29 gennaio 2008

le compariadi: 3° puntata.

Sataningeroggi affrontiamo un punto fondamentale nella nostra vita spirituale (non so voi ma la mia svivacchia nei week-end).
papa ratzi vs. satana.

parametri:
a) aspetto fisico;
b) aspetto metafisico;
c) reddito;
d) indice di gradimento

a): papa ratzi è un bell'uomo dalla mascella volitiva e il capello bianco pantone 231. il suo involucro terrestre avrà circa 75 anni e lui se taglianda con cura. non sono certo se dorma in una tenda ossigenata come maicol jackson e raoul (non bova ma il capitano del real madrid).
satana è dentro di noi quindi ha il cazzo di aspetto che gli pare.

b): metafisicamente papa ratzi è un superdritto, cioè coi contatti che ha quello se ne va sparato diritto in paradiso dove sarà candido d'aspetto e bla bla bla. sarà un grande cherubino crucco, me lo sento.
satana è il lato oscuro della forza, quindi una specie di dart fenner con le corna sul cui fascino asmatico credo che nessuno avrà da ridire.

c): papa ratzi, pur sbattendosene altamente di quella mera illusione che è la vita terrena, ha una villa a castelgandolfo, un complesso residenziale chiamato Vaticano, più oro e diamanti al collo di 50 cent, un esercito alabardato.
satana è quello che gli ha fornito la roba.
cioè, senza fare polemica.

d): ratzi è un po' giù, ma quando tutti i feti saranno salvati, saranno cazzi. i cazzi di ratzi.
satana è alle stelle (si fa per dire). piace molto la sua immagine sbarazzina e disinvolta alla Amici.

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20 gennaio 2008

le Compariadi (parte 2)

Studio APERTO ;-)gentili babbani,
mi sono molto impiegato in questi giorni affinchè il nostro team di esperti eseguisse tutti i necessari test comparativi, sbucciando dati su dati, ore su ore di prove estreme.
kamir kashpur (il mio personal fisico nucleare, un indiano 12enne che ha decodificato e smontato la "teoria del caos" in una più veritiera "teoria alla cazzo" che asserisce come l'essenza ultima dei movimenti subatomici sia alla, cito testuale, "cazzo di cane", cioè, cazzo viene dal sanscito e significa "illuminazione e inseminazione") ha analizzato estenuamente i primi due oggetti che vi sottopongo oggi:

coltello Miracle Blade vs. un pezzo di roccia levigata.

parametri:
a) design;
b) impugnatura;
c) filo della lama;
d) prezzo.

a): come avrete certamente visto in qualche rete privata, Miracle Blade è frutto di anni di ricerca di un ubriacone zoticone americano della bassa provincia, maestro nell'intagliare il legno e nell'inseminare cugine. uno chef ciccione ci taglia una scarpa, una lastra di marmo, una falange del suo piede, una piastrella di rivestimento dello Shuttle Discovery (be', troppo facile). quello che si intravede dalle sue mani cicciotte pare un bell'oggetto.
il pezzo di roccia levigata ve la fate un po' come cazzo vi pare.

b): Miracle ha un'impugnatura ergonomica. credo significhi che potete infilarvelo nel culo senza temere lesioni.
la roccia ve la fate un po' come cazzo vi pare.

c): okay, okay, Miracle Blade effettivamente taglia. cioè, abbiamo provato a metterlo sopra qualsiasi cosa e attraverso movimenti ondulatori quello penetrava nell'oggetto e bla bla bla.
il pezzo di roccia inanimata una volta lisciata funziona perfettamente. abbiamo provato anche ad invitare la contessa Marta Marzotto e Vittorioemanuelefilippo di savoia a cena e hanno trovato estremamente gradevole l'apparecchiatura in roccia vulcanica e gustato il loro manzo alla strogonoff finemente tagliato (a parte la slogatura alla spalla della Marzotto, cara vecchia bacuccona, e Vittorioemanuelefilippo che se ne è sbattuto i coglioni e ha mangiato con le mani chiedendoci alla fine il 5 per mille di diritto regio e lo ius primae noctis).

