29 agosto 2006

E' lui o non è lui?

Ceerrrrrrrto che è lui!Ricevo e volentieri pubblico questo storico scatto catturato con un umile cellulare in quel di Coredo, in provincia di Trento, alla faccia delle fotocamere digitali da 20 terapixel e a dimostrazione che la storia non si fa con la tecnologia, ma con il cuore.
Grazie a Dio, la tarda età media degli utenti di questo Blog consentirà ai più di provare l'inenarrabile emozione di poter nuovamente ammirare dopo tanti anni questo capolavoro dell'arte contemporanea.
Non aggiungo altre, pleonastiche parole; qua c'è l'arte che parla.

baci

24 agosto 2006

vaccanze

L'Io Interiorefinalmente sono finite le ferie.
no, perchè io quest'anno me le sono godute alla grande.
la prima quindicina di luglio l'ho dedicata a me stesso e più precisamente alla ricerca del mio autentico Io Interiore. mi era stato derubato al cocoricò mentre l'avevo lasciato sui divanetti a sorseggiare un mojito. avevo fatto denuncia ai carabinieri di riccione e messo qualche foto sui quotidiani (davo pure una ricompensa, roba forte: la promessa di non toccare mai più un pallone da calcio). ma oramai mi ero convinto che non l'avrei rivisto mai più. di solito 'sti ladri di Ii Interiori li usano un po' e poi li buttano nei cassonetti.
ma non avevo fatto i conti con la simpatica intraprendenza della gente d'italia.
qualcuno l'aveva ritrovato, l'aveva imbustato e me l'aveva spedito a casa (il mio io Interiore ha un'etichetta con l'indirizzo, il gruppo sanguigno e dio d'appartenenza in caso di decesso).
era solo un po' stropicciato ma, nel complesso, stava bene. gli ho fatto una tisana e, delicatamente, ho evitato di tempestarlo di domande su d0v'era finito, come l'avevano trattato ecc ecc... ho solo celiato un po' toccandogli il culo e, mandandolo a letto, gli ho detto: "Ti voglio bene, scemo".
ad agosto invece mi sono lanciato in una di quelle meravigliose esperienze che sono le vacanze estreme.
attraverso la mia agenzia di viaggi di fiducia, ho dovuto lasciare una busta con 5000 euri ad un santone vestito Armani (però la vecchia collezione) il quale, alla mia richiesta di dove si sarebbe andati, mi ha sputato in faccia e calciato una tibia prima di sgommare via con la porche (però un vecchio modello).
ragazzi, i brividi dell'avventura erano tanti ed era solo l'inizio!
dopo tre giorni mi si è avvicinato un bambino di 6 anni che ha preteso 1000 euri per dirmi l'ora e il luogo della partenza e si è fregato il mo rolex (quello era l'ultimissimo modello) e ha deciso di custodirmi la casa intanto che ero via.
al porto di brindisi io e i miei compagni, tutti eccitati e vagamente tumefatti, siamo stati caricati su un cargo, immersi in una soluzione al 15% di sale, privati della luce, rasati nel pube, indottrinati sull'uso delle latrine da campo (cioè una scodella della Nipiol in teflon), motivati fino allo sfinimento sulla nostra coglionaggine, addestrati al rituale dell'estrema unzione.
poi ci hanno sbarcato in Moggidia.
la Moggidia è uno stato centro-africano di recente istituzione. uscito devastato da secoli di faide interne, l'attuale dittatore Mattarone II° era riuscito ad unificare il paese semplicemente trucidando la metà che non la pensava come lui (nonostante Mattarone stesso non abbia ben chiaro come la pensa). dall'inizio del suo regno nessun turista era mai riuscito ad entrare in Moggidia. Noi eravamo i primi!
potete immaginare la nostra eccitazione. le meravigliose spianate di sassi e sterpaglia davanti a noi per chilometri e chilometri e chilometri e chilometri e chilometri e chilometri e chilometri.
il monumento a Mattarone II° fatto di sassi e sterpaglie intrecciate. la cucina locale con la sua deliziosa zuppa di terra e stranieri (purtroppo giorgio da novara non è più tra noi).
ora sono a Beri, la capitale, con le sue case di sassi e sterpaglie. devo andare. sapete, c'è la cena.
se sopravvivo, vi mando la ricetta della zuppa.

22 agosto 2006

I soldi non sono tutto

Il Matematico PazzoCopio e incollo da Repubblica online:

Che fosse schivo era risaputo, che non amasse convenevoli e riconoscimenti ufficiali anche.
E infatti non si è smentito neppure questa volta Grigory Perelman, l'eccentrico matematico che è riuscito a risolvere nel 2002 la "Congettura di Poincaré".
Stavolta il "Beautiful Mind" russo non ha accettato di ritirare la medaglia "Fields", l'equivalente per la matematica del premio Nobel.
Con questo gesto Perelman ha lasciato a bocca aperta l'intera comunità scientifica internazionale, riunita a Madrid in occasione del venticinquesimo congresso internazionale dei matematici, inaugurato oggi.

