30 gennaio 2007

Il senso della vita

Ricevo da un ex collega (grazie Luca) e volentieri pubblico perchè secondo me è molto molto bella.

La vita dovrebbe essere vissuta al contrario.
Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così tricchete tracchete il trauma è già bello che superato.
Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno.
Poi ti dimettono perchè stai bene, e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione, e te la godi al meglio.
Col passare del tempo, le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono.
Poi inizi a lavorare, e il primo giorno ti regalano un orologio d'oro.

Lavori quarant'anni finchè non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa.
Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare.
Poi inizi la scuola, giochi coi gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finchè non sei bebè.
Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene.
Gli ultimi 9 mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i coglioni.
E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo.

baci

25 gennaio 2007

Tu chiamale, se vuoi, e-mozioni

Il Genio della TruffaStavo pensando di lanciare un sito con giochi innovativi e concorsi online e vorrei sapere se secondo voi l'idea può funzionare.
Tanto per cominciare, vorrei istituire un gioco per filosofi, il Gratta e Evinci, che si gioca così: devi parcheggiare un'auto dentro un garage.
Hai 3 tentativi.
Devi arrivare a capire che il garage è più piccolo dell'auto entro questi 3 tentativi.
Un esempio QUI.
Un altro gioco (Miss Credente) è una gara di bellezza tra donne senza Dio.
Si partecipa compilando un questionario online, con domande del tipo: quanti erano i sette apostoli oppure: porco d'un giuda, mi ha baciato. Chi?
Quelle che sbagliano tutte le risposte sono ammesse.
Cose così.
Ho pensato anche a un gioco per bambini, oggi i bambini cominciano a navigare prima di saper nuotare: tutto bisnes che non si può perdere.
Quindi ho pensato: facciamo ben un gioco anche per loro, ad esempio il Monopòli.
Si tratta di mettere in piedi una attività virtuale in grado di aggirare intelligentemente l'Antitrust e fare cartello con eventuali concorrenti esteri al fine di vendere servizi potenzialmente inutili al più alto prezzo possibile di mercato, organizzando il tutto in maniera da evadere la maggior percentuale possibile di tasse.
Non può poi mancare il sesso, sapete bene che dove ci sono gli sghèi c'è il sesso (e dove entra il sesso -metaforicamente parlando- entra il dottore, come diceva Francesco).
Quindi, propongo il seguente gioco: Non aprite quel bordello.
Si tratta di aggirare al meglio il divieto governativo alle case chiuse corrompendo con l'utilizzo delle donnine i maggiori esponenti politici italiani.
Una volta riusciti nell'intento, l'obiettivo è vendere in esclusiva al più alto prezzo possibile le foto e i video delle ore liete dei suddetti politici con le succitate donnine al più diffuso giornale scandalistico nazionale.
Vince chi sopravvive alle leggi ad personam che i politici incastrati faranno approvare contro il più bravo.
Ultima idea, un gioco che sia semplice ma intrigante e coinvolga gli ultraottantenni, ultimo target di mercato rimasto.
Pensavo a una cosa che potremmo chiamare Scopri il vero addetto del Gas.
Il gioco comincia fornendo i dati della propria carta di credito.
Completato questo step, i pensionati ricevono nella loro casa virtuale visite virtuali di addetti alla manutenzione e alla lettura dei contatori del gas.
Ad ogni visita, vengono detratti 100 euri dalla carta di credito, che vengono restituiti solo se l'anziano indovina la natura dell'addetto (malvagio o autentico).
L'addetto del gas deve ad ogni modo cercare di rubare (anche nel caso sia un reale addetto del gas) quanti più gioielli e soldi possibili nella casa dell'anziano, distraendolo con i più futili motivi, tipo: "sono sue tutte quelle pillole viola sul tappeto?" o "potrebbe per favore portarmi un fazzolettino da naso, ma che sia al mentolo per favore".

