29 marzo 2006

AffoGato? AppaGato?

SfiGato?...
Sono trascorsi i termini di legge dall'ultimo post del Gato, quindi posso ufficialmente chiedermelo: GATO DOVE SEI?!? TORNA TRA NOI.
Ho scoperto tramite approfondite ricerche che non sei in Persia come sosteneva kiki, ma questo non mi risolve il problema.
Hai per caso cambiato anche tu faccia e prostata in Francia facendoti accompagnare dalla badante francofona?
O sei partito come gli antichi capitani di ventura verso nuove e appassionanti sfide alla conquista di terre inesplorate?
O: sei in ritiro spirituale pre-elettorale?
Insomma, dacci un segno.
Se sei morto, vienici almeno a tirare le lenzuola di notte così ci allieti il sonno...

baci

25 marzo 2006

Comunque vada, sono fottuto

Ragazzi, è ufficiale.
Chiunque vinca queste fottute elezioni di inizio aprile, non mi rappresenterà.
Sono messo così:


Sono fottuto...
Queste sono le distanze che mi separano dalle posizioni dei vari partiti su 15 questioni fondamentali, come la riforma della scuola, le grandi opere, la questione energetica, il diritto di voto agli immigrati regolari e così via.
Provate a vedere come siete messi voi, cliccate sul titolo del Post e fate questo test: se anche voi versate in questa situazione disperata scrivete "Dancin" sulla scheda, il 9 aprile.
Non conta un cazzo uguale, ma almeno dite al mondo che i comuni mortali sono molto più vicino alle vostre idee di quanto non siano tutti quelli che si pretendono di rappresentarci...

baci

23 marzo 2006

Sento che sgocciola

Gocce di patacca
Stanchi dei soliti profumi, costosi e banali?
Vi hanno stufato Chanel n.5, YSL, Bulgari, Cavalli e tutti quei vecchi stronzi che visto che sanno tagliare un pezzo di stoffa pensano di poter fare il bello e il cattivo tempo anche nel campo della cosmesi?
Niente paura, non c'è da disperarsi.
Finalmente, è arrivato il profumo ideale per voi tutte.
Qualcosa mi dice che correrete tutte in profumeria ad acquistarlo... ha tutte le prerogative per divenire la vostra acqua di colonia preferita...
Pensate:

- attira gli uomini come la merda attira le mosche
- sa di FIGA
- una boccettina dura un mese (a meno che il vostro desiderio non sia quello di essere presa per una che non si cambia le mutande, da un mese)
- si può ordinare via internet e te lo portano a casa

VULVA parfum deodorant: Authentically Natural Vaginal Flavour.

Se cliccate sul titolo, potete visitare il sito dei crucchi che si sono inventati questa cosa.
C'è una rottinculo bionda e nuda che si è fatta fotografare con la boccetta di profumo in mezzo alle gambe tanto per fare capire che vacca troia è veramente essenza di patacca quella che c'è dentro il flaconcino dei nostri sogni.

Un-be-lie-va-ble.

baci

21 marzo 2006

100 di questi gati

Miiiii.... troppo buoni
Auguroni, dancin' (nothing more, nothing more, only luv)

The Dancin Day

Dirty Dancin
Udite Udite!!!!
Per chi non lo sapesse, per chi se lo fosse dimenticato e per chi lo sa ma non gli ha ancora fatto gli auguri... oggi è il compleanno di quel bell'uomo del Ballanti!!
Forza, quindi, fatevi sotto e scrivete tutto cio' che vi viene in mente pensando a lui (bello o brutto). Stavolta vi voglio numerosi e, anche chi di solito non scrive e non posta mai nulla, oggi DEVE farlo in nome dell'amicizia che lo lega a Paolo (e che soprattutto lega Paolo a tutti voi).
Per quel che mi riguarda...BUON COMPLEANNO AMORE!!
Fra'

20 marzo 2006

Rocco e le sue sorelle

Bye Bye Rocco
Va là che io ve l'avevo detto...
La pubblicità di Rocco è stata bloccata dal Giurì, che ha raccolto un esposto del movimento italiano genitori che protestava per la volgarità dello spot.

Lo spot secondo il Giurì viola gli articoli 1 (lealtà pubblicitaria), 9 (Violenza, volgarità, indecenza) e 10 (Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona) del codice di Autodisciplina Pubblicitaria.

Un altro colpo elettorale della sinistra? ;-)

15 marzo 2006

omer j., j. j. cale e clemente j.

