28 novembre 2006

Sforza Italia

Barcollo ma non mollo!L'altro giorno mi ha telefonato il caro buon vecchio Formigoni.
Mi ha detto: sai dancin, sono un po' incazzato.
Quella faccia di merda non muore mai: ha 70 anni, ancora rompe i coglioni tutte le sere con questa storia del Viagra e delle ventenni e del vediamo chi mette più bollini e tacche sul muro stasera E NON MUORE MAI CAZZO!
E dire che i vari medici e lecchini personali glielo vanno ripetendo ormai da un bel po' di tempo: Sire (vagamente devoti, i ragazzi), dovrebbe smetterla di ingerire tutte quelle pillole viola... lei ha il fisico di un quarantenne (leggermente leccaculo, i devoti) ma il Viagra tutte le sere finisce per sfondare anche il cuore di un quarantenne.
E lui niente; e vai con l'aiutino.
E nonostante questo, vacca di quella boia stronza, non fa mai ciao ciao con la manina; e la mia conquista dell'Italia deve attendere.
E puttana di quella troia infame, non mi ci posso nemmeno mettere contro finchè è vivo o anche ancora caldo altrimenti me lo scordo di diventare il prossimo presidente del consiglio, gli prendesse un colpo.
Sai dancin che più ci penso più mi incazzo? -e poi ha messo giù.
Io ci ho pensato su un attimo, e mi sono reso conto quasi subito che ha ragione lui.
Avete notato come gli unici a preoccuparsi dello stato di salute di Napoleon siano stati proprio quelli della sinistra?
A destra stavano già preparando i festini a base di coca, voti e viagra; ma il bastardo pare essersi ripreso.
A sinistra no.
Il mortadellone si è cagato in mano, ha pensato: puttana troia che sfiga di merda che ho, stavo guadando tutto sommato incolume il fiume della Finanziaria e anche stavolta non mangio il panettone per colpa di questo deficiente.
Non è un caso che i primissimi auguri, praticamente in tempo reale, glieli abbia inviati lui.
Lui non vuole averci proprio nulla a che fare con Zeta il Formigone; sa che ha mezza italia, dietro.
Altro che Casini, Cesa, Fini, Pisanu: il prossimo presidente del consiglio, non appena tira le cuoia the godfather, sarà un volto nuovo, giovane, fresco.
Uno che comincia per effe e finisce per ormigoni.
Poi non dite che non vi avevo avvertito.

baci

ps comunque state tranquilli, l'uomo si abitua a tutto.
Stamattina in metrò ho visto una ragazza che -con una tranquillità olimpica- stava in piedi senza sostegni, insensibile a curve, accelerazioni, frenate.
Con una mano teneva il libro e con l'altra sottolineava per studiare.
Aveva ragione Darwin: quando non usi un organo per molto tempo -nella fattispecie il cervello- puoi farne a meno per sempre.

27 novembre 2006

??


Stando a Logos.it questa è l'ideogramma cinese per l'espressione "cazzo!", espressione nota a noi italici come sfogo, come liberazione di una contrarietà che ci rode dentro...
Beh appuntatevela, perchè è meglio prevenire che curare.

Il nostro caro Garante della Privacy Pizzetti, supportato dalla procura, ha chiesto a Google Italia se non sarebbe possibile filtrare i contenuti dei video che vengono messi online...

Oooooo!!!! Ma dove siamo?!?!?! in Cina forse? Internet è, è stata e sempre dovrà essere una rete planetaria e LIBERA!!!

Eppoi, siamo sicuri che non sia una buona idea permettere a qualsiasi deficiente di postare qualsivoglia video? In fin dei conti perchè le autorità sono riuscite a intervenire sulla questione del video sul disabile che veniva malmenato? Proprio perchè era diventato pubblico... se no la cosa avrebbe potuto essere insabbiata alla grande o al massimo restare di risonanza locale, rendendo l'ingiustizia nei confronti di un povero essere umano sfortunato ancora più grande e schifosa.

Ma che diamine! Se a me viene in mente di chiedere al mondo (perchè sono egocentrico, sono del segno del Leone e sono molto orgoglioso) un'opinione sul mio pisello, il massimo a cui sono disposto a cedere è di mettere prima di accedere alla pagina con la foto del mio pisello un warning sul fatto che la pagina a cui si cerca di accedere contiene materiale per adulti, e al massimo massimo inserire nella pagina (quello sì per legge) il supporto di sistemi di parental control...
...ma che lo stato (beh, la S maiuscola l'ho perduta tanto, tanto tempo fa insieme alla stima...) debba intervenire a monte, no... questo non lo accetto proprio!!! In nessuno stato del mondo!!!

Attenzione... i pinguini sono animali calmi e paciocconi... ma quando si inkazzano...

RoarinPenguin
(e come disse il brufolo, scusate lo sfogo)

22 novembre 2006

Dai pur sò!

Las c'la ziga!E' un periodo che, come ti giri ti giri, si parla di attributi o di sesso.
Un paio di sere fa, mentre faceva retromarcia con la sua bella Porsche nuova di fiamma, un noto chirurgo andrologo urologo ecc. ecc. "è stato sparato".
Hanno tentato dieci volte, senza successo, di prenderlo negli zebedei, forse per fargli pagare una qualche operazione un po' strana non andata come doveva.
Certo che come tiratore scelto si poteva anche scegliere di meglio; comunque.
Ieri apro il giornale e leggo di questo monaco tibetano che nel bel mezzo della sua meditazione ha avuto una erezione spontanea.
Poco male, ha pensato: e si è tranciato di netto il pisello con un colpo di arma da taglio affinchè quel passero solitario la piantasse di rompergli i coglioni nei momenti meno opportuni.
All'ospedale, ha acconsentito di farsi medicare ma non ne ha voluto sapere che glielo riattaccassero.
Bello convinto, mi pare.
Giro pagina e leggo del progetto dell'orgasmo di gruppo che si sono studiati in USA per il prossimo 22 dicembre.
Dice che godere come maiali tutti assieme dovrebbe salvare l'umanità.
Non lo so; di certo però ne farà sorridere una buona parte.
D'altronde, in america succedono cose strane:

(ANSA) - NEW YORK, 17 NOV - L'Onu ha respinto l'appello di due Cavalieri Jedi britannici che avevano chiesto il riconoscimento della loro fede come religione.
I due, forti del fatto che quasi 400 mila persone in Gran Bretagna hanno indicato di essere di religione Jedi all'ultimo censimento, avevano chiesto il riconoscimento al segretario generale uscente Annan, ma il portavoce dell'Onu Stephane Dujarric ha spiegato che 'le Nazioni Unite non hanno il compito di certificare religioni, con o senza la spada laser'.