d): Miracle costa un puttanaio, è pericoloso perché taglia, non capisco cosa ve ne facciate di un coltello su per il culo e se ci girate in metropolitana il solito poliziotto esaltato vi romperà i coglioni.
il pezzo di roccia inanimata non costa niente, non taglia, potete orgogliosamente andarci in giro dove volete e bullarvi coi vostri amici e fare colpo sulle donne (solo sulle donne, questo vale per le donne del blog che vogliono le altre donne del blog).

tg4 vs. Studio Aperto

parametri:

a) grafica;
b)autorevolezza;
c) conduzione;
d) figa.

a): il tg4 è un assurdo mischione di evoluta computer grafic e mobilio stile mobilificio di Cantù anni 70. certe volte la camera indugia verso una sorta di redazione di gente intenta a leggere fogli di carta bianchi per sfuggire all'agonia di quelle ore.
Studio Aperto è la risposta giovanilistica a tutto quel matusa-palloso parlare degli altri telegiornali. così tutto deve corrispondere, dai titoli sbagliati, al font da lettera minatoria, all'azzurrino timido per non coprire mai le tette dei servizi.

b): il parametro può sembrare ridicolo. eppure ha una sua valenza. tg 4 dà il meglio nello sviscerare l'umore del centrodestra, e più specificatamente di Forza Italia, e più specificatamente di Berlusconi; ossia offre un servizio autorevole e dettagliato su un importante settore della nostra società. ah, le previsioni del tempo ci beccano.
Studio Aperto sa tutto della figa. se vi pare poco.

c): Emilio Fede esegue il miglior fuori sincro dai tempi del primo Ghezzi. e in quanto monolite è atemporale e in-discutibile, è il signor Tartaglia girato da Kubrick. il resto della sua ciurma è solo polveroso dettaglio, ombre che vagano disperate e maledette.
studio aperto parla della figa e spesso mette delle rappresentazioni di figa alla conduzione, ragazzine con lo zaino in spalla che chiedono alla Arcuri una qualsiasi fregnaccia per poterle inquadrare le tette, sono il grado zero della matericità, il ritorno alla pura dicotomia parola-corpo.
e difatti il direttore, aka Giordano, ha la voce di Topolino e il corpo di mummia.

d): la figa nel tg4 è larvale, cioè si inventano qualcosa con le previsioni del tempo (che ci beccano) ma nell'essenziale qui è il corpo senza sesso di Berlusconi ad essere esposto nell'eterno attimo del frame bloccato.
Studio Aperto è la figa. qui si sbraca, ci si butta dentro, è il corpo giovane tutto carne e patata, è la pornografia nella sua migliore essenza. kashpur ci si fa le seghe anche nelle previsioni del tempo, non so se rendo.

buona settimana.
a voi la linea.

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17 gennaio 2008

le Compariadi

oggi si inaugura una nuova rubrica.
le Compariadi.
praticamente l'idea cazzuta sarebbe di comparare le cose, fornire un servizio di pubblica utilità, un interscambio di opinioni su cose veramente importanti, stimolare una discussione che farà impallidire tutti i forum e i grilloblob.
partecipate tutti, fornite il vostro utile servizio alle Compariadi.

1: carta da culo a 4 veli di marca vs. carta da culo economica a 2 veli.

i parametri di giudizio sulla cosa sono diversi.
a)resistenza alla sfregata sull'ano;
b)incidenza di irritabilità dell'ano;
c)lunghezza del rotolo;
d)costo;
e)carineria.

riguardo al parametro a) non c'è storia. dopo attenta osservazione direi che tutte le maggiori carte a 4 veli hanno letteralmente stracciato la concorrenza delle 2 veli, le quali si sfilacciano e si pirulano e bucano lasciando un vago senso di amarezza.

parametro b): anche qui le 4 veli distrugge le 2 veli. le 2 veli sono ruvide, cazzo, ruvidissime, sembrano una dannata grattugia passata sul culo (la peggiore per mia esperienza è la 2 veli senza nome del Lidl).