Un viso clemente
da oggi chiamatemi john john gato.
ieri sera c'è stato il primo faccia a faccia (o, meglio, 3/4 a 3/4) tra i due vice capi dell'universo.
in un sobrio studio (disegnato dalla Aulenti, il Piano e un bambino di 5 anni), studio in cui risaltava lo splendido sfondo costituito dalla statua in bronzo di cattelan raffigurante il faccione di clemente j. minum, i due contendenti si sono dati battaglia.
le severe norme hanno impresso il ritmo alla serata: i due dovevano aver digiunato per 30 giorni, evitato di scopare da 40 (si è notato un certo ghigno di felicità in romano prodi bloccato al pensiero dell'aver evitato la flavia nuda per un po'), lavato i capelli con lo shampoo alla mela verde (gli staff in un primo momento si erano accordati anche per una lozioncina alla verbena ma poi gli uomini di berlusconi si sono opposti data la chiara collusione della verbena con l'ulivo), evitare le z, comunicare tra loro tramite il pupazzo rockfeller, chiamare j. minum "sua maestà", parlare per codici fiscali per guadagnare tempo ("T dci slo czzte"), fissare il vuoto con sguardo bovino, evitare, per l'amor di dio, evitare a qualsiasi costo anche solo un accenno alla pelata di bondi.
la splendida regia di telekapodistria, formatasi nelle nottate a cercare di far stare in un grandangolo le tette di jessica rizzo, ha svettato giusto immobilismo imparziale.
insomma, un successo della democrazia più sincera.
e il popolo italiano alla fine premierà quello che si è dimostrato il migliore, quello con più idee e forza. il pupazzo rockfeller.
NOI TI SALUTIAMO, O SOMMO ROCKFELLER,
SIGNORE DELLA VOCE ROCA,
POTENTE COMANDANTE DEL NOSTRO PIANETA CACCOLOSO.
NOI SIAMO I TUOI UMILI E NON BECCUTI SERVI.
AMEN.

14 marzo 2006

Bella lì Gato, come cazzo te l'intitolo 'sto post?

Il carretto passava...
allora, se ho capito bene la deboraqh vuole un succhiotto, hansel un negretto, stefano una paillard (che credo sia una bistecca impanata con l'impanatura della paillard precedente, in pratica la catena di sant'antonio delle bistecche), berlusconi un ministro che non faccia cazzate, rutelli non fare cazzate lui stesso (ma avere la palombelli per moglie sfrangerebbe le resistenze e i coglioni dei più forti), papa ratzy che non scopi nessuno (non ho capito se sono compresi i frati scopanti suore), miss italia la pace nel mondo, kiki che nella difesa a 5 io spinga di più sulle fasce (una specie di contraddizione in termini e questo nonostante gli abbia spiegato per anni che la mia concezione del calcio sia quadrimensionale e non monotamente bidimensionale).
credo che alla fine solo deborahtz otterrà quello che vuole.
ma prometto che al primo congresso mondiale del dancin' blog (ho già affittato il palasport con la promessa che il custode toccherà una tetta di debohrahht o il pippo di dancin') porterò dei Polaretti per tutti.
vorrei spendere due parole per difendere civilmente la mia propensione verso la pellicola "Crash" e dare del bastardo a chiunque non la pensi come me. il film a me m'è piaciuto, vacca puttana miseria; mi ha fatto crescere, reso più maturo, esaurito i miei sensi di colpa per aver frantumato la porsche del papi mentre cercavo di sniffare cocaina sulla tastiera del suo cellulare aziendale e una modella ucraina 18enne cercava di riprendersi dalla visione abbacinante della mia minchia. e se non bastasse questo, vi ho trovato una patina gelida esteticamente perfetta e perfettamente allineata a tutto ciò che ha fatto cronenberg, che a me piace molto ma non è dio e se fa delle cagate, è lo stesso. ad esempio mi è sembrato meno riuscito il film da borrough, "Il pasto nudo", semplicemente perchè non è riuscito a manipolare fino in fondo la materia del romanzo. d'accordo, film e libro sono due cose diverse, due forme incomplementari che al limite possono servire per fornire ulteriori spunti di analisi.
cacchio. qualsiasi cosa si veda, qualsiasi forma d'arte parte da quella piccola crepa di pensiero che è il "mi è piaciuto/non mi è piaciuto". dopo ci si può chiedere perché. e tutto il resto è noiiiaaa.... non ho detto giioiiaaa ma noiiiaaaa.........................................................................
riguardo l'attività di commerciante, di spara pallini ai tavoli per dargli la giusta tarlatura, quello che scrivi dancin è bello e per un attimo ho quasi creduto fosse vero. ma la realtà è altra.
la ricerca del soldo è incessante, selvaggia, è una battuta di caccia eterna e le banche sono le armi intelligenti, quelle che ti possono esplodere nei piedi e devastarti la savana.
che cazzo di metafora.
la romagna è bella. sono quasi serio. se hai tempo e voglia, riesci a stare dietro a quasi qualsiasi sollecitudine culturale tu voglia. la qualità della vita (qualsiasi cosa significhi) è buona. ci sono i comunisti al potere. forse non vieni frullato come nella grande città dove, mi pare, sia più difficile uscire dalle frustrazioni sotto forma di stimoli, cioè dall'idea generale che ogni cosa stia succedendo in città e che tu sei in ritardo, sei anacronistico, devi esserci. credo che nella grande città la vita possa essere merda, ma veramente merda. ma che possa essere anche splendida (probailmente se hai soldi e un progetto di vita). io vorrei provare a vendere moretti e succhiotti.