baci

20 novembre 2006

mortacci

Li Mortaccisabato ero a bologna.
mentre ero nella porsche di kiki, che come al solito parlava in uno dei suoi 3 cellulari accendendosi un habana con una banconota da 500 euro (è un'edizione speciale con stampato sopra un ufo robot che saluta il proprietario, riservata ai maggiori contribuenti del fisco), ho pensato alla morte e a che gran rottura di coglioni che è.
io come molti non concepisco la morte come una fine ma più come una malattia. voglio dire, si tratta solo del fatto che non si è trovata una cura. non vi sembra che ultimamente un sacco di gente muoia? cioè, MOLTO più di una volta. saranno le polvere sottili, saranno le buste knorr fatte di polveri sottili disidratate. però è proprio un'epidemia. io sono molto contento che Veronesi si occupi di cose come i tumori; MA PERCHE' NON TROVA UNA CURA PER LA MORTE? io personalmente la trovo prioritaria. se mi viene la piorrea è noioso, ma se mi ammalo di morte, beh, allora la cosa mi guasterebbe proprio la giornata!
avete mai visto gli effetti devastanti della morte sulla pelle? una signora che conosco l'ha presa (chissà come, forse si è punta con una siringa in un parco), dovevate vederla, la pelle del viso tutta secca, le zampe di gallina: io cercavo di tirarla su, le ho prestato la mia Garnier All Action (grande crema all'eternit) ma vi assicuro che la vita sociale ne risente.
certo, non voglio drammatizzare. dopo tutto, dalla morte ci si può riprendere e condurre una vita quasi normale. lo zio di un mio amico ha riacquistato quasi tutte le sue funzioni (a parte un'alitosi fastidiosissima): i suoi cari lo hanno supportato, gli sono stati vicini cercando di coinvolgerlo nelle attività normali di ogni giorno, non hanno smesso di mostrargli affetto, lo hanno distratto dai disturbi della morte giocando, ad esempio, a carte con lui in spassosissime "briscole con il morto" o portandolo al mare gridandogli "DAI, FAI IL MORTO!".
la grande lezione è, come sempre, che l'ironia e l'umorismo possono aiutarci ad affrontare le grandi difficoltà.
quindi state vicini ai vostri amici morti, togliete via quel brutto broncio e ridete CON loro. e appoggiate il Movimento per l'Inserimento del Molto Morto Oggi (M.I.M.M.O.).

ps:voglio da kiki l'elenco di tutti i figli di puttana rigattieri mie avversari e nemici nella zona di bologna. vediamo se faranno tanto gli sbruffoni dopo un'annaffiata di benzina sui loro mazinga di plastica. dimmi solo a quale cellulare chiamarti, cioè videochiamarti.

17 novembre 2006

Open answer to Kiki

Finalmente sul divano... fuori piove... mi sto gustando una tazza di Winterzeit, infuso bolzanino dei mercatini di Natale... intorno pace totale.
Perchè dico questo? Beh... per confermare una delle leggi più importanti del RoarinPenguin:

Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchioLa sfiga è debole... basta insistere e demorde.
Certo che questa legge in giorni particolari, supertizioni a parte, può subire alcune variazioni... quindi la legge va convertita in:
La sfiga è debole... basta insistere e demorde... ma venerdì 17 del mese dei morti potrebbe essere un filino più resistente.
Converrete che questa leggera modifica legislativa non incide sul senso globale dell'assioma, che in quanto tale resta valido.
Ma torniamo a noi.
Ultimamente mi capita di vedere il Dancin abbastanza spesso, giacchè da luglio ha accettato una sfida per realizzare un obbiettivo che ha visto molteplici fallimenti storici: la conquista di Roma da parte di uno stato estero (nella fattispecie la Finlandia).
Trovandomi quindi in uno stato di colleganza e di interazione (lui dice stronzate commerciali e io devo dare giustificazione e senso tecnico), accade che ho preso da settembre l'abitudine di visitare Roma abbastanza spesso.
Per una casualità (ma in fondo forse nulla avviene per caso) ho trascorso il venerdì 17 novembre proprio a Roma con il Dancin' a far danni per la Capitale.
Pur non essendo una persona particolarmente supertiziosa, non ho potuto fare a meno di notare che il venerdì diciassette era cominciato e proseguiva abbastanza bene... le alluvioni che oggi (stando alle previsioni meteo) dovevano allagare Roma non solo non si erano verificate, ma la giornata era da spiaggia (e se non ci credete guardate la foto al cruscotto della macchina del Dancin su un altro mio blog).
Anche gli incontri con i Clienti erano andati discretamente, e verso le 16.30 stavamo già dirigendo verso Fiumicino con notevoli speranze di poter anticipare a costo zero (grazie ad un entità ectoplasmatica positiva di nome Barbara che si materializza di tanto in tanto nella lounge AirOne di Fiumicino, unico posto per accedere al quale basta la Tessera Miles and More).
Ma lei... la sfigazza cosmica... era là... subdola... infame... ad attendermi verso la fine della due giorni romana... proprio quando le difese si abbassano e la mente inizia a rilassarsi al solo pensiero del ritorno all'ambiente familiare e confortevole della propria casa.
Tutto inizia quando, felice, intravedo detta entità ectoplasmatica positiva (tra l'altro discretamente carina) materializzarsi dietro le porte automatiche della lounge AirOne... e tra me e me penso "è fatta... si parte tra venti minuti".
Con il migliore dei miei sorrisi mi avvicino e la saluto, percependo però un nonsochè di triste nella sua espressione... come per comunicare una sensazione... un'emozione... un pensiero tipo "stronzo, levati dal faccione quel sorriso stampato anche se sincero perchè NON ho belle notizie per Te".
Avvicinatomi al bancone, mi dà le prime due bordate che in Goldrakiano tradurrei come "lame rotanti!":
  1. Mi dispiace, ma devo informarla che le regole del Lounge sono cambiate: non basta più la tessera Miles and More per entrare, ci vuole la Senator (dal nome, potete immaginare quanti zirillioni di miglia sono necessari per ottenerla... praticamente ce l'hanno solo i signori Air e One)
  2. Sono ancora più spiacente, ma non posso neppure fare il checkin... che deve quindi fare insieme al gruppo di settecentomila persone al banco fuori AirOne.
Il problema è che queste notiziole me le ha date con un'espressione da San Bernardo che dopo aver passato la giornata a salvare vittime di valanghe montane riceve in premio una sputazzata in pieno muso ad ogni persona salvata... e credete... non ho avuto cuore di dire nulla.
Ho ringraziato, ho maledetto la Sfiga che ormai sentivo sulla mia spalla con fosse un capobranco dei gorilla amazzonici e mi sono diretto al banco esterno AirOne, dove un signore stava lamentandosi (con una vocina al confronto della quale Pavarotti è un lamento andaluso) con una povera addetta al checkin di come avevano trattato il suo bagaglio e di come questo mondo dovrebbe cambiare e di come non stia molto bene nella scala cromatica universale che marte sia un pianeta rosso e sarebbe meglio tingerlo a pois ma con una vernice che negli anni non schiarisca nonostante le radiazioni cosmiche potenti.
Atteso quel sano quarto d'ora con la viva speranza che al detto signore scoppiasse almeno una coronaria, ho consegnato la mia misera Miles and More alla signorina devastata dall'Unno precedente che mi guarda inclinando un po' la testa di lato come fa Tea (la cana, come la chiama il Dancin) quando non capisce bene la situazione e mi dice:
"ma... signore... questo biglietto è per il volo delle 20.00... sono le 17.15... e la tariffa non è piena... quindi a meno che non torni in biglietteria da basso e versi la differenza di 50 euro non può partire prima delle 20"
Un grande Oscar Wilde disse "so resistere a tutto tranne che alle tentazioni", ma al solo pensiero di fronteggiare il girone dei bigliettari di AirOne (ripreso con altre terminologia per evitare pubblicità occulta anche nella Commedia di Dante) l'unico mio commento è stato
"beh... se PROPRIO non si può fare diversamente..."
E la signorina, capito che non ero della stessa tribù vandalica del precedente essere, si è fatta coraggio (la zoccola) e ha detto l'unica frase zen che è totalmente incontrastabile, ineccepibile, insormontabile nella sua nullità significativa:
"del resto è così"
Sgomento, mi sono rassegnato a due lunghissime ore di attesa in compagnia del Panino Piazza di Spagna (sorvolo sugli ingredienti) e di una Coca mezza calda cercando di collegarmi (con un GPRS il cui collegamento inspiegabilmente cadeva ogni minuto, minuto e mezzo) ad internet.
Ed il mio pensiero andava alla fetentissima Sfiga, che come l'aura viola disegnata intorno alle persone in quella vecchia pubblicità sull'aids ormai mi rendeva luminescente in tutto l'aeroporto.
Ed è stato lì che ho avuto l'unico barlume di felicità grazie al tuo post, Kiki, e voglio ringraziarti pubblicamente per questa candela di speranza che hai acceso nell'antro tenebroso in cui la Sfiga aveva trasformato Fiumicino stasera.
E dal momento che le candele si spengono per natura in caso di vento (per lo meno quasi tutte), la candela di Kiki non ha retto alla bufera artica che alle 20.35 è uscita dalla bocca del ragazzo che presiedeva il gate A02...
"AirOne informa i passeggeri del volo 2951 per Milano Linate che le operazioni di imbarco del volo sono rimandate di un quarto d'ora per sopraggiunti problemi tecnici".
Questa frase, diretta certamente ad un pubblico la cui media estrazione culturale era superiore alla massa umana che affollava il gate A02, unita alla prestanza dello steward che stava al gate A02, ha richiamato un paio di signore attempate che con fare libidinoso hanno chiesto al ragazzo:
"che succede? non abbiamo capito cosa ha detto".
E lui, lanciandosi in una trasposizione del messaggio per il popolino, ignaro che io fossi a portata di voce, ha esclamato:"siggno' l'aereo nun parte... e avemo perso pure lo slotte di decollo... ce vorrà 'na mezz'oretta armeno".
Ora, giuro che non avessi avuto in mano il mio nuovo i-Mate Jamin avrei scaraventato cellulare, signore attempate e ragazzo del gate attraverso la spessa vetrata del corridoio imbarchi... ma ormai la Sfiga si era rivelata a me in tutta la sua possenza oltraggiosa... ed io ho capito che nessuna reazione era dovuta... se non l'insistere in una pazienza che poteva trovar sorgente nel pensiero dell'eccellente cena all'Hostaria La Fojetta di Ostia Antica della sera prima, a base di antipasti caserecci, pasta cacio e pepe, bisteccone di muccona danese spettacolo, Amarone Doc della Valpolicella e doppio Mirto finale.
E la Sfiga ha accusato il colpo, perchè la connessione GPRS è rimasta su fino a quando non ho spento il pc per l'imbarco... quello che non sapevo era che avevo vinto la battaglia, dovendo ancora combattere la guerra.
Appena imbarcati (operazione avvenuta alle 20.15 una volta cambiato l'aereo perchè quello non voleva proprio saperne di partire), alle 20.32 dagli altoparlanti dell'aereo sento:
"Signore e Signori è il comandante che parla... mi scuso del ritardo accumulato a nome della Compagnia, dovuto a un guasto tecnico del precedente velivolo non imputabile alla nostra volontà" e qui il pensiero unanime dei passeggeri si è quasi materializzato in una scritta a mezz'aria che poteva figurare più o meno come "o Sommo Stronzone, quale guasto al momento della partenza del velivolo è imputabile alla tua volontà?"... e il minchione riprende:
"devo purtroppo informarVi che abbiamo appena perso lo slot di decollo delle 20.25" (e la scritta a mezz'aria è cambiata in una significativa "MERDA!") prima di sentire "e siamo in attesa del nuovo slot di decollo. Il problema è che su Milano c'è scarsa visibilità e potremmo dover attendere una mezz'ora".
Ora... dico io... già per quello che hai detto rischi il linciaggio... dovresti perlomeno seguire un vecchio adagio milanese che dice prima de parlaa... tas!
Ma lui no... sorretto dalla summenzionata Sfiga, prosegue: "in realtà a Milano Linate c'è un'ottima visibilità di 2 chilometri, ma siccome a Malpensa la visibilità è di circa 500 metri e il centro radar che segue Milano è uno, anche i voli su Linate risultano penalizzati! Vi terrò informati".
Suppongo che dalla serie incredibile di accidenti in diverse lingue e diversi dialetti che hanno seguito quest'ultima frase, il pilota abbia poi viaggiato fino a Linate con una mano sola, perchè l'altra era impegnata a proteggere noti gioielli di famiglia con gesti scaramantici noti (considerata anche la data).
La Sfiga era al massimo della potenza, sembrava il comandante Vega in "Il Grande Goldrake all'attacco" (che ho in DVD...) prima della scena finale in cui (ovviamente) Goldrake vince.
E io mi sentivo proprio come Actarus... sapevo che se non avessi demorso avrei avuto la meglio sui mostri vegani dell'AirOne.
E infatti, atterrato a Milano (dove per inciso diluviava, e io ero in giacca senza ombrello con la macchina al parcheggio remoto Forlanini), appena uscito dall'aeroporto ho visto la navetta della Linate Parking che stava arrivando. Non ha neppure atteso altri passeggeri, portandomi subito e senza farmi bagnare proprio alla mia macchina.
E la Sfiga, direte Voi? Ha tentato (la puttanona) un'ultimo colpo di coda in tangenziale, quando mi ha fatto perdere l'uscita di Agrate (che hanno spostato ieri notte mentre io ero a Roma) allungando la strada per il ritorno a casa di circa 10 km... e poi mi ha sbeffeggiato nel parcheggio di casa facendo cessare di piovere proprio quando sono entrato in casa... però ha perso, la Schifosa... e non riuscirà più a vincere!
Perchè grazie a Kiki per il prossimo venerdì 17 avrò dalla mia parte... GOLDRAKE!!!

Ricordate, quindi... LA SFIGA E' DEBOLE... BASTA INSISTERE E DEMORDERA'!