parametro c): qui la situazione è più variegata. generalmente le 4 veli durano di più ( la più lunga è la tenderly, dati tratti dal lancio da curva di stadio dove la tenderly è arrivata fino a metà campo e forse anche oltre se non fosse stata fermata in tackle dal capitano del Ravenna). però alcune 2 veli se la cavano alla grande, ad esempio la linea a marca Coop (be', si sa con cosa ragionano i suoi dirigenti).

parametro d): qui la situazione si ribalta. tutte le 2 veli costano meno. eccheccazzo, c'è meno carta, ti arrossano l'infrachiappe e ti lasciano i rotolini di carta umidiccia. però costano tanto meno.

parametro e): trovo adorabile la spartana eleganza da cortina di ferro delle 2 veli, specie dei discaunt. però è indiscutibile che la maggior parte delle 4 veli sono più carine. ad es. la 4 veli della Lines è di color rosa e ha stampato dei buffi orsetti che indubbiamente vi strappano un sorriso mentre vi pulite il culo.

2: negre vs. cinesi.

parametri:
a) scopata;
b) pompino;
c) tariffe;
d) conversazione.

parametro a): le negre sono gran scopatrici. cioè, ci danno dentro proprio di brutto ma è una cosa loro naturale, sapete, hanno il senso del ritmo e sono brave nello sport, e di solito sono abbastanza in carne per cui quando si muovono è come un enorme aspic ballonzolante. le cinesi sono più misurate, sembrano tutte uguali e fanno quello che vuoi come delle geishe (cioè, quelle sono giapponesi ma che cazzo di differenza fa), sono magre efebiche e dicono sempre "glosso cazzo, glosso cazzo".

parametro b): è una conseguenza del punto a). le negre sono degli aspirapolveri, le cinesi stanno ore con movimenti quasi impercettibili. tutte e due ingoiano a regolare richiesta.

parametro c): uhmmmm. è il punto meno inquadrabile. la forte concorrenza ha notevolmente abbassato le tariffe (ecco una categoria in cui il libero mercato ha portato innegabili benefici). per cui puoi prendere su una nigeriana e ciuccione e scopata te li fa per 40-50 euri, cosiccome una cinese. il punto forse è che le negre hanno un certo gusto per la trattativa, le cinesi no (e poi tanto non si capisce un cazzo di quello che dicono).

parametro d): le negre parlano un sacco e vogliono che le scopi bene e ti parlano della loro famiglia e alla fine a me viene anche un po' da piangere ma poi per scherzare mi dicono "adesso vattene, frocetto" e mi fanno inseguire dal pappa. le cinesi col loro "glosso cazzo" e le divagazioni in cantonese sembrano addormertarsi e il loro pappa viene direttamente al tuo negozio e dice "io complo" e tira fuori un mazzetto da 500 euri e, dopo essersi resi conto che è tutta roba finanziata da te e da altri 100 italiani, capisci che l'economia è globale e gli vendi il negozio alla seconda volta che te lo incendiano.

grazie e buona giornata.

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14 gennaio 2008

Ehi, prof!

Ha ragione Frank McCourt
Ci sono momenti in cui il cazzuto quanto bistrattato mestiere di professore dà delle soddisfazioni vere.
Nella fattispecie, mi scrive una studentessa che deve dare il mio esame (Economia dell'Ambiente) a Rimini.
Mi scrive da Londra dove vive, e già qui penso: “Vacca, ma quanto costano gli affitti a Rimini, se è più vantaggioso prendere casa nella City e fare i pendolari?”, però probabilmente avrà fatto i suoi conti e si vede che le conviene.
La giovine dice che il mio libro è davvero interessante, ha studiato non solo le parti del programma per superare l'esame, ma anche il resto e le è stato di grande utilità.