13 marzo 2006

Tortillas e mangrovie

Tranquillo, Gato...
Ieri pomeriggio all’imbrunire, masticando tortillas piccanti birra alla mano, me ne stavo steso lì a pensare a come siamo tutti estremamente differenti per abitudini, inclinazioni, stili di vita.
E ho pensato che tutto sommato invidio molto il Gato, che scrive sul blog da un internet point, che lavora nel suo negozio di antiquariato, che vive senza fretta e se ne va via tranquillo, di flemma, senza subire (credo e spero per lui) grandi stress come invece tanti altri di noi si ritrovano a fare nella propria vita di tutti i giorni.
Mi piacerebbe, ho pensato, vivere nel mio mondo senza dover per forza rapportarmi a quello degli altri, senza dovere alzarmi alla mattina sapendo che dovrò convincere qualcuno che sono bravo a fare qualche cosa e che se magari si rivolge a me invece che a un concorrente sarà più felice anche lui, eccetera eccetera.
In altre parole, mi piacerebbe poter grattarmi i coglioni quando mi pare, se mi pare.
Mi dicono che il Gato sia il venditore perfetto perché a lui non fa nessuna differenza il fatto che un potenziale cliente entri nel suo negozio e esca con tutto quello che c’era dentro o con assolutamente nulla; la cosa non lo scuote minimamente e come non gli arreca nessun tipo di esaltazione il fatto di concludere una vendita, non lo deprime affatto non averlo fatto.
È chiaro che a uno così disinteressato ti viene di comprare qualcosa, con una reazione del tipo “Non ti interessa nulla? Adesso ti faccio vedere io, prendo questo!”, quindi ha ragione lui.
Ma la sua forza sta nel fatto che il tutto non è riconducibile a una tecnica di vendita, è proprio un modo di essere e di interpretare quella cosa faticosa ma meravigliosa che è la vita.
Io me lo immagino, il Gato, in piedi su una canoa di legno che si guarda intorno, remando una volta ogni 2 minuti mentre galleggia su un corso d’acqua che fiancheggia una foresta di mangrovie o di aceri in qualche posto sperduto del mondo, mentre pensa che tutto sommato potrebbe dare anche una remata ogni 5 minuti perché in fondo c’è mica fretta.
La natura aspetta.
Tanto me lo immagino che pubblico qui la foto del Gato in canoa.

Comunque sia, mi piacerebbe prendere questi ritmi, in definitiva è il mio scopo finale anche se non so quanto sarà lunga e tortuosa la strada per arrivarci, ammesso che ci si arrivi…
C’è gente che morirebbe se non avesse il lavoro, io ho l’intima certezza che senza dover lavorare rifiorirei.

E voi, poteste scegliere, che vita fareste?

baci

King of Persia

èl gato o non èl gato?
Insospettito perché, nonostante l'ordine, ancora nessun moretto mi era stato recapitato a casa, ho voluto fare una ricerca su internet, per capire dove fosse finito el Gato.

Beh, mo... Non ho scoperto che sta svernando in Iran, non facendo una cippa come suo solito, ma facendosi chiamare Mahmoud Ahmadinejad?

Gato, torna, questa casa aspetta te!
Allego foto

10 marzo 2006

il critricastrutto (cioè, chi critica e costruisce)