Fortunatamente Vostro,
RoarinPenguin

Open letter to Penguin

Goldrake Mania?No, che palle!!! Il Giavazzino dei poveri che posta un altro pistolotto per convincerci di quanto sia bello pagare le tasse (a proposito ieri è morto Friedman; adesso che ci penso, è morto anche Ferenc Puskas... ultimamente butta male per gli ungari)...
Taci, roarin', non intendo menartela; al contrario, ho bisogno di un tuo consiglio.
Nato nel 1968 da famiglia relativamente "anziana", con un fratello di 5 ed una sorella di 12 anni più grandi di me, ho avuto un'infanzia piuttosto accelerata.
Grande appassionato di battaglie, armi e divise (finché le indossano gli altri; sono stato anche obiettore di coscienza), già a otto-nove anni avevo abbandonato gli amati soldatini e modellini di carri armati per passare al Subbuteo.
Tutto questo per dire che da piccolo riuscii a difendere un'unica passione della mia età, tra i lazzi e le prese per il culo degli altri familiari: Ufo robot! Solo lui; già Mazinga non mi piaceva, non ho mai visto Zombot 3, ma Goldrake (vacca boia) era Goldrake e di lì non si passava.
Come mai te la meno?
Perché oggi, venendo in ufficio a piedi, sono passato davanti a un negozio che non ho capito esattamente in cosa commerci (a occhio, direi cianfrusaglie usate; di quei negozi che quel romanazzo di Ballanti definirebbe un "pizzicarolo"), uno di quei negozi che si spera che il proprietario sia ricco di suo, perché se deve campare del giro di affari...
Beh, in vetina ha IL MODELLINO DI GOLDRAKE della Mattel CON TANTO DI ASTRONAVE (ricordi una delle puntate più drammatiche? "Goldrake non sa volare" e su quel punto debole organizzano l'attacco). Bellissimo!!!!
Solo che se mi presento a casa con il modellino e pretendo (come è giusto che sia) di metterlo come soprammobile, mia moglie chiede il divorzio.
Cosa devo fare? Sono disperato, aiutami!

kiki
PS: 'sta sera la luna è rossa...

16 novembre 2006

bibidi buccici du

GaTuccicom'è che quando si parla di tasse ci si infervora tanto?
no, voglio dire, la struttura stessa di questo blog (che, per inciso, è oramai frequentato da soli uomini peggio che ai cessi della stazione di bologna la notte, sia detto per incolpare il dancin che le tutte le femmine che trova se le rinchiude in formalina nella sua stanza dei giochi) dovrebbe portarci a discutere di cose più elevate. figa, motori, calcio, figa.
qui alle isole cayman ad esempio le tasse vengono pagate da tutti con un sorriso ebete sulla faccia perché ci si rende conto che è necessario farlo. facciamo un esempio: io guadagno 200.000 euro al mese riciclando soldi per la mafia russa (detta così suona male, lo so, ma sostituiamo la parola"riciclare" con "far girare" e tutto torna a posto). Don Ciccio, il presidente delle Cayman, chiede alla sua povera gente un 50% di tasse. questo 50% però non deve volgarmente essere versato in soldi da qualche parte. lo si traduce tutto in consumazioni agli happy hour nelle feste sulla spiaggia o in mignottoni. vedete: tutto così scorre perfettamente in un'economia megaturbo. certo, quell'inutile macigno chiamato sanità nazionale non esiste, l'unico medico dell'isola è un veterinario che qualsiasi disturbo tu possa avere, ti fora lo stomaco con un ferro arroventato perché è convinto che tu abbia la stomatite ovina. le ferrovie di stato hanno venduto tutto il loro rame alla cina e ora viaggiano con cavi di panbagnato (il materiale del futuro). le scuole sono una bomba: ai bambini viene insegnato a leggere sulle liste bevande degli happy hour, la chimica è spiegata attraverso i cocktail, l'apprendimento della matematica è immediato (se un signore compra tre mojito a 7 dollari l'uno, ne rovescia un quarto sulla maglietta bianca della signorina, ne offre 120 a tutti i suoi amici del bar, quanti dollari dovrà pagare il signore?), la storia è inutile e lo sappiamo tutti, i cabaret di birra sono la migliore ginnastica che ci sia. cosa volere di più?
ora guardo una cartina assieme a 'sto ciccione umbro che si fa chiamare gaucci: ma l'italia è quella macchia a forma di cacca di piccione stretta tra asia e america?
(Ps:da notare la profondissima e radicale metafora sullo stato dell'italia attuale presa nel mezzo di un vortice economico dalle due economie guida).
(PPs: scusate, mi hanno chiuso il mio internet point preferito perché pare ospitasse degli afgani con la barba che registravano delle candid camera sulla fine del mondo occidentale. sono molto confuso).
gatoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

15 novembre 2006

Il gruppo TNT.... eccolo qui!

TNT? Ma neanche...Riporto pedissequamente dal sito TNT:

"TNT Global Express fa parte di TNT N.V., società con sede ad Amsterdam proprietaria anche delle Poste Olandesi. Quotata alle Borse di Amsterdam, New York TNT è leader nella distribuzione espressa.
Tempestività, puntualità e soddisfazione del cliente sono le fondamenta della nostra attività. Personale specializzato, tecnologie all'avanguardia, capillarità territoriale e un'ampia gamma di servizi nazionali e internazionali (integrati con i servizi Special Services) sono la garanzia che qualunque sia l'esigenza dei nostri clienti, noi possiamo soddisfarla."

Vi dò un consiglio da amico: quando leggete parole come queste, dette da una azienda su se stessa, COMINCIATE A TOCCARVI I COGLIONI.

Ora vi racconto cos'è successo con questi qua.

Aspettavo una spedizione e (ora posso dirlo: sfortunatamente) chi spediva ha fatto l'infausta scelta, nella sua vita professionale, di affidarsi a TNT.
Morale: aspettavo questa consegna perchè mi era arrivata l'email di conferma da parte del fornitore dell'avvenuta spedizione da parte loro.
Dovete sapere che dove abito io c'è una piscina condominiale...... no, questo lo sapete già.
Dove abito io, dicevo, c'è un portiere con tanto di casa e ufficio (mica una guardiola del cazzo) che sta lì per essere al servizio delle più o meno 130 famiglie che popolano il comprensorio.
Dentro al suo ufficio ci sono tante caselle della posta quante sono le case del comprensorio e uno dei suoi tanti compiti è quello di ricevere la posta e occuparsi di tutto ciò che è "centralizzabile".
Fatto sta che un pomeriggio della scorsa settimana vado a vedere se mi è arrivata la consegna (più o meno i tempi standard dei corrieri li conosco e posso immaginarmeli) e trovo nella mia casella postale un bigliettino scritto a mano che dice che è passato il corriere ma non ha lasciato il mio pacco perchè non può consegnare al portiere (e io ovviamente, che non sto lì a grattarmi le palle tutto il giorno aspettando che arrivi un corriere che passa quando gli tira il cazzo, ero in giro per clienti).
Stupito e già un po' alterato, chiamo il numero verde di TNT e mi lamento.
La ragazza, peraltro molto, troppo gentile per poterle mangiare la faccia, mi fa notare come effettivamente il fattorino abbia agito secondo le regole in quanto se non è espressamente indicato nella spedizione di consegnare a terzi lui non è autorizzato a consegnare alcunchè se non al destinatario effettivo della spedizione stessa.
Va bene.
E' una cazzata clamorosa, ma va bene (le spedizioni secondo voi le ritirano, Bush o Berlusconi? - ma va bene, non vorrei venire accostato a quei nomi nemmeno per questi futili motivi e poi comunque va a finire che mi danno del polemico).
Accetto il discorso e chiedo alla signorina: cosa possiamo fare?
Lei mi dice: non si preoccupi, ora inserisco a sistema una nota "nell'apposito campo" (come parlano bene le signorine al telefono, ho pensato) esplicitando il fatto che il portiere è autorizzato al ritiro della merce e le garantisco la consegna nel pomeriggio di domani e bla bla; mi lasci il suo numero di cellulare così comunque per ogni evenienza/contrattempo la contattiamo.
Figata, penso: sono degli incompetenti di merda ma tutto sommato è abbastanza facile limitare i danni che possono fare.
Mi sbagliavo.
Dimenticavo che i nostri nonni avevano le chiavi del Santo Graal della saggezza quando dicevano "non si è mai abbastanza intelligenti da riuscire a impedire completamente ad un cretino di nuocere".
Vabbè.
Comunque, abbastanza tranquillizzato, il giorno dopo mi assento tutta la giornata per lavoro e verso le 19.30 rincaso bello bello già pregustando il ritiro dell'agognato pacco presso l'ufficio del portiere.
Entro, guardo nella casella per ritirare il foglio con il numero che lui molto professionalmente associa ad ogni cosa che riceve che non sia infilabile nella casella, e trovo un AVVISO DI GIACENZA.