baci

17 gennaio 2007

Ricchi premi

Grande concorsoRagazzi, ragazzi....
Latitate, gente, latitate: vi stanno sulle palle gli anni dispari per caso?
Proviamo così (grande concorso):

Mi piace sempre fiutare l'odore dell'aria, non appena esco dalla metropoli tentacolare o comunque dal campo d'azione delle fabbriche chimiche e dello smog; cioè quando la cosa non mi fa svenire all'istante.
Specialmente se prima ha piovuto, ed è ormai sera.
Secondo me c'è qualcosa, in quel vento, che sa di lontananza.
D'altronde, il vento dovrà ben arrivare da qualche parte, no?
Beh, io sono sicuro che quel posto è un posto lontano.
D'altronde, a sostegno della teoria, vi ricordo che Enrica Bonaccorti tanto tempo fa diceva appunto che la lontananza è come il vento.
Non era Domenico Modugno: lui l'ha solo cantata in musica.
Era Enrica Bonaccorti che si era accorta che la lontananza (sai) è come il vento.
A proposito: non è l'unico caso di genialità isolata, di canto del cigno, di pensieri che travalicano la statura della mente che li ha creati.
Mi ricordo di un tale Al Bano che denunciò per plagio Michael Jackson (non il pedofilo: il genio musicale).
Non so bene se il motivo fosse che si era capito che ormai lui paga chiunque per qualunque cosa pur di non rientrare in tribunali vari; ma mi sembra che il giudice avesse dato ragione ad Al Bano, al tempo.
Ci sono cantanti che sono conosciuti per una singola canzone, ognuno di voi avrà il suo esempio.
Io cito il meno clamoroso di tutti, quell'Edoardo De Crescenzo che tutti conoscono per Ancora ma che in realtà qualche altra bella canzone l'ha fatta.
Lascio partecipare voi alla gara di chi cita il caso più clamoroso della categoria "ho scritto una-canzone-una-e-Dio-mi-fulmini-se-sono-capace-di-scriverne-un-altra, ma CAZZU CAZZU se mi è venuta bene!".

baci

15 gennaio 2007

e-migrante (o: The Changin Blog)

The Changin BlogDa fuori non si vede, ma il Dancin Blog è cambiato.
Premetto (già vedo le scene di panico) che non si tratta di una mia libera scelta ma di una necessità perchè tra poco il vecchio blogger andrà a decadere.
Il "motore" che rende possibile i nostri deliri è infatti stato aggiornato e questo garantisce un po' di cose migliori rispetto a prima; cose che al branco di caproni che non siete altro non mi scomodo nemmeno di raccontare.

La cosa importante, invece, è che dovete fare una cosa (una tantum, non vi preoccupate troppo) per poter continuare a postare e commentare sul Dancin Blog.
Questa cosa è andare sulla pagina di login del Blog e migrare il vostro vecchio account (cioè i vecchi login e password per accedere) a un nuovo account (cioè, a una nuova login e password).
Questi nuovi dati servono per accedere al nuovo Blogger.
Quando entrate nel vecchio blogger con le vecchie credenziali, vicino alla scritta "The Dancin Blog" trovate un messaggio del tipo "questo blog è stato convertito nel nuovo blogger".
Cliccate su "effettua ora la conversione".
Partirà la procedura per creare un nuovo account, che prevede i seguenti passi:

1. Vi verrà richiesta nuovamente la password appena immessa (sempre quella vecchia), ricordatevi di accettare i nuovi termini di servizio spuntando la casellina.
Verrà visualizzata una scritta del tipo "stiamo per aggiornare questi blog", voi cliccate sulla freccia che dice "continua";
2. Vi verrà chiesto se possedete un Account Google.
In caso affermativo, avete già finito e basta che inseriate le vostre credenziali Google.
In caso contrario, vi verrà richiesto di creare un Account Google.
Fatelo.
Alla fine della pagina in "Verifica parola" dovrete riscrivere pari pari i caratteri che vi appariranno nell'immagine, poi spuntate la casellina "accetto i termini di servizio" e cliccate su "continua";
3. Chiudete la pagina e attendete la conferma via mail della creazione del vostro nuovo account.
4. Vi arriverà una mail contenente la richiesta di attivazione dell'account e verifica dell'indirizzo email sulla quale dovrete cliccare con il mouse (si tratta di cliccare un link del tipo http://www.google.com/accounts/VE?service=bloggerecceteraeccetera).
Fate questa cosa.