Il precedente è noto: quando nel 2002 divulgò un saggio con la soluzione della "Congettura", il più importante problema insoluto della topologia, il matematico rifiutò il premio di un milione di dollari, messo in palio dal Clay Mathematics Institute di Boston.
Ma ancor prima, nel 1996, respinse un riconoscimento al secondo congresso di matematica di Budapest perchè, a suo giudizio, la giuria non era sufficientemente qualificata.
Anche nel caso della "Fields medal", lo studioso avrebbe potuto ricevere una cifra da capogiro, circa 780mila euro, ma evidentemente al matematico non interessa il vil denaro.

Perelman conferma di essere il tipo genialoide per antonomasia.
A soli 16 anni, nel 1982, vinse a Budapest le Olimpiadi della Matematica.
Dopo il dottorato in topologia, una branca della geometria che analizza le proprietà dei solidi nello spazio, insegnò in alcune università statunitensi, tra cui anche nel prestigioso Mit (Massachussets Institute of Technology), prima di tornare in Russia a metà degli anni Novanta.
Nel corso di questi anni ha attraversato momenti di totale isolamento intellettuale: leggenda vuole che mangiasse solo rape e cavolo nero.

Tutti i colleghi lo descrivono come uno studioso molto schivo e bizzarro: "A volte dà l'impressione di essere un matto, ma è una qualità di ogni vero matematico".

baci

03 agosto 2006

Firma del Gato (o di chi ne fa le veci)

L'Isola dei FaziosiIo me lo ricordo bene.
Eravamo il sottoscrjtto, jimi hendrix, jim morrison, john patrick mc enroe, jesus christ superstar, janni bessi, jorge valdano, juniper networks, jamiroquai, j.j. mimun, jarrett keith, pat garret & billy the kjd, tutti là assieme stesi con le palle al sole su un'isola tropicale che ce la passavamo mica male.
A un certo punto tale Bobo Vieri è spuntato da un cespuglio e ci ha chiesto di partecipare anche lui all'Isola dei Formosi.
Con nostro sommo dispiacere, quando ha saputo che la sua partecipazione sarebbe stata ben accetta solo se portava con sè un po' di quelle passerine tipo velina-da-urlo che consuma una via l'altra, ha deciso di soprassedere (il barbone).
Ma prima di mollare ci ha attaccato una pippa lunga un secolo.
Ci ha raccontato di essere stato un giocatore di calcio, una volta, e dato che (a parte un uomo dalla faccia di cavallo, tale Muratti se ricordo bene, uno che commerciava in petrolio, sigarette ed altre cose molto combustibili) nessuno si ricordava più di lui aveva pensato che il giochino del facciamofintacheinquestopostononc'ènessunonemmenoicameramen e quindi cerchiamodisopravvivereconlenostresoleforzeallamenopeggiofacendogruppo poteva tornargli utile a ricordare al mondo che esisteva un italo-australiano che dopo aver giocato per 20 anni con i canguri aveva cominciato a dare calci a un pallone tondo e non più ovale e aveva scoperto che in quel modo era più facile trombare (le cangure <-- era un po' tonto, il bobo).
Insomma a un certo punto mentre il re delle porte si faceva accendere il fuoco da una tipa, er chitàra intonava la piccola ala e la megastella si allenava nel difficile esercizio del valàchesemiimpegnoecorrovelocenonvadoafondo, si alza JPMcE e comincia a dar di matto.
Guarda Bobo negli occhi e gli dice tu sei quel son of a beach che mi ha arbitrato a flascinmidovs nel 1980 contro quel ceco di merda (shit of a blind) che vincevo a mani basse poi mi hai fatto innervosire e mi hai fatto incazzare perchè non vedevi un cazzo che il ceco eri tu mica lui e vaffanculo (fuck you) mi hai fatto perdere quella fottuta partita.
Ricordo bene la faccia dell'australiano rincasato, per un momento sembrava un essere vivente perchè un lampo di stupore si è fatto breccia nel suo viso inespressivo e inebetito.
Proprio mentre alzava un dito e si apprestava a rispondere qualcosa, janni bessi con uno strano cappello in testa (credo l'avesse fregato a giamiro) interviene a sproposito e dice a Mac che lui non si ricorda affatto di quel signore mezzo canuto e l'altro mezzo pelato su quel campo in quel torneo quell'anno... lui si ricorda solo di un fottuto capellone con la testa rotonda che tirava delle madonne ogni paio di punti e quindi sospetta che lui sia un millantatore.
Proprio quando tutto cominciava a farsi notevolmente interessante (io osservavo la scena con le palle al sole sulla mia amaca in riva al mare sorseggiando succo di cioccolata purissima mentre una negra da schianto agitava una grossa foglia di palma nella mia direzione al fine di usarmi refrigerio) ho sentito qualcuno ripetere a intervalli regolari e in maniera oltremodo insistente un suono acuto e fastidioso.
Mi sono girato, ho spento la sveglia e mi sono alzato.
Non saprò mai come andava a finire.

baci.

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