#@#@!!!%

In sostanza, in questo cazzo di foglietto arancione diarrea (= arancione TNT) mi si dice che, purtroppo (ma allora sei proprio di coccio! Non l'hai capito che devi rimanere a casa a disposizione del fattorino?) NON E' STATO POSSIBILE REPERIRMI e quindi si sono RIPORTATI DI NUOVO il pacco in magazzino.
Dio ha voluto (esiste anche il Dio dei cretini, che vi credete?) che il numero verde di TNT funzioni dalle 8.30 alle 19.00.
Perchè -ve lo giuro su quello che volete- se trovavo qualcuno dall'altra parte del telefono in quel momento gli facevo venire un infarto a distanza.
La mattina dopo (stamattina, ndr) alle 8.29 (mentre aspettavo che mi ricevesse una troia di dottoressa che mi aveva dato LEI SI' il pacco due mattine prima -e che oggi è arrivata con un'ora di ritardo perchè -la puttana- non ha sentito la sveglia) ho chiamato il numero verde TNT.
Per sua sfortuna -la classica persona giusta nel posto e nel momento sbagliato- mi ha risposto una operatrice a cui ho, molto gentilmente, letteralmente mangiato la faccia.
Le ho detto che era stata particolarmente fortunata che non fossi riuscito a parlarle la sera prima, ma che non era stata fortunata proprio fino in fondo perchè ORA mi aveva risposto, ahilei.
Le ho detto che sono un branco di poveri pezzenti dilettanti e che se l'indomani pomeriggio non avessi avuto la mia consegna a quel cazzo di povero portiere li avrei citati per danni biologici e morali (gastrite) ed economici (il mio tempo perso).
Ho finito il mio monologo (cfr Oscar Wilde: "monologo volentieri con le donne, ma preferisco di gran lunga il dialogo con me stesso") assicurandole che la sarei andata a cercare di persona se qualcosa fosse andato storto con la consegna.
Chiudo la telefonata, me lo ri-prendo in culo dalla dottoressa che di fatto nemmeno mi visita rimandandomi alla prossima settimana (ho pensato che le spedisco una foto, però prima ci piscio su) e torno a casa.

A un certo punto del primo pomeriggio, mi viene l'illuminazione: domani è giovedì --> quei coglioni consegnano il pomeriggio --> il giovedì pomeriggio il portiere non c'è --> non mi chiameranno al cellulare e comunque io domani pomeriggio sono fuori da clienti --> sono ancora nella merda come una mosca verde.
Quindi, prendo l'eroica decisione: richiamo il numero verde, caso vuole che mi risponde la stessa operatrice della mattina (che finge di non riconoscermi ma della quale posso sentire nitidamente il battito dei denti) e le comunico che: sai che c'è? il pacco me lo vengo a prendere io oggi pomeriggio al vostro magazzino.
Premetto che ho dovuto fare 120km in tutto per andare a ritirare quanto di mia spettanza, ma quello sarebbe niente, anzi: meno di niente.
Arrivo al loro magazzino e davanti ai miei occhi si para la seguente scena:

- un signore sardo sta ritirando UN BANCALE di una trentina di casse di amaretti sardi e analizzando la merce vede che glieli hanno consegnati TUTTI SCHIACCIATI e comincia a smadonnare in puro slang sardo;
- un signore grande e grosso che attende dal 3 di novembre che gli consegnino una spedizione se ne esce dal magazzino/ufficio ritiri dicendo: "adesso mi avete rotto i coglioni";
- un ragazzo sta dicendo "indirizzo inesistente? ma se abito in una via lunga 1 kilometro!!!".

Entro e subito noto i tempi e i ritmi da animali da pascolo degli impiegati TNT.
Per consegnare il mio avviso di giacenza e chiedere di ritirare la merce perdo un altro quarto d'ora.
Altri 10 minuti ce li mette il tipo a capire cosa sto dicendo (non è difficilissimo, se ci pensate: sono al magazzino ritiri di un corriere e devo -in maniera secondo me anche abbastanza lineare e congruente- RITIRARE un pacco).
Altri 5-10 minuti per darmi un foglio bianco da consegnare a un magazziniere in cambio di quello arancione diarrea che gli ho dato io e questa prima, difficile fase è superata.
Vado quindi davanti alla porta del magazzino (distanza dal punto in cui mi trovavo: 5 metri netti) e attendo -inutilmente- che si manifesti un qualsiasi stronzo pronto a dichiararsi magazziniere TNT.
Giuro che non avrei fatto le bucce: mi andava bene uno qualunque.
Infatti, dopo una ventina di minuti, è arrivato uno qualunque.
Sembrava tutto fuorchè un magazziniere: era piccolo, minuto, fragile, avrà avuto 130-140 anni e un solo dente, e riusciva a fare un passo ogni quattro tentativi.
Prende il mio foglietto e quello del tipo che abita in una via kilometrica che non esiste, e se ne torna dietro al magazzino.
Non succede più niente per un quarto d'ora.
Preoccupato, torno allo sportello e dico al tipo: guardate che ho paura che il vostro magazziniere sia deceduto -era già messo molto male una vita fa, quando è venuto a ritirare il nostro foglietto.
Nel frattempo, nemmeno a farlo apposta, si riapre la porta, riappare l'ectoplasma e consegna un pacchettino -che sarà pesato? 100 grammi?- al tipo che non si sa dove stia di casa.
Dopodichè, torna dentro.
Altri venti minuti di encefalogramma piatto (credo che dovesse fare una flebo ogni quarto d'ora per contratto aziendale).
Nel frattempo, mentre il signore sardo spiegava nel dettaglio al capo magazzino cosa intendono in Sardegna per "incaprettamento" e gli assicurava un trattamento di assoluto favore, quello con i coglioni rotti era tornato con due poliziotti che hanno messo a ferro e fuoco con interrogatori all'americana i colletti bianchi dell'ufficio consegne.
Interessato del tutto perifericamente da ciò che capitava attorno a me (a parte i poliziotti: a quelli, quando li ho visti entrare, ho detto che qualsiasi cosa fossero intenzionati a fare -sparatorie comprese- potevano contare sul mio appoggio), passeggiavo su e giù nello spazio antistante alla porta (chiusa) del magazzino, con una gran voglia di cagargli sul pavimento.
Dopo un altro numero di minuti che non vi saprei precisamente quantificare, un tipo che era arrivato poco dopo di me e ancora non era riuscito nemmeno a consegnare il foglietto al magazziniere, va allo sportello e dice: a parte la mummia, c'è qualcun altro là dentro?
Questa è stata la mossa decisiva: data la presenza della polizia, hanno chiamato in fretta un altro magazziniere.
Si è presentato un ragazzo giovane e aitante, al quale gli infausti successori del sottoscritto hanno consegnato il loro foglio e al quale ho chiesto se dovevo prenotare il posto letto o se invece ci fossero speranze di qualche tipo.
Quello mi fa: a chi l'ha consegnato il foglietto? A un vecchio?
Sì, dico.
Ci penso io, mi fa.
Entra e dopo un paio di minuti se ne esce con il mio pacco e con quelli dei miei successori.
L'ho baciato con la lingua e sono uscito giurando a voce alta che da quel momento della mia vita sino alla mia morte non avrei mai dimenticato di sconsigliare vivamente privati e aziende dall'utilizzare TNT.
Del vecchio, non ho saputo più nulla.