Da questo momento, potrete accedere al Dancin Blog utilizzando come login il vostro indirizzo email e come password la password che avrete scelto.

Se avete bisogno di supporto, sono qua.
baci

13 gennaio 2007

Uso improprio di servizio pubblico

Roarin' GoldrakeRoarin', ce l'ho (versione senza astronave e meno "hard" di quella del mitico pizzicagnolo ladro)!
Insomma, oggi passavo davanti a un negozio di giocattoli e non ho saputo resistere: "Ragazzo, soldatini napoleonici 1/72 per me e quel modellino di Goldrake per il pinguinazzo".
Dove te lo ripongo? Io oggi e domenica sono a RA (a proposito: sei tu il roarin' penguin titolare dell'anti-spam utilizzato da Racine o è uno squallido imitatore?), per il resto sto a BO. Potrei lasciarlo al dancin', che ci vediamo spesso: matrimoni esclusi, una volta ogni due-tre anni. Probabilmente, l'ultima cosa che gli ho detto a voce deve essere stata "Paolo, questi giochini da patacca valli a fare quando giochi a calcetto con i tuoi amici!!!!" durante un Virtus-Santerno dell'aprile 1993.

Insomma, dove e quando?

E' bello notare che anziché per parlare di massimi sistemi (futball, gnocca, reality show) ed anziché veicolare doni per Debbie, uso il dancinblog per parlare di goldrake avec le penguén

12 gennaio 2007

La faccia di un'infanticida

AssassinaSe vi è mai capitato di chiedervi che faccia ha una persona che ha il coraggio di prendere un bambino indifeso seduto sul divano di casa che piange perchè gli hanno appena ammazzato i genitori, prenderlo per i capelli e sgozzarlo come un vitello... beh... ecco soddisfatta la vostra curiosità.
Se poi contate che questa persona ha anche avuto il coraggio, dopo aver ammazzato 4 persone (quasi 5) di unirsi al vicinato per dire "oddio che tragedia, chi sara' mai stato?"..come definireste queste persona?
Insieme con l'assassina c'era il marito... assassino anche lui, anche se forse il bambino lo avrebbe risparmiato.
Ah... per concludere.. i due messo in atto questa strage solo perche' i vicino "facevano casino" e hanno anche avuto il coraggio di dire, una volta tornati a casa, "finalmente ora si puo' dormire in pace".
Tutti i vicini rumorosi d'Italia sono avvertiti...

