conoscenti.

Gli ordini sono andati tra gli altri alla Dolciaria Serio e al Torronificio del Casale, aziende di Summonte,
il paese dei cognati del ministro: Antonietta Lonardo (sorella di Sandra) e suo marito, il deputato Udeur Pasquale Giuditta.

Ma torniamo un attimo agli spostamenti. La Porsche Cayenne (4000 di cilindrata) di proprietà di Pellegrino Mastella fa benzina per 2.000euro al mese,
cioè una volta e mezzo quello che guadagna un metalmeccanico.

Sapete dove? Al distributore di San Giovanni di Ceppaloni, vicino a Benevento, che sta proprio dietro l'angolo della villa del Ministro, quella con il parco intorno e con la piscina a forma di cozza.

E sapete a chi va il conto?

Al giornale Il Campanile, che sta a Roma. Miracoli dell'ubiquità.

La prossima volta vi racconto la favola della compravendita della sede del giornale.
A quanto è stata comprata dal vecchio proprietario, l'Inail, e a quanto è stata affittata all'editore, Clemente Mastella.

Chi l'ha comprata, chiedete?

Due giovani immobiliaristi d'assalto:
Pellegrino ed Elio Mastella.

Mauro Montanari-Corriere d'Italia/News

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Come dicevo all'inizio, non mi è venuto in mente un posto migliore di questo blog per divulgare una notizia che se avessi i soldi avrei trasmesso in prima serata a reti unificate...

Lo so, lo so, direte voi... è il Berlusca allora? Beh... invito chiunque abbia notizie su ladronerie varie a divulgarle quanto possibile.

Se questo post porta anche solo un voto in meno al personaggio in questione... beh... la mia settimana inizia meglio!

Buona settimana a tutti i lettori del Dancin' Blog.

RoarinPenguin

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09 febbraio 2008

Una giornata pokeristica incredibile

Da quando la poker room TonyG mi ha gentilmente offerto 20 euro per giocare mi sono detto "perchè non utilizzarli'" e da allora ho giocato un misto tra cash, tornei e sit, procurandomi leggeri incrementi del bankroll.
1 settimana fa sono riuscito ad arrivare a 100 euro di bankroll e mi sono detto "cacchio non male...".
Dopo aver perso circa 20 euro in un paio di sit giocati abbastanza male mi sono tuffato nel cash iniziando dai tavoli $0.10/$20 con discreti risultati... man mano che il bankroll aumentava scalavo i tavoli, arrivando a stamattina... dove il mio bankroll recitava €418.
Oggi mi sveglio con un raffreddore devastante ma mi dico:"devo stare a casa tutto il giorno, tanto vale giocare" e mi unisco a un paio di tavoli $0.50/$1... con risultati disastrosi... vado sotto di $230 in meno di un'ora... colpa di alcuni set che ho incontrato che mi hanno letteralmente aperto in due.
Stacco per qualche minuto, non voglio rischiare il tilt, poi inizio nuovamente pero' stavolta ad un tavolo $1/$2 e mi dico "o la va o la spacca"... in 10 minuti passo da -$230 a +$170 e tutto contento me ne vado a pranzo.
Dopo un paio d'ore di riposo ci riprovo e, dopo aver preso $10 a un tavolo $0.50/$1, mi butto in un torneo da $5000 garantiti, buy-in $15+1... inizio ore 16:30
dopo 3 ore e mezza di gioco la spunto su tutti, compreso l'ultimo avversario che in heads-up mi tiene impegnato per piu' di 40 minuti (io pertivo da 400k chips e lui da 180k circa).
dopo aver imbroccato l'ultimo colore (scoppiandogli doppia coppia A-10), esulto per aver incassato il primo premio di $1380 circa (è la mia seconda vincita più alta dopo un terzo posto a un $20k garantito su pokerstars dove arrivai terzo e preso $1800)... e ora il mio bankroll recita così: 1441 EURO!!! Credo che, oltre alle normali partite su Fill Tilt, continuerò a giocare su TonyG

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05 febbraio 2008

Le compariadi atto IV

Culo vs TetteLe compariadi tette vs culo non me le posso far scappare, tanto più che ho visto che il Gato non ne sta approfittando.
Direi che i parametri dovrebbero essere almeno i seguenti:

a) rotondità
b) consistenza visiva
c) consistenza al tatto
d) dimensione dei capezzoli


a) la rotondità del culo di una donna (è ovvio che si parla del culo di una donna, gli uomini mica hanno le tette e quindi che cazzo di compariadi sarebbero?) è quanto di più vicino alla perfezione del metro di giudizio si possa raggiungere quando si disquisisce di faccende terrene.
Va da sè che più un culo è tondo più a sua volta si avvicina alla perfezione assoluta.
Il famoso culo alla Giotto ne è la rappresentazione massima.
Le tette no.
Le tette troppo tonde sono rifatte, e questo tra l'altro ha effetti collaterali anche sui punti b) e c).
Le tette possono essere a pera, a melone, e via discorrendo.
Io ho una personale preferenza per la tetta a pera alla francese, o almeno mi pare di ricordare che fosse così (non la forma della tetta; la mia preferenza, dico).

b) la consistenza visiva è un altro elemento di estrema importanza, per l'uno e per le altre.
Parlando di culi, più un culo appare sodo più l'idea che istantaneamente si forma nel nostro cervello iperormonato di fottuti stalloni da monta è nitida, precisa, fatale.
Molto importante, però, che l'apparenza visiva della consistenza del gluteo femminile non sbordi dal tonico verso il ferreo.
Su un culo è anche bello dormirci, tanto per capirci.
Le tette no.
Le tette ti fregano alla grande.
Tu credi che stiano su da sole, che puntino decise verso il nord tanto da poter vantare anche qualche piccola formazione di muschio in sede parietale; e invece no.
Vorrei avere tra le mani chi ha inventato il wonderbra, quel grandissimo figlio di puttana.
Secondo me, tra l'altro, era una donna.
Ma insomma: non c'è nulla di più inconsistente della consistenza visiva riferita alle tette.

c) qua il discorso cambia.
La consistenza al tatto è un qualcosa che parifica inderogabilmente e oggettivamente la valutazione di culo e tette.
No way, il tatto non ti frega (grazie a Dio).
Quindi, qui un pareggio netto perchè tanto un culo sodo quanto un paio di belle tette sode sono fonte di meraviglia, ammirazione e pubblica ovazione.

d) fattore decisamente a favore delle tette.
Se trovate capezzoli su un culo, rassegnatevi: sono brufoli.

Ricordatevi sempre, ad ogni buon conto, che una donna con due gran belle tette è una donna con due gran belle tette, e tutto il resto è da verificare.
Una donna con un culo perfetto è -per definizione- una grandissima gnocca.
Perché ha (almeno) il vitino da vespa e due bellissime gambe.

Mi sembra pleonastico aggiungere che l'uomo non risponde di sè quando incontra una donna che sia la summa delle due sopra descritte.

baci

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