baci

14 novembre 2006

Proverbi sessisti

Donna al volante?...In Arabia Saudita, il ministro degli interni (principe Naif Bin Abdul Aziz, che guarda caso è anche fratello del sovrano) ha infine ratificato.
Ha fatto una bella legge, che non potrà mai essere cambiata (mica come i balletti giuridici prodo-berlusconiani qua da noi, là se decidono una cosa poi è quella; cfr "una legge è per sempre").
In questa legge si legge (ridondando) che le donne NON hanno diritto alla patente e si possono proprio togliere dalla testa l'idea di guidare l'auto.
Finalmente una legge a tutela dell'ordine pubblico.
Dice il ministro che il gentil sesso potrà forse anche ottenere un giorno il diritto di voto (se si comporta bene), ma si può anche scordare di poter condurre un'autovettura.
Il motivo?
"Sarebbe troppo rischioso, per lei e per gli altri."
Ma sia chiaro: le donne un'auto la possono possedere, ci mancherebbe altro; è un diritto sancito dall'Islam.
Guidarla però no; quello è un altro paio di maniche.

Ora, come al solito i casi sono due:
- o kiki è una donna araba mascherata da fine economista (uomo) bolognese;
- o il fratello del sovrano gli vuole molto bene.

baci

13 novembre 2006

Rumsfeld il giocherellone

Suvvia, facciamoci anche due risate (thanks to Fabrizio).

11 novembre 2006

Cella dolce cella

Cella dolce cella
Questa è fantastica.
Un carcerato napoletano si è ritrovato fuori per effetto dell'indulto.
Tutto contento, è tornato a casa convinto di cominciare una nuova vita fatta di famiglia e magari un nuovo lavoro.
Ma tale era l'atmosfera e il rapporto con la moglie, che dopo un paio di giorni si è presentato dai Carabinieri per chiedere di tornare in carcere.
E' successo davvero, non sto scherzando.
I Carabinieri, ovviamente, gli hanno detto che non era possibile tornare in carcere in assenza di un valido motivo per prendere questa decisione.
Alchè lui non si è scoraggiato: è uscito per strada e ha scippato della sua borsetta una ragazza per acquisire nuovamente il "diritto" che gli era stato negato.
Una volta in possesso della borsetta, è tornato alla Caserma dei Carabinieri per autodenunciarsi fornendo direttamente le prove del misfatto.
In caserma ha incrociato la ragazza che aveva appena terminato di sporgere denuncia, ed è stato ben gentile e ben felice di restituirle il maltolto, con il conseguente grande stupore di essa.
Ma la cosa veramente buffa è che pare proprio che il giudice, data la lievissima entità del reato, con ogni probabilità opterà per una pena minore.
Udite udite: la più probabile sono GLI ARRESTI DOMICILIARI.
Che razza di sfiga.

baci

10 novembre 2006

L'8 per milite

8 per milite
Tanto per continuare a parlare di tasse e delle vergogne di questo paese, dato che siamo in tema, facciamo una riflessione anche su quanto siamo coglioni nei nostri inutili slanci di generosità.
Credevamo di aver donato l'8 per mille e invece abbiamo donato l'8 per milite, pensa te.
Altro che arte, cultura e sociale; altro che terzo mondo.
I fondi che gli italiani coglioni -io per primo- pensavano di aver donato per aiutare i paesi e le genti sfortunate e la cultura sono infatti in parte stati utilizzati per finanziare la missione in Iraq.
Figata.
Come sono felice gimondi.
Comunque non ne hanno usati molti, di quei soldi; solo una piccola parte: 80 milioni di euro.
Figatissima.
Sono proprio felice felice.

baci

Open letter to Dancin' (ovunque lui sia)

Lettera apertaDearest Danzante,

sono completamente d’accordo a metà con te e con il tuo ultimo post (vedi sotto), tanto a metà da avere deciso di scrivere un post a mia volta, piuttosto che un semplice commento. Da dove vogliamo iniziare? Boh, andiamo a braccio.

“Questo è il periodo della gente che si è rotta il cazzo di vivere in Italia”.
Vero. Succede spesso in concomitanza con l’approvazione della Finanziaria o in periodi di lite politica; succede meno quando si vincono i mondiali o durante Miss Italia (e su con la vita: questo è il periodo in cui escono i calendari!). Del resto, l’uomo in genere e l’italiano in particolare vogliono sentire buone notizie, illudersi che tutto vada bene e quando salta fuori che non è così, si illude della fuga. Sarà per questo che i pifferai magici in questo Paese hanno più credito delle persone serie? Due settimane fa, è uscita la notizia che il Comune di Taranto è in bancarotta: anni ed anni di gestione alla cazzo di cane (è un termine tecnico, consulta un manuale di economia pubblica per capire cosa significhi) della cosa pubblica hanno prodotto un buco abnorme e ci sono i soldi per pagare gli stipendi e nient’altro fino a novembre, poi zero. Manutenzione strade, asili, trasporti pubblici, ciao. Quindi hai ragione: governanti incapaci! Secondo me, però, ha detto bene Giancarlo de Cataldo, autore di Romanzo Criminale (il libro, consiglio a tutti, anche a chi ha già visto la debole riduzione di Michele Placido dell’anno scorso). Intervistato sull’argomento ha detto: “quando la situazione di questa città era già prossima al collasso [’95, NdR], a noi tarantini è stato chiesto di scegliere il sindaco tra un ex-magistrato – un’ottima persona – e un ex-picchiatore mafioso. Abbiamo scelto il picchiatore [Giancarlo Cito, riNdR] e adesso con chi vogliamo prendercela?”