Vediamo un po': è entrata nella task force di Gordon Brown sui cambiamenti climatici? No! Ha capito un metodo per risolvere una volta per tutte il problema dei rifiuti a Napoli ? No! E' diventata attivista di Greenpeace e dà la caccia alle baleniere giapponesi nel Pacifico? Molto di più: "Adesso, grazie a lei, riesco a capire le green pages di Metro".
Ecco, sapere che grazie al mio libro gli studenti riescono anche a decrittare il trafiletto giornaliero che parla di ambiente sul giornale di tre pagine (una di sport, una di TV, una di gnocca) distribuito gratuitamente nelle metropolitane, sono cose che riempiono di orgoglio e ripagano della fatica fatta.
Prossima fermata, il Nobel.

PS: il libro, peraltro, deve andare alla grande, se è vero che ho una % per i diritti d'autore dopo la 250-ma copia e ancora non ho visto un centesimo; dopo il Codice da Vinci di Brown e Ufficiale e Gentiluomo di Tosco, nella classifica dei best seller vengo io.


Ciao va là e Statevi accuorti

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12 gennaio 2008

Il tassista venuto dal nulla

Un paio di mattine fa, verso le 8 di mattina, stavo aspettando un taxi sotto casa.
A un certo punto il taxi si è materializzato davanti ai miei occhi come se qualcuno l'avesse teletrasportato lì di colpo; e già questa cosa avrebbe dovuto farmi mangiare la foglia.
Il tassista, un ragazzo giovane dalla faccia pulita, forse a causa dell'ora presta non era particolarmente loquace.
Quindi, dopo un buongiorno qualunque e pochissimi convenevoli si è cucito la bocca, tutto dedito alla ricerca della mia destinazione e ad ascoltare una strana stazione radio.
Non so se sia così anche in altre città -io a ravenna il taxi credo di non averlo mai preso quindi non ne ho idea- ma qua a Roma i tassisti ascoltano sempre e solo stazioni radio che se tu ti metti a un tavolino con una di quelle radio di una volta, quelle fedeli non nel senso dell'alta fedeltà musicale ma nel senso che ti puoi fidare di loro, e ci dedichi del tempo ad ascoltare e ragioni, non puoi razionalmente credere che possano realmente avere ascoltatori.
Invece no: le ascoltano i tassisti, l'ho scoperto io.

I tassisti ascoltano prevalentemente radio locali, e tra queste la loro generale preferenza va a quelle che si distinguono per essere le più faziose in un qualche campo o le più fuori dagli schemi.
Altre volte che avevo preso il taxi avevo notato che il tassista ascoltava una radio che trasmette qua su Roma, che parla della Roma e della Lazio 24 ore al giorno, con discussioni in studio, telefonate degli ascoltatori e altre amenità che prevedono il fatto che ci sia gente che ha del tempo (allora esistono, avevo pensato: voglio fare il loro lavoro).
Questa volta invece il tassista ascoltava una radio che si chiama -forse- Radio Onda Libera, che già dice tutto.
Ma potrei anche sbagliarmi, magari non era quella: erano pur sempre le 8 di mattina di uno dei primi giorni della prima settimana lavorativa del 2008.
Comunque, non è questo il punto.
Il fatto è che era in corso su questa stazione una discussione, una sorta di tavola rotonda causata dalla presenza di un non meglio precisato scrittore che ha fatto uscire un libro basato sulla teoria che tutto ciò che riguarda il messaggio cristiano, ivi compresa la scrittura della Bibbia, dei 10 comandamenti e tutto il resto è in realtà una libera rielaborazione della chiesa e non riflette assolutamente le parole di Gesù, che invece erano sempre frasi del tipo "io non sono venuto a portare la pace ma la guerra" o "lasciate i vostri mantelli e prendete le vostre spade", e così via.
A quanto sosteneva questa persona, il pensiero divino lasciava ampi spazi a cose tipo lo schiavismo (il comandamento originale sarebbe stato infatti "non desiderare lo schiavo d'altri") e non contemplava affatto messaggi di particolare perdono.
Non vi sto raccontando tutto questo perché io vi abbia dato particolare credito.
Ve lo racconto perché -piuttosto- mi ha fatto pensare molto.
In particolare, quello che mi è rimasto a ballare in testa per qualche giorno è stato il seguente quesito: e se Dio fosse malvagio?
Intendo: a noi hanno sempre raccontato che Dio -se c'è- è il Bene.
Benissimo.
E se non fosse vero?
Se Dio fosse in realtà un Dio maligno?