10 gennaio 2007

Come eravamo

Caro PierinoNon so voi, ma io durante queste ultime feste ho mangiato come un vero verro.
Tutte le sere fuori a cena tra famiglia ed amici; una condotta di vita che lascia il segno, tanto che da lunedì scorso sono ufficialmente a dieta.
Cercando appunto di smaltire i postumi di questo regime alimentare da ricovero ospedaliero, un po' di giorni fa mi sono messo a spulciare tra vecchie cianfrusaglie e ricordi di famiglia.
Con mio grande disappunto non ho rintracciato il vecchio registratore Geloso a bobine con il quale giocavo da piccolo assieme al mio papà (ma non demordo, la ricerca continuerà).
Ho invece ritrovato un pacco di lettere che mio padre aveva conservato e che mi ha lasciato in eredità; lettere di quando era giovane.
La rifessione, ve la anticipo, è la seguente: in una sessantina d'anni è cambiato tutto.
Il modo di rapportarsi, il modo di comunicare, tutto.
Ho pensato che mio figlio di certo non ritroverà le mie lettere; al massimo, qualche informe massa di bit poco intellegibili, dato che è provato dalla storia che più le tecnologie progrediscono, più breve è il ciclo di vita delle informazioni che viaggiano su queste tecnologie.
I papiri dei Babilonesi sono giunti sino a noi ma già oggi leggere un floppy disk è complicato perchè quasi più nessun pc ha più il lettore; e parliamo di un supporto di 10 anni fa!
Comunque, tra le tante ho trovato questa lettera del 1954 nella quale un ex compagno di scuola di mio padre scriveva appunto a mio padre dal Castello di Pergine nel quale non ho ben capito cosa facesse; ma la cosa non è importante.
La cosa rilevante è la bellezza di questa lettera, nella quale questo vecchio amico (che si chiamava Nanni e non ho idea di dove sia oggi, ammesso che sia ancora vivo, né di cosa faccia) descriveva a mio padre un suo innamoramento.
Prendetevi 5 minuti e leggete perchè ne vale la pena, fidatevi.