Fanculo ai registi scemi
non so se la notizia più inquietante della settimana siano le due spie cric e croc incaricate da storace per spiare marrazzo (no, cioè, MARRAZZO!) e la mussolini (se ho capito bene per vederle le tette anche se bastava noleggiare un vecchio film col banfi pre nonnolibero), oppure la notizia che kiki tiene un file con tutti i film della sua vita, linkato, credo, con un altro file sulle cagate commesse su un campo da calcio (sapete, all'alba dei tempi kiki allenò una squadra, ossia impartiva ordini che sia io che dancin che mio cugino stefano eseguivamo, robe serie del tipo "gato, alzati dalla panchina e vammi a prendere un moretto che qua fà caldo").
ed essendomi rimasto questo tic per cui quando kiki dice, gato fa, darò la mia classifica sui film più brutti e incazzerecci della mia vita.
con un distinguo. il film brutto è una cosa. il film incazzereccio è un'altra.
brutto è quando ad una palese mancanza di argomenti si associa una resa visiva esteticamente indecente, ossia una brutta forma associata ad un vuoto pneumatico d'idee. brutto è un mancare completamente l'obiettivo da parte dell'autore: alla fatidica domanda "ma cosa voleva fare questo qua?" ci si risponde che dalle intenzioni iniziali dell'autore tutto quanto deraglia in un incongruo aformale.
e questo ci porta alla seconda definizione. quei film che fanno incazzare molto spesso sono film centrati: cioè, l'estetica intenzionale dell'autore in qualche modo avvertiamo è stata centrata, il regista voleva fare quella cosa e quella cosa ha fatto. il porno, in fondo, è il perfetto esempio della cosa.
dopo che ho preso a badilate delle concezioni critiche con la grazia di una Platinette tra gli Amici, dirò la mia.
no, anzi, dirò la mia sulla tua.
caruso pascovski non è orrendo. può fare incazzare, in quella che è una classica commedia all'italiana, l'aria di megalomanità che traspira nel film ma il tutto ha una dimensione talmente caciarona e un intento di far ridere che io gliela perdono.
cazzo. non ti piace crash. ho già mandato dei miei amici dell'andrangheta a forarti le gomme della bici e a spargere la voce che sei ricchione. è cinema e visione allo stato puro e i dialoghi assurdi (ne è pieno, lo so) sono solo al servizio di quella "macchina morbida" (citazione di un grande libro di borrough) che è il suo cinema. insomma, a me è piaciuto.
un film che è una vaccata pazzesca è Romance della francese brillet con rocco siffredi nel primo ruolo di cazzone drammatico (cosa che gli ha spianato la strada fine alle patatine): si vedono le pruderiè di una ragazzotta, le sue iniziazioni sessuali e le sue riflessioni; in pratica 'sta ragazzetta mentre scopa pensa, pensa e la brillet ci manda i suoi le sue riflessioni in viva voce creando un maestoso effetto comico involontario che è la morte di ogni forma. ma almeno per qualche minuto si ride, prima di scappare dal cinema (come chi ha avuto la sfiga di essere in sala come me) o di giocare al piattello col dvd.
adesso me ne vado fuori sincro, penso alle altre brutture e poi vi scrivo ciò chemme piace.
vostro,
gatezzi enrico.

09 marzo 2006

Chi siamo, dove andiamo, cosa facciamo

Profili e Dettagli
Non vi fate prendere dal panico,
non sono le solite domande esistenzial-paranoiche che ogni tanto tutti noi (le donne in particolare) ci poniamo.
Semplicemente, dato che alcuni di noi stanno consolidando la propria presenza su questo Blog mi piacerebbe (ve lo sto chiedendo, per chi decidesse di fare lo gnorri) che ognuno di noialtri completasse il proprio profilo con un po' di dettagli e (hopefully) anche una foto.

La cosa permetterebbe a chi non si conosce bene di capirci un po' di più.

Come si fa?
Si va su www.blogger.com e ci si autentica con le proprie credenziali.
Fatto ciò, si arriva a una pagina chiamata "Bacheca".
Sulla destra, in alto, trovate la voce "Modifica il tuo profilo".
Lì potete inserire:

- il vostro nome e cognome completo (vi chiedo di farlo anche se decidete di non spuntare la prima casellina e quindi di non renderlo pubblico, ma a me serve per una migliore amministrazione del Blog);
- un link a una vostra foto pubblicata su un server internet (capisco che questo sia complicato, se però la foto la mandate a me la butto io sul mio server e vi dò il link da copiare e incollare);
- informazioni generali (uomo/donna, compleanno)
- città
- interessi, informazioni, film preferiti, musica preferita, libri preferiti.

Per dare il buon esempio, comincerò io.

Ognuno di noi può visualizzare il profilo di un iscritto al blog semplicemente cliccando sul nome della persona che gli interessa nella lista accessibile sul blog sotto la voce "Contributors".

baci

PS Ovviamente ho già dato disposizioni a Deb, lei dovrà essere l'ultima a pubblicare la sua foto. Lo farà se e solo se tutti gli altri lo faranno.