Capite bene che ad ognuno di noi andrebbero a cadere presupposti importanti; sì, anche a chi in Dio non crede ma l'ha sempre concepito come possibilità (da lui negata) di Bene Supremo.
Insomma, non ve la voglio fare tanto lunga; ma dovete ammettere, almeno su un piano prettamente teoretico, che l'ipotesi è perlomeno affascinante da considerare.
Vi dirò di più: fermandomi un attimo a pensarci seriamente e guardandomi nel contempo intorno, mi tornerebbero molto meglio un sacco di cose che ora nell'ipotesi di un Dio Buono non riuscirei a collocare.

Ma la cosa più buffa è che a un certo punto il tassista è resuscitato e quando una mezzora, qualche chilometro nel traffico cittadino e 15 euro più tardi l'ho lasciato, avevamo parlato diffusamente di Dio, dei 10 comandamenti, dell'etica, del Bene e del Male, e così via.
Ho chiuso la portiera, l'ho salutato e ringraziato e ho accompagnato con lo sguardo il suo ripartire per una nuova attesa di una chiamata da parte di qualcuno con il quale continuare la sua dissertazione intellettuale.
E ho pensato: che Dio tassista.

baci.

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04 gennaio 2008

Torneo di Poker contro Lynette Chan

Ieri sera ho avuto l'onore di sedermi al tavolo (virtuale) con Lynette Chan. Per chi non sapesse di chi stiamo parlando vi dico prima di tutto che si tratta di una giocatrice professionista.

Lynette Chan, nativa di Vancouver, iniziò a giocare a poker nella sua città natale quattro anni fa, attratta al gioco, come molti altri, dall'eccitazione e dalla drammaticità dei tornei di poker trasmessi in televisione, come il World Poker Tour e le World Series of Poker. Quando entrò nel giro professionistico tre anni fa, giocava nei casinò di Vancouver, ma la sua ambizione ed il suo talento diventarono ben presto troppo grandi per la costa occidentale del Canada, spingendola a viaggiare per il mondo in cerca di maggiore competizione e partite più grandi.

Oggigiorno, è un volto familiare ai tavoli a posta elevata del Bellagio di Las Vegas del Commerce Casino di Los Angeles. Il gioco dov'è più forte è il No-Limit Hold 'em, ma ama giocare anche a Omaha Hi/Lo e Pot-Limit Omaha.

Prima di entrare nel mondo del poker, Lynette era un dirigente marketing per diversi marchi di autovetture di lusso, tra cui Ferrari e Mercedes. Ritiene che questa esperienza, insieme alla sua capacità di mantenere la dolcezza che la caratterizza anche quando si scontra direttamente con alcuni dei giocatori più aggressivi del giro, l'abbia aiutata ad avere successo come donna in un mondo dominato dagli uomini.

Diversamente da molti dei giocatori emergenti odierni, Lynette non ha iniziato a giocare a poker online. In effetti, ha iniziato a giocare online solo nell'estate del 2006, durante le World Series of Poker - su invito speciale di Full Tilt Poker, che la inserì nella rosa dei suoi professionisti e la sponsorizzò all'evento principale WSOP. Attualmente, potete trovarla spesso a giocare in uno dei tornei con Garanzia di Full Tilt Poker.

Quando non è al tavolo da gioco, Lynette lavora come attrice e occasionalmente come modella sulle riviste. È rappresentata da una delle agenzie di talenti più prestigiose di Los Angeles, ed è apparsa in diverse pubblicità editoriali nazionali e film. Tuttavia, non ha alcuna intenzione di dedicarsi completamente al settore dell'intrattenimento. Il poker è il suo interesse primario, e lo resterà.

Per la cronaca vi dico che per Lynette il torneo non e' andato benissimo, e' uscita per terza in un sit 'n go con buy-in $50+5 da 9 giocatori , mentre io mi sono piazzato al secondo posto incrementando il mio bankroll di $130

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