Caro Pierino,
ti scrivo questa mia lettera spinto da un bisogno di sfogo che mi brucia il petto.
Non posso farlo altro che con te che ti sei sempre mostrato mio amico e consolatore in situazioni che ben ricorderai.
Avrai già capito quello che mi capita: sono pazzamente innamorato.
Non ti immagini certamente chi possa essere la donna del mio cuore.
Una cameriera.
Non scandalizzarti, ti prego.
Non mi vergogno affatto della sua condizione, anzi ne sono orgoglioso.
Vedo in lei solo la donna che ha colpito i miei sensi e che, con mano gentile ha fatto vibrare le corde del mio spirito in una armonia dolce e travolgente che mi ha completamente avvinto.
Mio caro Pierino, non mi è mai capitata una cosa simile.
Se ti dico che quello che nutrivo per Gabriella, è niente in confronto di quello che provo ora, ti puoi immaginare in quale stato d'animo mi trovi.
Non credere che sia un amore vano come il primo, fatto solo di illusioni e di sogni.
Lei pure mi ama, e forse più di quanto la ami io.
Purtroppo molti ostacoli rendono difficile e quasi impossibile la nostra relazione.
Tu penserai certo che è questo che rende più bello l'amore, e in verità lo pensavo anch'io, ma se ti trovassi nei mie panni cambieresti opinione.
Ti ho già detto che ho bisogno di uno sfogo, ma voglio che tu ben mi comprenda.
Da quindici giorni dura la nostra relazione e quello che fra di noi vi è stato, non era certo men puro della limpida acqua di fonte.
È questo veramente l'amore che sognavo.
Una cosa dolce, sincera, gentile.
Un sentimento indefinibile, ma tanto bello.
Purtroppo non siamo liberi.
Vincolati ambedue ai voleri di una direttrice dispotica e gelosa.
Ogni giorno, ogni ora siamo sorvegliati, e quello che mi fa più male al cuore, è che solo lei, la mia bambina, deve sopportare le conseguenze del nostro amore.
Continuamente la sgridano, la minacciano, cercando di strapparle una confessione che renda possibile la nostra espulsione.
E io continuamente la vedo deperire, farsi pallida, chinarsi le esili spalle sotto il peso di questo nostro amore.
E sono impotente di fronte a questa mostruosa congiura.
Fremo e impreco quando mi è lontana, mi riprometto di troncare tutto, di farmi forza, per il mio e per il suo bene, ma quando la vedo vicina a me, quando la stringo forte al mio petto, gli occhi brillanti di gioia e di amore, le gote arrossate, le labbra esangui di nuovo atteggiate a un dolce sorriso; quando sento in tutto il mio corpo un aitante slancio di devozione e di amore, non so più resistere, non mi domino più e, pur cosciente del male che le faccio, pur cosciente del periodo a cui andiamo incontro, egoisticamente mi abbandono a questo amore che ci travolge, che ci comanda, che ci esalta e innalza alle supreme vette della felicità.
Ma allorchè dolenti ci stacchiamo, quando la vedo allontanarsi frettolosa e guardinga, quando mi si nasconde dietro una svolta, lasciandomi solo il ricordo degli amplessi recenti, allora, solo allora, il rimorso mi stringe il cuore come una terribile morsa rovente, come la mano di un boia che voglia strapparmi dal petto lo scrigno che racchiude il mio amore, il nostro amore.
Da quel momento vivo in preda al terrore.
Mi sento spiato, vedo costantemente davanti a me gli occhi accusatori della "Padrona" e non mi dà forza di sopportare, altro che il pensiero di lei che mi ama.
Il ricordo del suo viso dolce, dei suoi capelli morbidi, del suo delicato corpicino si limita.
La speranza di riabbracciarla, di stringerla, lasciarla ancora, di sentire la sua voce carezzevole, le sue mani morbide nonostante il quotidiano lavoro manuale che compiono.
Mi sforzo di studiare e ci riesco solo perchè è lei che mi scongiura di farlo.
È lei, Antea, che anche da lontano, e forse più da lontano, mi guida, mi esorta allo studio, duro, accanito, per la conquista di una agognata libertà che portà renderci felici, potrà aprirci una lunga, lunghissima via sulla quale uniti cammineremo dimentichi del mondo che si affanna, del tempo che inesorabile scorre, consci solo del nostro immenso amore.
Di questo amore che ci dà la forza di sopportare la reclusione, le angherie.
Cosa farò io se dovessero separarci; se dovessero mandarla via, scacciarla come una persona vile e indegna, strapparla a me come la mano bruta del boscaiolo strappa la verde edera all'olmo?
Mi sforzo di non pensarci, ma il timore che questo possa avvenire, che un giorno io non la veda più muoversi leggermente con passi silenziosi per i vasti e contorti corridoi del Castello, per i freddi saloni, modesta ed elegante nella sua vestina nera, come una rondinella smarrita, mi fa balzare il cuore.
Il sangue mi pulsa nelle vene, mi scende davanti agli occhi una nebbia orribile, spaventosa, e in essa io vedo piano piano scomparire la figura amata.
Non so come ancora abbia la forza di sopportare, di tacere, di resistere alla tentazione di urlare a tutti il mio amore, il mio tormento.
Scrivimi presto, ti prego.
Abbi per me parole di conforto, quali da nessun altro io possa ricevere.
Sostienimi con la forza della tua amicizia, perchè tu hai una fede in cui confidare nei momenti di abbandono, mentro io sono solo, abbandonato in mezzo a tanta gente che non si occupa del prossimo suo, che pensa soltanto ai suoi interessi, che non ha parole di conforto nè magnanimi gesti di aiuto per un suo simile che cade sul periglioso cammino della vita.
Per un suo simile che cade schiacciato da un peso troppo grande, che gli tronca le forze e gli arresta i battiti del debole cuore.
Da un peso che lo sommerge nell'infinito, misera nullità.

Nanni

PS Ti prego di leggere, se credi, questa mia, a tua madre, che mi comprende forse più degli altri.
A nessun altro, però devi far parola di quello che ti ho scritto e tanto meno ai miei genitori che non mi hanno mai compreso anche se la colpa è sempre stata mia.

baci (ndr)

05 gennaio 2007

sciampagne, per brindare a un ingontro

Tonnostradamusche cavalcata pazza è stata il 2006, eh?
come puledri impazziti, siamo corsi sulle spiagge della vita lasciando le nostre criniere folte alle brezze del destino, abbeverandoci nel fiume dell'amore e cacando nei cespugli di questa vita del cazzo, porca a lei e a chi l'ha fatta così, vacca di una puttana ma****a.
tralasciando i problemi personali (come l'herpes che pitone Bruni mi ha donato l'ultima volta negli spogliatoi a Fornace Zarattini), userò le parole del sommo Tonnostradamus che predisse tutto nel lontano 2005 scrivendo quel capolavoro di letteratura futurista "Ma devo proprio dirvi tutto io?".
ps: la letteratura futurista prevede l'abolizione della punteggiatura, delle vocali tranne la A che è a punta ed è cazzutamente un'iperbole macchinaria, del lettore, delle penne Bic; inoltre va letta urlando e tappandosi il naso con le penne Bic che tanto non vi servono più.