07 marzo 2006

Noi simm'o Trash

Pellicole Marce
Nell’universo della mia pazzia, ho una nuova teoria, così magari la smettiamo di allungare la fila dei commenti su un post di sei mesi fa: dovete sapere che da buon schizofrenico tengo un file aggiornato con tutti i film che ho visto nella mia vita, con segnati i più brutti ed i più belli.
Quindi propongo che ognuno di noi butti giù i 10 filmi più brutti – o se volete i più deludenti o se volete quelli che lo hanno fatto più inkazzare – della sua vita.
Inizio io, in rigoroso ordine alfabetico (la lista, intendo):

1. Caruso Pascovski (di padre polacco), F. Nuti, Italia, 1988.
Il film che sancisce il punto di non ritorno di Nuti, travolto da un’ingiustificabile (visto il soggetto) megalomania. Qualche anno dopo esce “Occhio Pinocchio”; io non l’ho visto, ma c’è chi giura (Iceman, ad esempio) che sia inarrivabile per bruttezza.

2. Cenerentola ‘80, R. Malenotti, Italia, 1980.
Rivisitazione del mito di Cenerentola nella Roma di inizio anni ’80 (appunto), con Bonnie Bianco aspirante cantantessa (e fin lì, passi, visto che non è proprio capace) vessata da matrigna e sorellastre. Il principe è Pierre Cosso e penso di avere detto tutto. Straordinario!

3. Crash, D. Cronenberg, Canada, 1996.
Probabilmente al Cronenberg gli veniva l’alzabandiera ogni qualvolta vedeva un tamponamento in autostrada; cosicché, ha ben pensato di farci un film. Il bello è che qualcuno ha abboccato e gli diedero pure un premio a Cannes; un dialogo per tutti (lei, ansimando, mentre è sottoposta a tamponamento, ma non in senso automobilistico): “Lo sai che lo sperma non ha tutto lo stesso sapore? In alcuni è più salato… Chissà se lo sperma di Vaughn è salato…”. Claustrofobico, nel senso che dopo un po’ ti manca l’aria e cerchi disperato l’uscita

4. Highlander - l’ultimo immortale, R. Mulchahy, G.B., 1986.
Se solo qualcuno è in grado di spiegarmi perché Sean Connery (immortale) ha l’aspetto di un 60-enne e Christophe Lambert (egualmente immortale) quello di un 30-enne, lo depenno dalla lista. Una cagata pazzesca! PS: Lambert ha l’espressività di un lavandino.

5. Holy smoke, J. Campion, Australia-U.S.A., 2000.
Un guazzabuglio con santoni indiani, ragazze di buona famiglia plagiate, Harvey Keitel de-programmatore (sic!) chiamato a farla rinsavire, che finisce per rimanere plagiato dalla ragazza a sua volta, soprattutto quando le fa la pipì davanti. Tesi del film: per plagiare le donne ci vuole un santone coi controfiocchi, a far sbalinare gli uomini, basta il triangolino che ci esalta. Forse, senza scomodare il premio Oscar Jane Campion, era sufficiente interpellare Elio.

6. Lei mi odia, S. Lee, USA, 2004.
Boh? Un po’ commedia, un po’ denuncia sociale (i licenziamenti, il razzismo), poi il film vira e si mette a parlare dello scandalo Watergate e del processo a Nixon. Incomprensibile.

7. Miriam si sveglia a mezzanotte, T. Scott, U.S.A, 1983.
Uno dei film più patinati della storia del cinema; scena iniziale con la colonna sonora dei Bauhaus, attori glamour come David Bowie e Catherine Deneuve; la storia proprio non c’è, ma cosa pretendete da un film? Se avevate voglia di una storia, vi leggevate un libro, no? Realistica scena saffica tra la Deneuve e Susan Sarandon, a letto travolte da inarrestabile passione, ma ben vestite.

8. Peggio di così si muore, M. Cesena, Italia-Spagna, 1995.
Vedi titolo. Peccato, perché i Broncovitz quando facevano quel programma in TV sul cinema (“Hollywood Party”) mi divertivano anche. Realizzato grazie a un contributo dell’UE, come del resto “Mutande pazze” di Roberto D’Agostino, che non ho mai avuto la fortuna di vedere.

9. Rambo III, P. Macdonald, U.S.A., 1988.
Che dire? Un grande classico; uscito purtroppo quando il reaganismo iniziava ad essere in disarmo, cosicché si vede neanche Stallone crede più a quello che sta facendo. Battute come il “’fanculo” con cui John R. si lancia a cavallo all’assalto di una divisione di speznats russi, il “Io voglio, noi vogliamo, tutti i ragazzi come me vogliono”, il “Come vivrai, John? Giorno per giorno” finale, restano nella Storia

10. Volevamo essere gli U2, A. Barzini, Italia, 1992.
Questa è una chicca, forse un antesignano dell’attuale cinema italiano, tutto primi piani e dialoghi interminabili; 6-7 ragazzi mettono su un gruppo con cui fanno prove e piccole comparsate in centri sociali e festival marginali; però, almeno, nel frattempo se la menano. Il repertorio della band si esaurisce in “Freak out” degli Chic e non è dato sapere che cosa cippa c’entrino gli U2 in tutto questo.