“Una classe politica infame (…) il vuoto che sta dietro al vuoto”.
Sono contento di avere ritrovato in De Cataldo un concetto di cui mi ero già convinto in autonomia: una classe politica ed una classe dirigente riflettono in tutto e per tutto la comunità che rappresentano. Se questa è la nostra classe politica, è perché il mitico Paese reale è come loro, pochi cazzi, i politici non vengono da Marte; Cito (e tutti gli altri, nel bene e nel male) docet.
I politici pensano solo ai loro porci comodi. Perché, la gente non fa lo stesso? Ma t è mai capitato di prendere un taxi o hai mai avuto la sfiga di dovere rivolgerti a un notaio? E adesso non ti frullano i coglioni a sentire che questi minacciano scioperi in difesa della “libertà” non appena qualcuno prova timidamente a limitare (attenzione, mica a eliminare come sarebbe giusto) i loro ingiustificabili privilegi? E gli statali, l’unica categoria ad avere avuto negli ultimi anni riconoscimenti salariali per l’incremento di produttività, che minacciano scioperi? E gli insegnanti, che si lamentano da sempre che la scuola fa schifo e boicottano qualsiasi riforma (e, guarda caso, abbiamo ancora il sistema scolastico impostato da Gentile e Bottai nel Ventennio)? Non parlo invece di Confindustria, perché parlare di classe imprenditoriale in Italia è come parlare di Marina mercantile in Svizzera (a parte il sommo capitano d’industria Tronchetti Provera, ovviamente).

“(…) un paese che non ti dà accesso al credito, dove se uno ha un'idea non la può realizzare nemmeno se finge di essere un extracomunitario (potendo contare cioè su tutta una serie di diritti negati agli autoctoni)”
Vero sul sistema bancario (e guarda caso il 50% degli italiani – secondo una ricerca uscita ieri – è a rischio di finire sotto un usuraio), ingessato ed impaurito, una vera palla al piede; guarda caso, quando provano a entrare banche straniere in Italia, saltano fuori i furbetti del quartierino, dietro il paravento dell'italianità e la difesa di Fazio (remebre?). Glisserei, invece, sulle guarentigie negate agli autoctoni e riconosciute invece agli extracomunitari (per piacere... hai visto Francesco, ultimamente?)

“dove i pochi che lavorano e sono controllabili pagano il 60% di ciò che guadagnano allo stato”
Io quest’anno prenderò 46.700 euro lordi (record personale; due anni fa ne feci a malapena 16mila e ormai mi mangiavo le scarpe); di questi, me ne resteranno in tasca supernetti a occhio e croce il 61% (nonostante paghi l’IRAP); del 39% rimanente, il 17% sono contributi pensionistici, ovvero soldi per quando sarò vecchio; come vedi, non è così vampiresca la cosa (e sai bene che non sono nemmeno ricco i famiglia; anzi: pago anche un affitto). Poi, se quelli che prendono 300mila euro all’anno pagano il 60% allo Stato (cosa che non succede, non cadiamo nei luoghi comuni: esistono aggeggini che si chiamano progressività e no tax area), scusami, ma non mi viene da compiangerli. Anche perché, come ho già scritto in un commento a un altro post, vivo le tasse come una garanzia, non come una vessazione: non essendo miliardario, sapere che se mi ammalo posso contare sull’assistenza pubblica e non ho bisogno di vendere un rene per permettermi le cure, mi rassicura; non avendo l’auto, avere un servizio di autobus o di ferrovie il più efficiente possibile, mi rassicura (nel caso delle ferrovie, diciamo che mi rassicurerebbe, via). Tu stesso in un post di qualche tempo fa ti lamentavi dell’indulto (“se c’è un problema affollamento, costruiamo nuove carceri”), ma già riattivare le carceri dismesse e farle funzionare costa un fottio di soldi pubblici; mi può stare bene, ma poi se alzi le tasse, roarin penguin ti prende ad alabardate spaziali in faccia; che mi sta altrettanto bene, ognuno abbia le proprie opinioni, non si può però fare a meno di notare come l’economia sia una coperta corta (quella pubblica, poi ancora più corta).

“dove tutti sono corrotti, dove rubano tutti, indistintamente, nessuno escluso”
Dici? Non è solo un modo per tenerti dentro casa quando viene la sera? Vado un po’ a memoria, ma io sono quasi sicuro di non essermi mai fatto corrompere e di non avere mai rubato una lira in vita mia; mi do un morso nel culo se tu lo hai fatto e sono disposto a mettere la mano sul fuoco su tutti quelli che partecipano a questo blog (su quelli che conosco, of course).

Poi, sia chiaro che io non ho consigli da darti. Anzi, uno sì: ogni tanto, fai un giro su questo sito: http://www.lavoce.info/. C’è una banda di economisti che fanno le pulci con un lessico abbastanza chiaro a tutto quello che passa il convento; per me, è un vero servizio di pubblica utilità e aiuta parecchio ad orientarsi (a me, perlomeno, mi aiuta).

Ah, la canzone: a me, Povera Patria è sempre sembrata un po’ furbetta, quasi ipocrita. E da allora, le cose sono cambiate in meglio anche per un Paesaccio come il nostro. Anzi, lancio il doppio dibattito: in meglio o in peggio, secondo voi? E qual è la canzone che preferite di Battiato? Io sono indeciso tra “Il re del Mondo” e “Stranizza d’amuri”

Kikino
PS: scrivere un post su questo argomento senza citare nemmeno una volta Berlusconi, è stata roba da veri virtuosi. Sono stremato, vado a farmi un Gatorade.

09 novembre 2006

Povera Patria

Povera PatriaNon so se capita anche a voi, ci sono periodi nella mia vita in cui le cose simili si concentrano.
Non nel senso mentale del termine, proprio nel senso temporale dico.
Periodi non necessariamente lunghi, beninteso; possono durare anche lo spazio di pochi giorni.
Ma sono periodi intensi, nei quali tutte queste cose accadono e divengono come se vivessi dentro un acceleratore di emozioni.
Questo è il periodo della gente che si è rotta il cazzo di vivere in italia.
Sono due-tre giorni che chiunque parli con il sottoscritto esprime chi la viva determinazione, chi la tendenza di raccogliere quei quattro stracci che gli sono rimasti, salutare tutti mandandoli affanculo e andare a vivere all'estero.
Se ci pensate bene è una cosa incredibile, noi ci anestetizziamo a poco a poco quasi senza accorgercene, ma sono riusciti a farci venire la voglia di non vivere in uno dei paesi più belli del mondo per la varietà della sua natura e per la qualità di certe cose che fanno bene al cuore, come ad esempio il cibo e le donne.
Non lo ritengo un risultato indifferente, e di questo dobbiamo ringraziare una classe politica infame per valori e altri mille parametri fondamentali.
Non ne faccio un discorso di parte, sia ben chiaro: auguro tanto a Berlusconi che a Prodi di morire sereni (in fretta, ma sereni) e togliersi dalle palle.
Il problema è un altro: questi due rappresentano il vuoto più assoluto e non sto qui a elencare i motivi per i quali esprimo questo insindacabile ed oggettivo giudizio.
Il problema è un altro, dicevo: è il vuoto che sta dietro al vuoto.
Avete mai pensato per un momento (lo so, è difficile: questi due sembrano immortali) al dopo Berlusconi, al dopo Prodi?
Non vi spiazza completamente l'idea che questa dilettantesca classe politica combatterà guerre da poveri, senza esserne nemmeno capace perchè anche la guerra è un'arte e per condurla bisogna essere artisti, per aggiudicarsi il controllo di un paese che hanno comunque contribuito a mandare allo sbando?
Qualcuno rimpiange la classe politica pre-tangentopoli.
Io nemmeno quella, non me ne frega un cazzo che quelli non fossero dilettanti ma politici veri, cioè criminali rodati.
Credo che tra il peggio e il peggio sia molto complicato scegliere.
Ci hanno messo nelle mani un paese che non ti dà accesso al credito, dove se uno ha un'idea non la può realizzare nemmeno se finge di essere un extracomunitario (potendo contare cioè su tutta una serie di diritti negati agli autoctoni), dove i pochi che lavorano e sono controllabili pagano il 60% di ciò che guadagnano allo stato, dove il parassitismo è considerato un diritto, dove la criminalità organizzata riesce a lasciare lo stato fuori dalle città, dove tutti sono corrotti, dove rubano tutti, indistintamente, nessuno escluso.
Alcuni per necessità, poveracci; altri per puro gusto, politici.
Siamo sicuri di voler lasciare questo paese ai nostri figli?
Io mi sto seriamente ponendo il problema, anche perchè non ho mai creduto che quei famosi periodi che descrivevo in cui le situazioni simili si concentrano arrivino per caso.
Temo che siano dei segnali di qualche tipo, anche se non so bene chi li mandi.
Sono passati 15 anni da questa canzone:

Povera Patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
sì che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.

Non commento.
baci

07 novembre 2006

E se finisco i punti sulla patente? Guadagni in ore di permesso ;)

Per ringraziare il Dancin della pubblicità del CuriosBlog e per sfogarmi un po' nunzio vobis che siamo in Italia.
Quell'Italia fatta di luoghi comuni, di pizza mandolino, tarallucci e vino... quell'Italia dove vabbè se è così ci attrezziamo per fare cosà.... quell'Italia del fatta la legge, trovato l'inganno e così via.

Stasera, parlando a cena con quell'Angelo che mi ha sposato, ho appreso una nuova che mi ha sconcertato.

E' successo che un suo collega ha "esaurito i punti sulla patente"; sì... senza far nomi, il fenomeno (è un commerciale, quindi in parte giustificato dalla tonellata di chilometri che si fa per lavoro) si è proprio fumato in progressione tutti e 20 (+2) punti che aveva sulla patente.

Da bravo, si è iscritto a Scuola Guida per il corso di recupero o quel diavolo che si deve fare per ripristinare il monte punti.
Sborsata la bella 250 euro o quanto sono, l'istruttore della Scuola Guida lo guarda con una faccia da "Caro... grazie per esserti messo a novanta con portafoglio in vista"
(espressione tipica degli istruttori di Scuola Guida e dei becchini, perchè sono due categorie che sanno che prima o poi da loro ci devi passare)
e gli dice "cosa preferisce fare nelle due ore di corso? computer... cellulare... leggere..."
Il novello studentello "a zero punti" lo guarda con una faccia da faraona (quando vede il contadino avvicinarsi, non sa che di lì a poco le verrà tirato il collo e, tra lo stupito e il catatonico, inclina la testa un po' di lato) e gli chiede "in che senso? per la lezione?".
L'amicone lo informa quindi che i cosiddetti corsi di recupero nulla hanno a che fare con la teoria della scuola guida, ma è ormai prassi nelle scuole guide lasciare gli studentidei corsi di recupero a cazzeggiare nell'aula (dove comunque devono stare perchè i controlli delle forse preposte sono abbastanza frequenti) facendo ciò che più gli aggrada (quindi navigando in internet, giocando con i game boy, ascoltando l'iPod e così dicendo.

Ovviamente i corsi sono molto spesso negli orari di ufficio, con conseguente danno delle aziende ignare che per consentire ai suddetti missili di tornare a guidare quanto prima sono liete di concedere ore di permesso per frequentare i corsi di recupero.

E sapete qual è la cosa più bella? Che le scuole guide che con un pizzico di professionalità intendono comunque fare lezione sono scartate a priori e boicottate dagli studenti dei corsi di recupero punti patente perchè quella che Vi ho appena raccontato è la prassi!

Vabbè che siamo in Italia, ma... CHE SCHIFO!

Un saluto al volante dal 22puntiintegri tuttora Vostro

RoarinPenguin

Il Blog delle curiosità

E' nato da pochissimo, ma promette già bene.
Si tratta del CuriosBlog, l'ultima creazione di quel genio pazzo che è il Roarin Penguin.
L'idea sarebbe che ogni persona che trova qualcosa di curioso sulla rete non tenga la cosa per sè ma la pubblichi qui, al fine di creare un grande archivio delle cose curiose e anche, perché no, delle cose utili.
La rete è uno strumento tanto grande quanto dispersivo, e fare una selezione delle cose più interessanti e/o più buffe può essere utile.
Quindi, non fate i taccagni: registratevi e dateci sotto con i contributi.
Vi prometto che se il Penguin tra 10 anni vende tutto per un Fantastilione di Euro a qualche e-major, dividiamo in parti (quasi) eguali con tutti quelli che non se ne sono lavati le mani.

baci

02 novembre 2006

El WonderGato

El PakkoLa Aussebium, nota linea di underwear australiana, ha lanciato e già venduto 50.000 pezzi del suo nuovissimo Wonderjock.
Pare che l'idea sia stata partorita dalla geniale mente di El Gato, che da anni ricercava una semplice soluzione a un fastidioso problema.
Tramite un gnocca cugina australiana, il Gato è infatti riuscito ad intrufolarsi tra i progettisti dell'headquarter a Sidney e ha approfittato della prolungata assenza per malattia (dovuta, sembra, ai postumi di una sbornia presa a una festa per soli canguri single) del leader dei disegnatori di underwear maschile.
Una volta dentro, con l'ormai celeberrimo numero del palla-c'è-palla-non-c'è è riuscito a dribblare i controlli e a prendere possesso dello studio di progettazione.
A quel punto tutto è stato semplice.
Mentre la cugina gnocca fingeva di essere la nuova segretaria del capo e la faceva annusare a tutti per non farli avvicinare allo studio, El Gato sfogava la propria repressa creatività nello studio del nuovo mai-più-senza indumento intimo maschile.
Pare infatti, da recenti studi, che le donne per prima cosa in un uomo vadano a valutare con rapida e furtiva occhiata le dimensioni del pacco, mascherando tale operazione dietro frasi di circostanza tipo: "belli i tuoi jeans nuovi", "hai la stringa della scarpa destra slacciata" o "mi sembra di vedere che sei messo bene, lì sotto".
Altro che "mi fa ridere" o "è intelligente": roba delle nostre nonne.
Il passo verso la geniale creazione è stato breve, è bastato concentrarsi su cosa potesse voler dire "mi sembra di vedere che sei messo bene, lì sotto" e correlarlo con l'espressione gaudiosa del mammifero nel pronunciare la suddetta frase.
Detto-fatto: al Gato è bastato pennellare con un paio di veloci gesti il nuovo modello di mutanda carrozzata per fare in modo che il virus si diffondesse rapidamente all'interno della Aussebium.
La famosa merda d'artista, tanto per capirci.
Quindi, donne: DIFFIDATE DALLE IMITAZIONI.
Nel dubbio, toccate con mano.

baci

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