Libro I°: "... e allora la Grande Zebra soggiacerà sotto l'incudine della grande B... vedo, vedo, questa B dove la Zebra attraverserà la palude della strega Albinoleffe, e poi vedo il culo della Grande e Magna Zebra aperto e dentro entrarci cani e porci..."
Libro II°: "...vedo, vedo, questo uomo di una bellezza sconfinata, affascinante e magnetico ed egli sarà chiamato Gato e porterà alle donne il dono sommo del piacere e agli uomini la suprema conoscenza dell'Essere Cornuto e sarà immenso e dotato di lancio d'esterno e salirà su un palo di legno e spanderà il Verbo del suo Bueno..."
Libro III°: "...vedo, vedo, e toglietevi dal mezzo, cazzoni,... vedo, il flagello della calvizie essere abbattuto sulla testa di un grande mezzouomo e lui scatenerà i cani della guerra e i mici del così-così e soccomberà esiliandosi nelle terre brune di Opposizione dove eruttano vulcani malefici e miasmano Apicelli ancora più malefici con le sue orde di fedeli Chtluk (aimè creature innestate tra demoni e commercialisti e avvocati)..."
libro XXXIII°: "...ah, impiccheranno Saddam filmando la cosa con un Nokia a 1,3 megapixel e la gente ruggirà di rabbia perchè non si vedeva un cazzo...:"
Tonnostradamus ha parlato.
burp

01 gennaio 2007

1 year old

Auguri, Dancin Blog!Il Dancin Blog compie oggi un anno.
Ha attraversato indenne il 2006, diventando il compagno di viaggio di alcuni e la visita saltuaria di altri.
Io sono contento; chè in fondo (cfr. "at the end of the day") è stato concepito in una serata di pensieri vari come stumento per coinvolgere vecchi e nuovi amici e cercare di rimanere in contatto con loro.
L'esperimento sociologico a mio avviso è riuscito, come in tutte le cose che coinvolgono soggetti differenti, con differenti abitudini, pensieri, manie ognuno partecipa a modo suo (anche non partecipare è un modo di farlo).
Questo luogo voleva essere un "abilitatore di libertà", un luogo nel quale dire ciò che si pensa e scrivere con l'intento di far ridere o piangere chi legge, di esprimere una emozione o un punto di vista, di leggere assiduamente senza mai scrivere, di scrivere assiduamente senza leggere troppo spesso e così via.
Dal mio punto di vista, l'esperimento è riuscito.
Io non chiedevo di più e anzi forse non immaginavo la costanza che alcuni hanno dimostrato nel contribuire; come non immaginavo che sarebbe stato letto da tante persone in giro per il mondo.
C'è gente che ci legge assiduamente da posti inimmaginabili, forse persone che sono emigrate o che hanno studiato italiano e quindi sono in grado di comprendere i contenuti dei nostri post (eccetto quelli del Gato, ovviamente).
A proposito del Gato: ora che gli hanno chiuso l'internet point dal quale scriveva, è alla ricerca di un altro posto che gli possa garantire lo stesso livello di serenità nell'accedere al blog.
Per ora ha solo trovato posti nei quali la gente si piazza dietro al suo monitor per mettergli pressione; e, si sa, il Gato non è compatibile con questa modalità di vita.
Anyway, auguri a tutti: questo 2007 sarà certamente un anno decisivo.
Per me, sicuramente.
Ma vedrete che sarà così anche per voi ;-)

baci

eXTReMe Tracker