Menzioni speciali per Io ballo da sola di Bertolucci, Troppo Forte di Verdone e (date retta) Il Mostro di Benigni.
Adesso a voi. Ciao sorcini, e belli cinici (am racmaend)

05 marzo 2006

Il probabile futuro della tecnologia

Dove andremo a finire?
Da molti anni esiste un progetto, chiamato "Palladium", volto alla nascita di una nuova generazione tecnologica in grado di controllare autonomamente il proprio utilizzo, togliendo all'utente questa libertà. La questione è molto più seria di quanto non si possa percepire al primo ascolto: si tratta infatti di una svolta generazionale che, se prenderà piede, obbligherà tutti noi a sottostare rigidamente a quanto stabilito dalle multinazionali che la stanno lanciando.

Leggete bene questa sigla perché quasi certamente vi diverrà familiare negli anni a venire: TCPA. Si tratta dell'acronimo di Trusted Computing Platform Alliance. In parole povere, è un sistema basato su un Chip, che si chiama Fritz (dal nome del senatore americano che ha sostenuto questo progetto), in grado di dialogare con le altre componenti hardware (di un computer ad esempio, ma la cosa vale pari pari per qualsiasi strumento elettronico) in maniera cifrata. L'utilizzo principe di questa tecnologia è quella di creare un macroscopico "cartello" in quanto i sistemi TCPA comunicano solo ed esclusivamente con altri sistemi TCPA. Ciò comporta che se una qualunque componente non è basata su chip TCPA non può funzionare con altre componenti che invece sono basate su questa tecnologia. Così, il proprietario di un computer TCPA non può montare su quel computer, che so, una scheda audio che non sia TCPA perché il computer "rigetterebbe" questo trapianto e non funzionerebbe. Non solo, un po' come accade nei DVD i chip Fritz posseggono un Regional Code che non consente l'interoperabilità tra Region diverse. Il globo è stato diviso in 6 Region (lasciamo perdere con quale modalità...) e solo all'interno di ogni Region si è certi dell'interoperabilità dei chip.

Un'altra sigla che diverrà presto familiare è DRM, sta per Digital Right Management (anche se ora è stata sostituita con la più "nazional-popolare" TIA: Terrorism Information Awareness). Si tratta di un sistema basato su su chiavi criptate di bloccaggio tra programmi, in parole povere è un metodo infallibile per fare in modo che solamente software, musica, film acquistati legalmente siano in grado di essere letti da un sistema basato su TCPA.

Il nuovo processore Intel Pentium "D" è basato su Palladium (DRM+TCPA); il nuovo sistema Windows Vista, che sta arrivando, è basato su Palladium.... e così via.
Sono però solo due esempi, in realtà i produttori che hanno aderito a questa alleanza sono molteplici. Anche Mac, con il suo MacOS, alla fine ha deciso di aderire e il prossimo sistema operativo di Mac sarà anche lui basato su Palladium. Windows Media Player 9, nel Contratto di Licenza, avvisa che è già predisposto per il DRM e -appena sarà attivato- chi lo usa potrà essere soggetto ai controlli previsti dalla Legge. Guarda caso, Windows Media Player 9 è stato reso disponibile anche per Mac... così tutti gli utenti, windows e mac, si troveranno nell'infausta condizione di informare inconsapevolmente il nuovo Grande Fratello su ciò che è stato fatto con il proprio PC (quali programmi sono stati installati, se sono piratati o no, ecc ecc).

Trovate l'elenco completo qui: http://www.no1984.org/Hardware_TC-compliant

Bisognerebbe avere la forza di fare in modo che il lancio commerciale di questi dipositivi fosse un buco nell'acqua, sarebbe l'unico (utopico?) modo di evitare che il sistema prenda piede e limiti la libertà di tutti noi.

Le conseguenze di questa svolta tecnologica, lato utente, saranno a regime le seguenti:

- non si potrà effettuare un upgrade tecnologico di un PC con componenti economici (solo i componenti TCPA funzioneranno) o che costano meno in quanto componenti prodotti e venduti in una Region più economica non saranno utilizzabili;
- non si potranno installare programmi copiati o craccati;
- non si potranno sentire brani mp3 sul proprio pc (anzi, si sa già che windows vista li cancellerà automaticamente);
- non si potranno vedere DVD copiati;
- non si potranno visualizzare siti internet non certificati TCPA (dimenticatevi di poter utilizzare programmi peer-to-peer per scaricare musica, film, software.... nemmeno riuscirete a trovarli più in rete);
- non si potrà sviluppare un software e renderlo pubblicamente e gratuitamente fruibile (per esserlo, dovrebbe essere certificato TCPA, certificazione che sarà "politica" e a pagamento);
- non si potrà fare più un cazzo.

Credo che se la cosa va in porto, questo progetto diventerà la messa in opera della più alta forma di censura dopo quella dell'informazione.
Io personalmente non cambierò più il mio windows xp che mi permette di sentire, ad esempio, un file mp3 generato da un CD che ho regolarmente COMPRATO. O se dovrò aggiornarmi, passerò finalmente a Linux, unico sistema operativo che pare rimarrà libero. Il problema vero è che con un sistema non Palladium non si potranno utilizzare programmi TCPA, visitare siti TCPA e tutto il resto... e alla fine ci si ritroverà ancora più limitati...

Di certo, non ci si potrà comunque più fidare di strumenti come il banking online... chi mi dice dove vanno a finire le mie credenziali di accesso quando vengono elaborate da chip di quel tipo, intelligenti e "chiacchieroni" a mia insaputa?

I risvolti si vedranno anche su oggetti come CD e DVD, TV, Hi-Fi, CD e DVD player; si potrà legalmente arrivare all'eccesso di vendere CD con un numero limitato di ascolti consentiti e così via....

baci

04 marzo 2006

fare la procacca al processo

Il grande critico cinematografico Eugenio Bucci
sarà questa frizzante aria di primavera che mi invita a ululare tra orsi albini e a ballare tra pinguini ubriachi, sarà che ho scoperto che la bellezza risiede nelle piccole cose come il sorriso di un bambino, una foglia che cade, una oxa sempre più slandronata; sarà che in effetti non c'ho un cazzo da fare oggi, ma vorrei donarvi un mare di risate con qualche simpatica freddura proveniente da un posto della mia mente che pensavo l'elettroshock avesse cancellato ma che persiste a parlarmi come una cozza ipercinetica.
sentite questa:
il ministro dei trasporti cinese? fur-gon-cin.
il più grande saltatore arabo? dalì alà.
la più grande cuoca russa? galina cochmilova.
e ne ho un sacco di altre fortissime.
il più grande nano italiano andato nel paese di mickey mouse a cantare la strofa "topolin, topolin..."?
ehmmm, non mi ricordo.
volevo commentare anche il festival che non ho ancora visto e che, proprio in virtù di questo, ritengo di poterlo fare con la mente abbastanza sgombra. vedete, l'esercizio di un atto critico deve nascere da una purezza e da una non prevenzione che solo dall'assenza può nascere. cioè, si può criticare solo quello che non si sa.
è una cosa semplicissima.
ad esempio, vi parlerò del nuovo film di verdone che effettivamente non ho visto. "Il mio miglior nemico" (forse il titolo è sbagliato, riuscite a cogliere la bellezza della cosa?) si presenta come il nuovo capitolo dell'immaginario verdiano, immaginario composto di nevrosi, situazioni ingarbugliate, umorismo estremamente fisico. il film ha momenti di puro divertimento, specie quando verdone interagisce con muccino o nelle situazioni di derivazione più puramente alleniane. purtroppo, come spesso gli accade, non riesce a lavorare bene il materiale che ha in mano, manca quella gestione sicura degli eventi e delle gag, manca insomma la mano registica per poter compiere un passo... ecc ecc.
è facile.
quindi san remo.
per fare più in fretta userò le parole chiave che saranno poi da mettere in una qualche forma:
-carrozzone sanremese
-melodia
-pippo baudo
-canzoni sacrificate
-rottura di palle
-tetta fuori/tetta dentro
-città dei fiori
-le migliori eliminate
-pubblico di merda
-giuria di qualità 'sti cazzi
-ospiti che innalzano la qualità/ospiti che abbassano la qualità
-sorciologia della valletta (cioè la valletta sorca)
-i ggggiovani.
frullate tutto come vi pare e viene fuori un articolo della aspesi.
ciao, cipollini.
ps: deborathz, capisco la tua frustazione: anch'io sono oggetto di pressioni sessuali da parte di sconosciuti (l'altro giorno, ad esempio, un tipo ad un incrocio m'ha fischiato e detto "fatti inculare"). è la vita di noi gnocche. fai come me, usa la bellezza: la prossima volta che vai dal fruttivendolo, prendi una zucchina e infilala tra le tette e chiedi "Quant'è?" sbattendo le ciglia. vedrai che te la regala.

03 marzo 2006

Pezzi di Storia

Pezzi di Storia all'asta
Bjorn Borg, il primo vero grande atleta che io ricordi, ha messo in vendita i trofei conquistati per ben 5 volte a Wimbledon, e 2 racchette.
Purtroppo, i casi della vita e le persone sbagliate con le quali ha incrociato il proprio destino l'hanno ridotto sul lastrico. Borg si trova ora costretto a mettere all'asta i pezzi più pregiati della sua collezione sportiva per garantire un futuro sereno alla propria famiglia.
Il tennista svedese ha vinto per 5 anni di seguito sull'erba di Wimbledon, dal '76 all'80, e la cosa come egli stesso ammette gli è costata un terribile sforzo, fisico e mentale, che è simboleggiato da queste coppe.

Questi pezzi di storia non saranno esattamente a buon mercato, come è giusto che sia.
Pare che la base d'asta starà tra i 3 e i 400mila euro.
Io sono estremamente dispiaciuto, perché il ricordo che ho di Borg è quello di un professionista serissimo, un campione vero, uno capace di tenere sempre la testa sulle spalle e di soffrire.
Gli auguro tutto il bene possibile.

Girando pagina, ho trovato un sito internet fenomenale, vi consiglio di dare non solo un'occhiata ma anzi uno sguardo approfondito.
Il sito si chiama Giro di Vite (segnali dalle città invisibili) e si preoccupa di documentare, con estrema cura, tutta una serie di fatti che la comunicazione "ufficiale" appositamente evita di far sapere.
Tra i vari siti di questo genere che ho avuto modo di vedere nella mia vita, mi sembra in assoluto il più completo e tra l'altro anche il meno fazioso.
Se cominciate a leggere qualche pagina diventa poi difficile chiudere il browser, provate.

Ci arrivate seguendo questo link: Giro di Vite

baci

Doggie-Style

Sono onorato del riconoscimento assegnatomi per il mese di febbraio: servirà da sprone per le prossime puntate del Quiz(by)Max3 che, per la vostra gioia (?), non mancherò di pubblicare presto sul blog. Ma intanto...

A come fAck?
Oggi arrivo al lavoro, come al solito, in metropolitana. La stazione di San Babila è tappezzata dalle pubblicità di un marchio di abbigliamento. Ovunque ti giri trovi cartelloni con il logo, luminosi e non, con fotografie di gnocche ammiccanti o senza. Non li puoi proprio evitare. Solo quella pubblicità.

Intanto è interessante questa idea di un solo messaggio pubblicitario a detenere l'esclusiva (sono curioso di verificare per quanti giorni) di una stazione di metropolitana, chissà cosa ne pensano i comunicatori professionisti qui presenti.

Ma concentriamoci sul logo. Sì lo so, era già noto, sì lo so non è bello vedere del sesso ovunque, dicono che sia indice di grettezza, ma che ci volete fare? A me ricorda molto quelle versioni leggermente modificate del logo "Robe di Kappa" che si vedevano sui muri dei cessi della scuola media: inevitabilmente diventavano "Robe di Cacca".

01 marzo 2006

Il Post del Mese di Febbraio

Il Post del mese...
Caro Gato, questa volta sei freGato.
È tempo di eleggere il post del mese, sono stato indeciso sino all’ultimo… in realtà volevo premiare la bella Deb per il suo post d’esordio… poi ho pensato che se mi volesse veramente bene come dice avrebbe potuto essere un po’ più proattiva e trovare maggior spazio per il suo caro vecchio amico tra i suoi mille impegni di modella e studentessa a tempo perso (la studentessa, non la modella) – e invece sulla proattività e voglia di esserci al gato non si può veramente dire nulla.
Il blog sta in piedi se c’è chi ha voglia di scrivere e contribuire, come lui.

Ero lì lì anche per dare l’ex aequo a Stefano per la sua biografia non autorizzata del Gato, ma alla fine sempre sul Gato era incentrato il tutto.

Così hanno cominciato a girarmi i coglioni, e allora questo giro il premio va a Max3 perché a mio parere ha avuto una bella idea e spero che alla prima seguano altre puntate del suo quiz storico.
Tra l’altro, grazie al livello di questo blog, è riuscito a collezionare ben 16 commenti con un solo Post e magari un giorno sorrideremo di questa cifra ma per ora è record assoluto.

Quindi, niente Deb (lei però ha altre frecce al suo arco, aspettate che si smolli un po’ e ve ne accorgerete), niente Iceman (medaglia d’argento per un grande copy), niente El Gato (solo perché se dovessimo essere obiettivi saremmo a rischio di dittatura), questa volta il Graal Virtuale se ne va a MaxCube.

Si apre la (il?) tenzone di marzo.

baci

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